Nessun dolore a Bari, si ritira il consigliere sel e slitta la presentazione
(umt) Riparte la campagna antifa per impedire le presentazioni di "Nessun dolore", il romanzo di CasaPound. Stavolta la scena è Bari, dove le pressioni politiche hanno costretto a fare marcia indietro al consigliere vendoliano che aveva accettato di partecipare. C'è poi polemica sui patrocini concessi da Comune e Regione e di cui ora viene negata l'esistenza. Infine, data la coincidenza con i festeggiamenti del 25 aprile, spostati di qualche giorno, per motivi di ordine pubblico la presentazione è slittata al 6 maggio
Bari – E’ stata rinviata al 6 maggio la presentazione del libro di Domenico Di Tullio 'Nessun dolore. Una storia di Casapound' (Rizzoli, 2010), che si doveva tenere il 29 aprile alla biblioteca provinciale Santa Teresa dei Maschi a Bari. All’incontro, organizzato da CasaPound Italia Bari e moderato da Maddalena Tulanti, vicedirettore Corriere del Mezzogiorno, come da programma, interverranno, oltre all'autore, Nicola Marmo, vicepresidente del Consiglio regionale, Sergio Fanelli, assessore provinciale di Bari, Michele De Feudis, giornalista, Mario Spagnoletti, docente universitario, Marcello Gemmato, consigliere comunale del Pdl. Non ci sarà invece Pierluigi Introna, consigliere comunale di Sel, la cui presenza aveva scatenato un vespaio di polemiche.
‘’Pur confermandoci la sua solidarietà e non nascondendo la sua delusione, Introna si è visto costretto a declinare l’invito che aveva accettato nella illusoria convinzione che il confronto sia un valore per tutti.
Evidentemente non è così ‘’, ha spiegato Giuseppe Alberga, coordinatore di Cpi Bari, che ha aggiunto: ‘’E’ successo però qualcosa di ancora più inquietante: il clima intimidatorio che oramai domina in
città ha spinto Regione Puglia e Comune di Bari a negare di aver mai concesso il patrocinio gratuito all’evento. Cosa che non corrisponde assolutamente a verità. A dimostrarlo ci sono le carte di cui
disponiamo e che chiunque può vedere scannerizzate sulla pagina facebook di Cpi Bari, ma c’è anche l’autorevole presa di posizione di Nicola Marmo, che, in una telefonata di solidarietà, ha confermato la
concessione del patrocinio, sottolineando come CasaPound Italia sia una associazione di promozione sociale che ha diritto al pari di tutte le altre a vedersi riconosciuto il patrocinio gratuito per le sue
iniziative culturali’’.
Per quanto riguarda il rinvio della presentazione, ‘’ci hanno chiesto di rimandarla per motivi di ordine pubblico – ha chiarito Alberga -, visto che il 29 si terranno a Bari le manifestazioni per il 25 aprile.
Sembra assurdo che questo possa essere un motivo valido per spostare un evento culturale, com’è appunto la presentazione di un romanzo. E tuttavia, dimostrando ancora una volta il nostro senso di
responsabilità e forti della solidarietà attestataci da tutti i relatori, abbiamo deciso di accettare l’invito della questura. Quanto agli esponenti di Sinistra critica e dei centri sociali che gridano allo scandalo per il patrocinio gratuito che le istituzioni hanno osato concedere a un evento culturale, invece di interessarsi in
maniera strumentale all’attività culturale di CasaPound Italia, vengano a confrontarsi civilmente sui contenuti oppure si limitino a concentrarsi sulle celebrazioni per il 25 aprile’’.
fonte: ufficio stampa CasaPound
Bari – E’ stata rinviata al 6 maggio la presentazione del libro di Domenico Di Tullio 'Nessun dolore. Una storia di Casapound' (Rizzoli, 2010), che si doveva tenere il 29 aprile alla biblioteca provinciale Santa Teresa dei Maschi a Bari. All’incontro, organizzato da CasaPound Italia Bari e moderato da Maddalena Tulanti, vicedirettore Corriere del Mezzogiorno, come da programma, interverranno, oltre all'autore, Nicola Marmo, vicepresidente del Consiglio regionale, Sergio Fanelli, assessore provinciale di Bari, Michele De Feudis, giornalista, Mario Spagnoletti, docente universitario, Marcello Gemmato, consigliere comunale del Pdl. Non ci sarà invece Pierluigi Introna, consigliere comunale di Sel, la cui presenza aveva scatenato un vespaio di polemiche.
‘’Pur confermandoci la sua solidarietà e non nascondendo la sua delusione, Introna si è visto costretto a declinare l’invito che aveva accettato nella illusoria convinzione che il confronto sia un valore per tutti.
Evidentemente non è così ‘’, ha spiegato Giuseppe Alberga, coordinatore di Cpi Bari, che ha aggiunto: ‘’E’ successo però qualcosa di ancora più inquietante: il clima intimidatorio che oramai domina in
città ha spinto Regione Puglia e Comune di Bari a negare di aver mai concesso il patrocinio gratuito all’evento. Cosa che non corrisponde assolutamente a verità. A dimostrarlo ci sono le carte di cui
disponiamo e che chiunque può vedere scannerizzate sulla pagina facebook di Cpi Bari, ma c’è anche l’autorevole presa di posizione di Nicola Marmo, che, in una telefonata di solidarietà, ha confermato la
concessione del patrocinio, sottolineando come CasaPound Italia sia una associazione di promozione sociale che ha diritto al pari di tutte le altre a vedersi riconosciuto il patrocinio gratuito per le sue
iniziative culturali’’.
Per quanto riguarda il rinvio della presentazione, ‘’ci hanno chiesto di rimandarla per motivi di ordine pubblico – ha chiarito Alberga -, visto che il 29 si terranno a Bari le manifestazioni per il 25 aprile.
Sembra assurdo che questo possa essere un motivo valido per spostare un evento culturale, com’è appunto la presentazione di un romanzo. E tuttavia, dimostrando ancora una volta il nostro senso di
responsabilità e forti della solidarietà attestataci da tutti i relatori, abbiamo deciso di accettare l’invito della questura. Quanto agli esponenti di Sinistra critica e dei centri sociali che gridano allo scandalo per il patrocinio gratuito che le istituzioni hanno osato concedere a un evento culturale, invece di interessarsi in
maniera strumentale all’attività culturale di CasaPound Italia, vengano a confrontarsi civilmente sui contenuti oppure si limitino a concentrarsi sulle celebrazioni per il 25 aprile’’.
fonte: ufficio stampa CasaPound
ho letto il libro. Quelli che lo contestano farebbero bene a leggerlo prima ( sempra che sappiano leggere). Oppure sono intimoriti che possa essere letto da altri e si diffonda un'immagine (reale) della destra radicale che non è la solita becera iconografia antifa.
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