Croppi ci spiega l'importanza del laboratorio Latina per le sorti dei futuristi
E' di qualche giorno fa la notizia sul confronto aperto tra lo scrittore Antonio Pennacchi e Fli intorno a una possibile joint venture al Comune di Latina. La spinta dell'autore di "Il fasciocomunista" a oltrepassare gli steccati nella direzione di un'alleanza elettorale con il centrodestra e il forte risentimento diffuso nella fascisteria contro Fini hanno finito per orientare il dibattito in questo blog su temi essenzialmente marginali. Ora arriva Umberto Croppi, dalle pagine del Futurista, a spiegarci, lucidamente, l'importanza della posta in gioco nel laboratorio Latina per una forza politica di destra che voglia rompere con gli affaristi e gli impiccioni oggi dominanti
A Latina si gioca il futuro di Fli di Umberto Croppi
A Latina si gioca il futuro di Fli di Umberto Croppi
Proviamo a capire perché quello delle prossime elezioni a Latina sta diventando un caso che agita tanto il Fli laziale (e non solo). Probabilmente perché è il paradigma della questione di fondo, ancora non del tutto chiarita, della ragione di esistere del partito di Fini.
Il primo terreno sperimentale su cui si misurò quello che sarebbe diventato il Fli, quando ancora Fini era nel Pdl, fu quello della giunta siciliana dove siedono tutt’ora insieme gli uomini del Fli e quelli del Pd. Nessuno, né colombe di ogni sorta né futuri responsabili ne fecero motivo di scandalo. Perché, dunque, su un caso che rientra nella normale libertà di fare alleanze che un partito nuovo dovrebbe avere, un partito che nel superamento ha la propria ragion d’essere, suscita tanti malumori?
Alla fine degli anni ’80, Adolfo Urso, compì un’interessante indagine dalla quale risultava che il Msi (sì proprio il vecchio Msi) era presente in varie forme, in decine di giunte di comuni italiani, spesso anche in giunte anomale insieme alla sinistra. Non si contano i casi in cui travasi di voti e alleanze eterogenee si compongono sul territorio nazionale. Eppure noi dovremmo privarci di quella capacità di coalizione che è uno degli elementi fondamentali di valutazione della consistenza di una forza politica.
Il fatto è che su questa vicenda si sta giocando una partita simbolica legata ad equilibri che si tenta di stabilire dentro il partito. E’ un’ambiguità che non possiamo permetterci, perché è proprio in questa fase che si gioca il ruolo futuro che potremo svolgere. E dobbiamo denunciare senza nessuna diplomazia quelli che su di essa stanno speculando.
Torno su un argomento che ho già, per altri versi, affrontato: non è una aspirazione, un punto di vista ma una semplice constatazione: il Fli non starà mai più alleato di un partito guidato da Berlusconi e, gli episodi di questi giorni alla Camera lo dimostrano, nemmeno dai berluscones. E allora perché dovremmo limitare la nostra possibilità di presenza alle prossime amministrative agli accordi col Pdl? Voglio vedere se a Milano, nel caso di ballottaggio, la nostra lista finirà per apparentarsi con quella che si annuncia capeggiata dallo stesso presidente del consiglio. Che farà allora? Spero non sarebbe così suicida da ripiegare nella inutilità del non voto o della libertà di coscienza.
Senza poi contare che il cavaliere si accinge a cantare vittoria e consolidarsi in caso di un successo del centro-destra alle amministrative, e noi dovremmo aiutarlo nell’impresa?
Tutti i discorsi relativi al nostro presunto elettorato sono, poi, un puro imbroglio dialettico: il nostro elettorato è quello che ci sceglierà in base alle ragioni che metteremo in campo e non ad una “collocazione” che non si capisce cosa significhi. Del resto l’illusione di raccogliere i consensi che abbandonerebbero il Pdl al momento di un suo eventuale collasso è una pia illusione: coloro che sono rimasti con Berlusconi e La Russa vedono in Fini colui che infranto il loro sogno e che rende traballante la permanenza al governo dei loro leader, perché dovrebbe ricompensarci?
Questi ragionamenti sono svolti, nel migliore dei casi, in un’ottica di marketing elettorale: accreditarci come una forza sufficientemente rappresentativa da consentirci di sedere al tavolo di maggioranze di centro-destra. E per ottenere questo risultato c’era bisogno di tutto questo ambaradam? E qualcuno pensa davvero che potremmo andare a chiedere voti a tutti quegli elettori che ci guardano come unico segno di novità, solo per rioccupare le posizioni che già avevamo? Il Fli ha un’unica ragione di esistere, quella di costruire un orizzonte nuovo per la politica italiana, raccogliendo le istanze, che sono maggioritarie, di chi oggi non ha rappresentanza.
Quella di voler creare una destra e una sinistra moderne, educate e oneste, ma “ognuno a casa sua”, è una pura messiscena: la destra e la sinistra non esistono in astratto e nemmeno in natura, si definiscono soltanto per il loro incarnato storico. E la destra migliore che oggi si poteva dare la rappresenta oggi Berlusconi, la migliore delle sinistre l’hanno rappresentata Prodi, Veltroni, Bersani. Entrambe hanno fallito e c’hanno portato alla situazione in cui siamo. Ora bisogna fare un’altra cosa, una cosa che non ricordi nemmeno lontanamente quella destra e quella sinistra. In molti speriamo che quel qualcosa sia il partito laico e innovativo che Fini ha ci ha indicato, un partito dalle grandi ambizioni e non il fanalino di coda del Pdl, in qualsiasi delle sue versioni.
Per questo Latina, Pennacchi, la rottura con una destra impresentabile e affaristica rappresentano un banco di prova per la chiarezza delle scelte future del Fli. E non regge l’argomento di chi dice, andiamo da soli, marchiamo la nostra differenza, perché la politica non è un atto morale ma azione che determina effetti e per sconfiggere quella destra degli affari, nella città pontina come forse altrove, dobbiamo allearci con chi ci da garanzie di successo e prova di serietà, punto.
Troppo tardi,
RispondiEliminaquesto opzioni potevano essere pratuicate nel 92', senza abiure e trasformismi, invece di farsi mettere tutti e dico tutti, a stipendio per vent'anni !!
I fascisti immaginari sono stati a scodella ben pagata , tutti indistintamente, li hanno fatto carriera, e sapevano bene che livello di acido corrosivo era l'azienda mediaset. Hanno fatto le oche al passo per vent'anni e mo' alzano la cresta dell'oca.
Se volevano fare i peones del giustizialismo oltranzista potevano farLo nel 92' mettersi con Di Pietro , che ha sostanzialmente " saccheggiato " i temi del polulismo giustizialista di destra, quello dell'allora MSI-DN nel campo della buona amm.zione e della cultura questurina al oltranza....
I Futuristi libertari hanno ben poco dei Futuristi, quella era gente che faceva la Guerra ed odiava in primis Democrazia e Parlamentarismo.
Di solito lanciavano pitali sulle istutuzioni.
In quanto al " libertarismo " mi sembra che il Padron piddiusta di Arcore mi sembra molto piu' anarco-libertino-libertario e menefreghista di lor signori/e.
I Fli vivono in una perenne contradizione tardo-rautiana, di almeno 25 anni, si sono fermati a Mennitti a Proposta Italia, con un nuovo capo che è Fini, che è una volpe si, ma manco Lui c'ha niente di Libertario e Futurista. Al massimo anela a far da damigella del Terzo Polo con tutti gli sfigati raccattati dalla prima repubblica di cui Lui, con Casini e Rutelli erano residui di serie C.
Mi dispiace che Pennacchi si presti a queste raccapriccianti derive.
I FASCIO-COMUNISTI per la logica degli insiemi sono l'unione dei Fascisti veri con i Comunisti veri, non degli anti-fascisti e degli anti-comunisti (di servizio) postmoderni e assolutamente " liquidi" ed inter-scambiabili.
Sottoscrivo tutto quello che ha scritto Mancinelli, niente di più esaustivo in merito!
RispondiEliminaOltretutto non so cosa possa c'entrare Fli e le sue operazioni con questo sito!!!!
Filippo
Disamina perfetta! Complimenti.
RispondiEliminaLa lucidità di Francesco é devastante :-)
RispondiEliminaPure devastanti sono tutti questi para.....carri che fanno parte indistintamente della casta partitocratica e che sinceramente ci hanno fatto venire ormai l'orticaria con tutta la loro presunzione dei "maestrini dalla penna...(rossa o nera poco importa !).
In effetti in una situazione attuale se Berlusconi si svegliasse di colpo - ma non ne ha la facoltà per ovvie ragioni - e comprendesse quanti deficienti ha (ed ha avuto) al suo servizio da buon "anarco-libertino-libertario e menefreghista" potrebbe meglio comprendere che gli meriterebbe parlare con i Fascisti (quelli veri !)per evitare la catastrofe etnico-sociale prossima ventura.
Osservazioni in gran parte condivisibile le vostre ma faccio alcuni distinguo se permettete...
RispondiElimina1) )Ma vedete ( mi rivolgo soprattto a Francesco) in verita' buona amministrazione e moralita' pubblica non mi sembrano proprio la stessa cosa della "cultura questurina ad oltranza" ed accumunare cose alquanto differenti mi sembra un errore strategico, oltre che di logica
2) a livelo di geopolitica sappiamo bene ove e' colocato fli, non vedo cosa possa c'entrare questo con i rautiani vari, Proposta Italia, Andare Oltre e fascisti immaginari piu' variegati e diversi che si vogliano.
3) Quelli che che stando con Rauti perseguivano una logica di sfondamento a sinistra ormai conoscono Fini dai su........diciamoci la verita'!!! guardate che a ben guardare di questi qua con ruoli di rielivo non ce ne resta nessuno.....Croppi, STaiti, Filippo rossi, Miro Renzaglia ( forse Cardini ne' e' gia' uscito da Fli dovro' informarmi....) hanno un ruolo di appoggio cosi,unicamente antiberlusconiano. NOn hanno alcun incarico politico e qualcuno NOn e' nemmeno iscritto......Se andiamo a vedere le persone che appoggiarono la Fiamma tricolore del dopo Fiuggi allora ci troviamo i Caradonna, I saccucci e altri residusti missini anni seessanta e settanta ma non avevano peso nella partita e appunto manco erano iscritti. Quindi e' la prova del nove: Fini li usa per trovare una voce culturale nel partito, ma nel gioco politico ovviamente li lascia fuori. Cosi' come presto lascera' fuori l'ingenuo Granata ( l'unica persona d'una certa cultura controcorrente che ha peso politico nel Fli), mentre ovviamnte ci terra' lo scaltro e ben piu' furbo Bocchino.
Quanto a Umberto Croppi proprio qualche mese, appena prima di Natale aveva detto che a malincuore preferiva rimanere nel Pdl, pur con distinguo e mille giustificazioni. Passa un mese e nelle nomine degli assessori di Roma Croppi non viene confermato.
Puntuale e' scattata la ritorsione sua nei confronti dei berluscones.......Avesse detto magari le stesse cose A Novembre credo che Umberto Croppi sarebbe molto ma molto piu' credibile.....o mi sbaglio ancora??
X Agostino,
RispondiEliminabuona amm.zione e moralità pubblica reggono quando non sono utilizzati in forma demagogica e populista : cosi' faceva l'MSI , cosi stà facendo Di Pietrp. Non c'è buona amm.zione nè tantomeno moralità pubblica fino a quando non c'è una Rivoluzione Culturale, antropologica, che cambia i singoli individui in Avanguardia di Popolo, e a volte neanche questo basta altrimenti non si capirebbe come il fascismo riuscì a farsi infiltrare dall'apparato di destra.
La mentalità e la classe dirigente rautiana-mennitiana è la stessa, contestavano Fini senza voler imporre dell'altro, non proporre ma imporre. Tieni presente Agosstino che con Filippo Rossi, Croppi, Campi, etc etc io c'ho condiviso 10 anni di battaglie metapolitiche dico condiviso nel senso stretto. Li conosco ben so come ragionano da sempre. La mentalità perdente rautiana-mennittiana è quella di 20 anni fa...
Come non c'è da stupirsi che molta di questa gente è stata nutrita dal pensiero della Nuova Destra e con Marco Tarchi sto' discutendo da mesi, facendo presente che è il " metodo " metapolitico a se stesso che ha creato un travavo di nuovi destri a Destri nuovi. Ovviamente la benzina del cambiamento l'ha messa Berlusca.
Insomma sapevamo come andava a finire da anni :
http://www.mirorenzaglia.org/2009/11/gianfranco-fini-e-la-concordia-hominum/
http://www.mirorenzaglia.org/2009/03/pdl-camerieri-oche-e-giullari-di-corte/
Ti allego queste analisi fatte nel 2009, ma ne ho altre del 2008.
Insomma ninete di nuovo.
Se veramente Latina fosse un laboratorio Fasciocomunista mi ci butterei a pesce.
I laboratori fasciocomunisti generano San Sepolcro, Fiume, Catilina, il Chavismo, insomma "perturbano" la pace sociale ...
Siamo fuori tempo massimo di vent'anni e con le persone mal-destre sbagliate da allora.
Sarebbe stato piu' trasgressivo un Pennacchi in lista Casa Pound o Forza Nuova per capirci ...
Un saluto
e' sempre un grande piacere conversare con Francesco che anzi colgo l'occasione di ringraziare per la sua sempre appassionata risposta e per il rispetto nei confronti dell'interlocutore ( cosa che da sempre lo contraddistingue).
RispondiEliminaDetto questo vorrei dire due cose:
La prima e' che si e' vero, dovrei forse avere un po' meno nostalgia degli Andare oltre e della Fiamma tricolore post-Fiuggi me l'hanno gia' detto altri. Faccio ammenda, perche' adesso effettivamente bisogna costruire qualcosa di nuovo, in prospettiva, facendo proprie le tematiche di questi giorni che NON erano sempre per forza le stesse di venti anni fa.
Mi pare di scorgere pero’ questa differenza con Francesco: mentre da un lato io affermo che comunque, rispetto ai tempi questi fermenti controccorrente e libertari di venticinque o trent'anni fa erano validi ( anche se giustamente NON possono essere ripresentati nella stessa forma di prima), Francesco li considera gia' velleitari e inclodudenti gia' allora.
Su questo dissento, perche' fu Rauti a neutralizzarli completamente DOPO. Vinto il Congresso di Rimini ...( anno 1990) avrebbe dovuto rivatilizzare questi fermenti, rinnovare la classe dirigente, ringiovanire il partito,formare i giovani che s'interessano di politica proponendo nuove tematiche, preparare nuove strutture e anche al Secolo d' Italia cambiare il vertice. In piu' io dico ( e' una mia impressione) provare a richiamre Marco Tarchi. NOn fece assolutamente nulla di queste cose, e tenne tutto esattamente come prima.
Ora torniamo al presente e abbandoniamo sterili nostalgie ( in cui io purtroppo ammetto di ricadere) che queste persone portino degli spunti culturali in FLi, bene io ci credo. Ma il punto e' un altro: Fini li sta usando per attrarre nuove forme di ribelllismo giovanile, ma assolutamente di Loro a lui non interessa nulla. Alle sue vere spalle saranno gli occidentalisti Bocchino e Urso, il pasradan delle privatizazioni Andrea Ronchi, i laicisti radicalsocialisti. Questi saranno la loro vera punta di diamante per farne di Fli il baluardo italiano dell'Usa e della Ue. E' vero, ma cio' non toglie che in buona fede, qualcuno molto ingenuamente possa proporre tematiche nuove.
Certo carissimo Francesco, tu mi dirai superata una certa' eta' anche l'ingenuita' e la passione mal ripagata diventera' una colpa ( vedi Staiti e Miro ad esempio per me).
Tutto verissimo, ma questo e' un altro paio di tematiche e riconferma il discorso di vent'anni fa. Sono i capi e i generali ad approffittarsene,, i soldati ( in Fli credo proprio non certamente soldati politici.......)ci provano a smarcarsi ma dall'alto sono stoppati perche' le logiche di potere son gestite da generali e dagli alti graduati, mai dalla truppa , tanto meno quella di appoggio esterno...............
Cordialmente
Agostino
Buonasera Agostino,
RispondiEliminail mio discorso non tende assolutmente a buttare il bmbino con l'acqua sporca per capirci. Rauti, Nuova Destra, Fiamma 1995, credimi me le sono fatte tutte , una batosta dietro all'altra ma non sento il peso della sconfitta nè tantomeno sensi di colpa. Era doveroso provare, ma è diabolico non aver capito.
Purtroppo credo che la lista infinita dei fallimenti da destra e per colpa della destra abbiano evocato il berlusconismo.
Il problema non è neanche la buona o la cattiva fede della gente, anche se dentro mediaset stento a trovare la buona fede, ma piuttosto che questi Fli dell'ultima ora, sono il frutto avvelenato di quel Berlusconismo che loro stesso avevano evocato dal 1992, anno da cui è iniziata la contro-rivoluzione dentro l'ambiente.
E anche qui ho scritto pagine e pagine per spiegare come è nata la deviazione.
Per carità ognuno é libero di inraprendere tutti i percorsi ed i laboratori che vogliono fare, tanto piu' che gente come Miro, Umberto e Tommaso non sono certo gli ultimi arrivati e in un certo qual modo li stimo.
Però la contraddizione mi sembra troppo grande , immensa, ingestibile, non trattabile, ingiustificabile e male orientata.
Se tanto mi da tanto il loro prossimo capo si chiama Montezemolo cioè Mario Draghi ...
Io tra Berlusca e Mario Draghi/Montezemolo preferisco dialogare con la gente che ci sparava addosso negli anni 70'.
Sono piu' puliti e sostanzialmente oa piu' simili a noi .
Francesco grazie mille, veramente gentilisimmo e molto affabile, come tuo solito d'altronde. Pero' la partecipazione in Fiamma nel 1995 mi e' completamente nuova se devo essere sincero...........Guarda che in effetti giustamente poi e' saltato fuori come sempre il Rauti che conosciamo. La teoria: Peron, la rivoluzione nazionalpopolare,il nostro nemico principale e' il centro-destra, se vi e' una colpa del centro sinistra Non e' certo averci Bertinotti ma il suo inserimento nel governo dei banchieri e dell'alta finanza, Fidel Castro un grande amico ( ci avevo pure la foto con dedica nella sede di Milano ai primi del 1997, Tomaso confermerebbe immediatamente!, prova a chiedere!!). La pratica : ( e siamo nel 1998-1999): il paese in mano ai comunisti, bisogna fare accordi con il Berlusconi, centro-destra male minore, salviamo il Paese dal comunismo, la magistratura ci perseguita...e via di queste solite frasi condite di almirantiana e destro-nazionale memoria.
RispondiEliminainsomma, Caro Francesco, giustamente come si affermava nel post precedente da te scritto ( scusa la confidenza do del tu ....) , e' saltata fuori la solita minestra riscaldata anche li'.
Mi stupisco pero' come un Uomo dall'esperienza di Tomaso possa credere in Fini. Un'ingenuita' che paghera' presto a carissimo prezzo.............
Agostino
correggo la dedica di Fidel castro....volevo dire...ci aveva....LUi, Pino Rauti....Non io!
RispondiEliminaConfermo invece fosse esposta in sede a Milano............
Agostino
Condivido le analisi di Mancinelli e Agostino, solo esprimo forti perplessità sul fatto che si parli di Gianfranco Fini come di una volpe. No è semplicemente un mediocre fortunato;l'eterno secondo che pugnala alle spalle colui al quale deve tutto, anche l'attuale carica istituzionale.Non dimentichiamoci che se non ci fosse stati "mani pulite" e la discesa in campo di Berlusconi lui e il MSI di allora, avrebbero la consistenza, ai giorni nostri, che ha Forza Nuova e lo stesso ruolo, ma ancora più equivoco, più atlantista e filo israeliano.La vicenda di Montecarlo, lo ha smascherato definitivamente dimostrando tutti i suoi limiti umani, si è fatto turlupinare dal clan dei Tulliani, che per certi aspetti ricorda storicamente quello di Petacci.No decisamente un mediocre fortunato, giunto ormai alla sua fine politica e umana.Futuro e libertà, farà la fine del guitto televisivo, che inventò la denominazione ufficiale del minipartitino, che quando ha visto la barca affondare, come un topo è scappato! T.V.
RispondiEliminaquesto è FascioProgressoFuturismo da Grande Oriente.
RispondiEliminaOrmai Fasciocomunista è diventato un termine infilato ovunque...tipo Nazifascista.
Insomma un vocabolo trendy.
Ma sui contenuti lasciamo stare per l'amor del cielo.
perchè non l'hanno chiamato LABORATORIO PREDAPPIO o DOPOLAVORO FUTURISTA ?
si sta parlando di unire FINTIFASCIOFUTURISTI e di SINISTRADICAL CHIC.
Questa gente nel 1933 sarebbe stata rispettivamente a Ventotene e a Vorkuta.
Ce li portate per favore i COMUNISTI VERI ??????? che magari ci possiamo pure fare qualcosa di buono.
Sui Futuristi della Porchetta stendiamo un velo pietoso.
saluti
X Agostino
RispondiEliminaio non ho nessun ruolo di appoggio... io porto il mio contributo... se accolto, bene... se non accolto, arrivederci e amici come prima...
X tutti i camerati duri e puri:
la cosa più facile di questo mondo è mettersi sul cucuzzolo della montagna e discettare sulla fallibilità altrui... perfetto: nulla da obiettare... ma proposte alternative ne fate o no? e parlo di proposte politiche, non di metapolitica, per quanto interessantissima...
...senza alimentare inutili e sterili polemiche la proposta di Pennacchi non la condiviso affatto pero' non credo che lui sia un radical chic , tanto e' vero che il suo libro proprio da quella sinistra radical chic fu lungamente e ingiustamente osteggiato. Ho visto una sua intervista e quando l'ho sentito di una grande Assemblea Costituente ho detto: ...".ho finalmente uno di sinistra che fa proposte anziche' discettare sui massimi sistemi e sule frasi fatte che ormai conosciamo da loro signori trinaricuti". Ecco, Pennacchi non mi sembra affatto un radical chic. Il punto e' un altro semmai. Il punto e' che Fini e' uno strenuo difensore del parlamentarismo piu' ppinto e tutto cio' che ne consegue; quindi intoccabilita' della casta polticae nomine calate dall'alto, etc, etc altro che Costituente.............almemo ci fosse quella!!!
RispondiEliminainfine.......ma l'avete mai sentito Gianfranco Fini da Fiuggi in poi ( e non nei congressi tipo Rimini col vecchio MSi di cui cmq giuro ora in effeti non ho piu' nostalgie) per portare via alla ventiquattresima ora i delegati a Rauti per intenderci, tra l'altro senza riuscirci.....) fare un solo discorso UNO sull'egemonia Usa nel mondo e sulla totale sudditanza degli interessi nazionali a quei plutocrati massoni che fanno capolino a Bruxelles?? ( o a Maastriccht che dir si voglia). Ovviamente la risposta e' scontata: No, ovviamente dato che lui e' loro creatura perfettamente manovrabile.
Ago