Milano, il Pdl epura la destra identitaria dalle liste. Jonghi: non vi voteremo
(umt) Era stato il primo a lanciare il cuore oltre l'ostacolo, rompendo il rituale pre-elettorale che suggerisce il gioco di rimessa per gli aspiranti candidati. E la maledizione degli imprudenti ha colpito non solo il bravo Jonghi Lavarini, escluso dalla competizione per la presidenza del centro storico, ma anche il suo sodale Stefano Di Martino (nella foto i due, a sinistra Di Martino con il cappello da bersagliere: ignoro l'appartenenza dei tre bambini ma essendo stata divulgata la foto da RJL ritengo che sia una dichiarazione di consenso alla pubblicazione, ndb), il vicepresidente del consiglio comunale protagonista di tante iniziative politiche dell'area identitaria e patriottica, l'ultima delle quali, per l'anniversario dell'Unità contestata per la presenza dei labari della X mas.
Ora dovete garantire spazio alla nostra comunità di Roberto Jonghi Lavarini *
I vertici del PDL non mi hanno candidato alla Presidenza di Zona 1 (Centro Storico) e nemmeno alla presidenza di una delle altre otto circoscrizioni del Comune di Milano, tantomeno mi hanno fatto delle proposte alternative. Fatto politico ben più grave, non hanno ricandidato nemmeno il vice-Presidente del Consiglio Comunale di Milano, Stefano Di Martino, mio fraterno amico e camerata, storico punto di riferimento degli ambienti patriottici, tradizionalisti, militari e monarchici milanesi.
La questione è prettamente politica: nel Popolo della Libertà, la destra italiana ha ancora spazio, legittimità ed agibilità politica? Il PDL non è AN, tantomeno il vecchio MSI, quindi, non esistono più automatismi elettorali e rendite di posizione, per nessuno. Se il Ministro Ignazio La Russa ed il Sindaco Letizia Moratti vogliono ancora il sostegno, il consenso, i voti e le preferenze della destra, devono meritarseli! Come? Innanzitutto, dando chiare risposte politiche e programmatiche ma anche garantendo adeguati spazi alla comunità della destra, ai suoi militanti ed ai suoi rappresentanti.
In sintesi: non ci vogliono candidare perché siamo “fascisti, brutti e cattivi”? Legittimo ma si scordino anche i nostri voti, non abbiamo più intenzione di portare gratuitamente acqua a mulini altrui: senza una adeguata contropartita politica che riconosca ufficialmente, in maniera chiara ed inequivocabile, il nostro ruolo ed il nostro peso, non sosterremo la rielezione di Letizia Moratti.
Lo dobbiamo alla nostra dignità personale e, soprattutto, alla nostra comunità politica di appartenenza.
* Presidente Comitato Destra per Milano - v.Presidente Centro Studi Patria e Libertà
Ora dovete garantire spazio alla nostra comunità di Roberto Jonghi Lavarini *
I vertici del PDL non mi hanno candidato alla Presidenza di Zona 1 (Centro Storico) e nemmeno alla presidenza di una delle altre otto circoscrizioni del Comune di Milano, tantomeno mi hanno fatto delle proposte alternative. Fatto politico ben più grave, non hanno ricandidato nemmeno il vice-Presidente del Consiglio Comunale di Milano, Stefano Di Martino, mio fraterno amico e camerata, storico punto di riferimento degli ambienti patriottici, tradizionalisti, militari e monarchici milanesi.
La questione è prettamente politica: nel Popolo della Libertà, la destra italiana ha ancora spazio, legittimità ed agibilità politica? Il PDL non è AN, tantomeno il vecchio MSI, quindi, non esistono più automatismi elettorali e rendite di posizione, per nessuno. Se il Ministro Ignazio La Russa ed il Sindaco Letizia Moratti vogliono ancora il sostegno, il consenso, i voti e le preferenze della destra, devono meritarseli! Come? Innanzitutto, dando chiare risposte politiche e programmatiche ma anche garantendo adeguati spazi alla comunità della destra, ai suoi militanti ed ai suoi rappresentanti.
In sintesi: non ci vogliono candidare perché siamo “fascisti, brutti e cattivi”? Legittimo ma si scordino anche i nostri voti, non abbiamo più intenzione di portare gratuitamente acqua a mulini altrui: senza una adeguata contropartita politica che riconosca ufficialmente, in maniera chiara ed inequivocabile, il nostro ruolo ed il nostro peso, non sosterremo la rielezione di Letizia Moratti.
Lo dobbiamo alla nostra dignità personale e, soprattutto, alla nostra comunità politica di appartenenza.
* Presidente Comitato Destra per Milano - v.Presidente Centro Studi Patria e Libertà
che tristezza.
RispondiEliminaè molto più triste che fa il finto duro e puro e poi cerca accordi sottobanco, almeno il barone lo fa in maniera pubblica ed assumendosene sempre tutte le responsabilità
RispondiEliminaBe', lo dice lui stesso: finora hanno portato "gratuitamente acqua a mulini altrui: senza una adeguata contropartita politica..."
RispondiEliminaMirabile stratega il Lavandini
Un forzanovista
Io l'ho sempre detto. Il PDL si regge su cambiali in bianco che non può saldare... Quando i "comprati" inizieranno a chiedere di riscuotere sarà la bancarotta. E' incredibile come le modalità della crisi dell'economia americana non abiano fatto riflettere. Lì il giochino era venuto a nudo.
RispondiEliminaIl PDL funziona allo stesso modo, crediti a pioggia ma senza possibilità di essere solventi. Praticamente hanno portato l'economia nella politica, ma non il sano risparmio (con qualche operazioncina in nero) che era proprio della DC.
ma si dai lavandini non preoccuparti troppo...alla fine un posto di piantone al cesso te lo daranno pure a te. stanno messi male, imbarcano tutti, tranqui ;-)
RispondiEliminanon condivido minimamente le posizioni politiche berlusconiane di Jonghi ma da milanese posso dire, a onor del vero, che non è uno attaccato alla cadrega e che ha sempre fatto politica da quando aveva tredici anni
RispondiEliminaNicola MS-FT Milano
Ohibò, ma il MS-FT non è filoberlusconiano?
RispondiEliminaAh già, forse farai parte di una corrente di minoranza!
io mi ricordo molto bene che anche Roberto Fiore era pronto a candidarsi in Alternativa Sociale a sostegno di Berlusconi, poi non è stato candidato e, per questo, è diventato acerrimo antiberlusconiano. magari se gli offrono una poltrona cambia nuovamente idea.
RispondiEliminaallearsi con il PDL è una scelta tattica e non strategica. Se è in grado di darci qualche cosa nell'ottica di uno sviluppo futuro allora si può pensare di turarsi il naso. Na se si è "impresentabili" brutti sporchi e cattiivi allora lasciamoli nella loro compagnia di nani ballerine ed excort ( una volta le chiamavano puttane)
RispondiEliminaPer l'anonimo delle 12.06
RispondiEliminaChi non ha mai fatto un errore in politica, scagli la prima pietra.
Io posso giudicare solo dai fatti e questi ci dicono che Fiore e FN in questo momento sono su una posizione di "alternativa al sistema".
L'errore di Alternativa Sociale è stato gravissimo ma non credo, e spero, che si ripeterà più.
apprezziamo la sincerità e la chiarezza politica di Stefano, solitamente i forzanovisti negano pure l'evidenza, ma non ci sentiamo di condannare aprioristicamente chi fa scelte strategiche, sopratutto locali, di alleanza con il centrodestra, il pdl o la lega. quello che contano sono i fatti ed i risultati ottenuti.
RispondiEliminaassociazione culturale la fenice
Noi siamo uomini liberi e coerenti, la nostra è una precisa scelta strategica: per noi il PDL è solo un mezzo ed uno strumento per fare Politica. Non dipendiamo da nessuno se non da noi stessi: se non ci danno quello che vogliamo e che meritiamo, ci riteniamo liberi di fare quello che vogliamo e "amici come prima".
RispondiEliminahttp://destrapermilano.blogspot.com/
Questa primavera è di moda "la volpe e l'uva"...
RispondiElimina............ed e' anche molto di moda che a raccontarla sia un Anonimo/a che noto interessantissimo/a alle vicende del pdl. Gentile (si fa per dire........)Anonimo /a ci puo' dare qualche traccia almeno per condurla a Lei o si vergogna cosi' tanto di dire che e' del PDL ??
RispondiEliminaAgo
Anche se lo dicessi sarebbe un nome che non dice niente a nessuno, anche Tassinari mi conosce solo come casella mail.
RispondiEliminaNon sono proprio per niente del PDL.
PDL, LEGA O DESTRA TERMINALE? LA FASCISTERIA E' DIVISA OGGI PIU CHE MAI, TUTTI A SPARLARE MALE DI TUTTI, CHE SCHIFO, CHE TRISTEZZA, QUANTE ENERGIE SANE INUTILMENTE SPRECATE A LITIGARE, AD AUTOINCENSARSI O PEGGIO PIANGERSI ADDOSSO!
RispondiEliminaLa Russa ha dato al suo amico storico ciò che si meritava!
RispondiEliminaUn calcio in........
E' veramente uno schifo una tristezza vedere le persone che hanno in mano i nostri destini sono (quasi tutti) porci e corrotti che litigano quasi sempre,non per politica,ma per escort,gay,trans e appalti!
Che miseria morale