Laboratorio Latina: Bocchino in rotta con i fasciocomunisti

Il laboratorio Latina si sta rivelando una formidabile cartina di tornasole per portare alla luce le tendenze profonde che animano Futuro e Libertà. Tra chi è deciso a navigare in mare aperto e chi invece non vuole rompere gli ormeggi. E così aumentano le spinte centrifughe: tra un Rivellini deciso a privilegiare lo scontro frontale con il centrosinistra e un Granata che qualcuno dà addirittura in movimento verso Di Pietro.
Granata pronto a passare a Italia dei Valori  di Daniele Riosa
I Fascicomunisti di Fli sono sempre più nell'angolo. La corrente moderata capeggiata da Urso e Ronchi starebbe spingendo per marginalizzare Carmelo Briguglio, Fabio Granata e Enzo Raisi. La questione Latina ha fatto esplodere il bubbone. Proprio la città laziale, edificata da Mussolini nel 1932, ha fatto emergere con irruenza la spaccatura all'interno del partito con Fabio Granata che si è speso esplicitamente per l'appoggio di Fli a una lista capeggiata dallo scrittore Antonio Pennacchi a sostegno del candidato del Partito Democratico. Un'alleanza subito categoricamente bocciata, con un'intervista ad Affaritaliani.it, dal vicepresidente del partito Italo Bocchino che si deve barcamenare tra le diverse anime del partito: "Alle Amministrative nessuna alleanza col Pd, nemmeno a Latina".
Ma c'è di più. Proprio l'ex Idv Granata, è stato al centro delle polemiche per aver partecipato martedì con il popolo viola e con il suo ex segretario di Di Pietro alla manifestazione anti-premier dopo che la Camera aveva sollevato il conflitto di attribuzione sul caso Ruby. Una contiguità, quella tra Fli e la sinistra, vista come il fumo negli occhi dai moderati, tanto che l'eurodeputato di Fli Potito Salatto ha usato parole di fuoco contro fasiocomunisti: "La presenza di esponenti di Fli con relativa bandiera accanto a quelle di Di Pietro alla manifestazione sotto Montecitorio indetta dalla sinistra dimostra, che al di là della vicenda Latina nel nostro partito esiste una realtà di 'fasciocomunisti' certamente minoritaria, ma in assoluto contrasto con la linea politica ufficiale di Futuro e libertà". Un malessere che porta Salatto a chiedere che venga convocata  "l'assemblea nazionale del partito, per dare certezza al nostro elettorato e dimostrare loro che siamo una forza politica di Centrodestra nel Terzo polo, assolutamente alternativa alla sinistra". Insomma, per l'ala sinistra di Fli si prospettano tempi duri che potrebbero portare ad una ulteriore fuoriuscita dopo quella dei Responsabili. Proprio per questo Granata potrebbe lasciare Fini e riabbracciare Di Pietro.

fonte: affari italiani