Header Ads


Bolzano, il Comune nega a CasaPound lo status d'associazione: sono fascisti

Un momento della manifestazione del 5 marzo 
Continua la "battaglia di Bolzano" per CasaPound. E a incassare un punto, stavolta, sono gli antifascisti. La Commissione cultura del Comune propone di negare l'iscrizione all'albo delle associazioni a CasaItalia Bolzano, il sindaco in consiglio annuncia l'intenzione di confermare la decisione, l'opposizione abbandona l'aula per protesta. A innescare la bagarre il consigliere Paolo Bertolucci (Pdl), intervenuto sulla mancata iscrizione di Casa Italia nell'albo comunale delle associazioni in virtù del voto negativo, espresso dalla Commissione Consiliare alla Cultura di ieri. Ha definito la mancata iscrizione dell'associazione che fa riferimento a Casa Pound: "Un atto inaccettabile ed un episodio di gravità assoluta". Le opposizioni hanno quindi lasciato l'aula in segno di protesta.
Il sindaco Spagnolli sulla questione dell'associazione ha detto che "Non c'era ancora una decisione definitiva e che alla fine toccherà sempre alla Giunta Comunale esprimersi. Tuttavia vi sono degli elementi per ritenere che Casa Italia in alcune sue manifestazioni ed espressioni faccia riferimento al fascismo. Non è un problema di destra o sinistra. Il Comune di Bolzano non vuole avere nulla a che fare con il fascismo". L'ass. Trincanato si è detta: "non turbata per gli attacchi personali ed al suo assessorato. La scelta rispetto all'associazione è stata condivisa dalla maggioranza. Un' associazione che fa riferimento al fascismo non può far parte dell'albo delle associazioni del Comune di Bolzano ed io sono orgogliosa di questo".
Continua comunque la mobilitazione sulla questione dei "monumenti italiani" che ha portato migliaia di militanti mdi CPI a sfilare a Bolzano il 5 marzo scorso. Il cambio della guardia al ministero è un'opportunità da sfruttare. E' dei giorni scorsi la richiesta al neoministro dei Beni Culturali Giancarlo Galan di non riconfermare la validità dell’accordo siglato a titolo personale dal suo predecessore Sandro Bondi con l’Svp sulla 'storicizzazione’ dei monumenti e degli ossari militari realizzati in Alto Adige tra le due guerre. L’intesa, siglata da Bondi subito prima di affrontare il voto di fiducia ‘ad personam’ in Parlamento, è per Cpi "quanto meno di dubbia validità visto che la competenza sui monumenti in memoria dei caduti e' del ministro alla Difesa e non dei Beni Culturali".
‘’Il ‘depotenziamento’, o lo smantellamento, di quei monumenti – sottolinea Gianluca Iannone, presidente di CasaPound Italia - non solo è profondamente sbagliato, ma anche inattuabile senza il via libera di La Russa, che ha già fatto sapere di non avere alcuna intenzione di rilasciare permessi per l'installazione di targhe, come quelle che si vorrebbero mettere sugli ossari, che non rispettino la verita' storica e siano solo mezzo di speculazione politica. Il 5 marzo quattromila persone sono scese in corteo con Cpi nel capoluogo altoatesino per dire che Bolzano è Italia e che non si svendono la storia di un popolo e il sangue dei suoi caduti per ragioni di politica spiccia. Oggi siamo qui a ribadirlo. Gli altoatesini hanno dimostrato di volere una convivenza pacifica e nel rispetto delle tradizioni di tutti, ma non sono disposti a tollerare arroganza e prevaricazione, né ad accettare l’umiliazione di vedere l’Italia rinunciare spontaneamente alla propria identità e non battere ciglio di fronte a chi pretende di smantellare l’arte e la storia".

3 commenti:

  1. Bravi, bella ritorsione. Il Comune di Bolzano non conosce il senso dell'equità e il principio di imparzialità.

    RispondiElimina
  2. CERTO CHE ESSERE DIFESI DA UN CONSIGLIERE DEL PDL E' VERAMENTE DEGRADANTE!!

    RispondiElimina
  3. Squallide rivalse da politicanti da bar...per non dire di peggio.Sul fatto che sia uno del Pdl a difendere CPI a Bolzano...bhe,l'onestà non ha distinzioni di partito e cmq è ben accetta.Quindi prendiamo atto che almeno qualcuno che ha il coraggio di combattere le ipocrisie e le infamie di quell'amministrazione comunale almeno c'è.

    RispondiElimina

Powered by Blogger.