Acca Larentia, per Colombo la storia di Potop era finita da tempo
E' in programma domani, al Circolo futurista di Casal Bertone una presentazione del libro di Cutonilli e Valentinotti sulla strage di Acca Larentia. Ero tra gli invitati ma un impegno familiare sopraggiunto mi ha costretto a rinunciare al confronto con gli autori e Francesco Mancinelli.
A confutare la tesi del libro (su cui anch'io, com'è noto ai lettori del blog, ho espresso perplessità) arriva, sul Fondo di Miro Renzaglia, Andrea Colombo, tra le altre cose autore della "Storia nera", la Bibbia degli innocentisti sulla strage di Bologna.
Le obiezioni di Cutonilli sono già state espresse in questa sede e quindi mi limiterò a postare il primo intervento di Colombo e uno stralcio del suo commento alla replica dell'autore. Il testo di Cutonilli potete comunque leggerlo qui
L'intervento di Andrea Colombo
Chi c’era dietro Acca Larentia? Il mai disciolto gruppo di Potere operaio, e forse anche quello è solo un tentacolo di più gigantesca piovra. Metti che quell’attentato fosse collegato al sequestro Moro… E lo sanno tutti che alle spalle delle Br c’erano ben altri burattinai che non le br di Mario Moretti.
Queste la tesi e le ipotesi del libro in questione, che a conti fatti finisce per ripercorrere un teormea già adottato a suo tempo dal dottor Guido Calogero.
C’è un altro libro appena uscito, su Valerio Verbano. Anche lì la isteriologia impazza, e anche lì, a conti fatti, si finisce per rieprcorrere paro paro un teorema, quello del giudice Mario Amato.
Amato è stato ucciso dai Nar. calogero è vivo e scrive libri per spiegare al mondo quanto è stato bravo. Ma fatta salva questa non lieve differenza, resta che né l’uno né l’altro avevano capito una mazza. Niente di niente di niente.
Pot.op. non era la Spectre, checché ne pensi Valerio Cutonilli, autore del libro Acca Larentia – Quello che non è mai stato detto (Ed. Trecento, per approfondimenti, vedi anche QUI) che conosco e stimo e che però si sbaglia di grosso lo stesso.
I Nar erano proprio quello che sembravano: un mucchio selvaggio composto da ragazzini che non prendeva ordini da nessuno.
Aldo Moro lo hanno rapito i brigatisti. In proprio. Senza aiuti e aiutini. Qualche volta anche le cazzate si fanno da soli.
Credo che di quegli anni si inzierà a capire qualcoa solo quando giornalisti, storici, ex magistrati e folle di lettori di spy stories smetteranno di giocare con la fantasia e cominceranno a farsi le domande giuste. Quelle che nelle aule di triobunale e nei fascicoli delle procure rivestono imoprtanza secondaria, e nella storia di quella generazione sono invece le sole che contino.
Il commento di Andrea Colombo
(...)PO si è sciolto nel 1973. Non per questo i suoi militanti hanno detto addio alla politica. Hanno continuato a farla, e siccome a Roma quel gruppo era stato particolarmente presente e i suoi militanti costituivano l’area più radicale del movimento, è ovvio che li si ritrovi un po’ ovunque, in particolare nelle sperienze più estreme.
Ciò non comporta però nessuna orchestrazione misteriosa. Primavalle colse del tutto alla sprovvista la leaderhip e la stragrande maggioranza di PO. I dirigenti decisero di difendere comuque i colpevoli per un calcolo di opportunità politica a dir poco discutibile ma nel clma dell’epoca non incomprensibile. Tutto qui.
Che ex militanti di PO abbiano poi preso pare a numerosi attentati è certo, che abbiano dato vita a organizzazioni armate “movimentiste” molto attive nello scontro con i fascisti è probabile, che ce ne fossero anche in via Acca Larenzia è possibile. Nulla di tutto ciò autorizza a pensare che tutti gli attentati romani dell’epoca fossero collegati e tutti gli ex militanti di PO facessero parte di un unico progetto. Primavalle non ha nulla a che fare con Piazza Risorgimento, e Piazza Risorgimento è tutt’altra cosa da Acca Larenzia o dall’omicidio Zicchieri.
Ciò è particiolarmente vero per quanto riguarda Moro. La gestione di quel sequestro fu affidata, di fatto, a una persona sola, che con PO non aveva nulla a che fare e che nei confronti di chi ne proveniva nutriva essenzialmente parecchia diffidenza: Mario Moretti.
Certo, la colonna romana era in buona misura composta da elementi provenienti da PO (ma anche di più da Viva il comunismo) però la testa dell’organizzazione era da tutt’altra parte.
Le Br del ’78 erano un gruppo operaio del nord: di Roma e dei romani pensavano più o meno quel che pensa oggi la Lega. E PotOp non lo giudicavano molto meglio di come non facesse il Pci, che era il loro vero punto di riferimento. Ma di tutto questo spero che avremo occasione di parlare prima o poi a voce.
A confutare la tesi del libro (su cui anch'io, com'è noto ai lettori del blog, ho espresso perplessità) arriva, sul Fondo di Miro Renzaglia, Andrea Colombo, tra le altre cose autore della "Storia nera", la Bibbia degli innocentisti sulla strage di Bologna.
Le obiezioni di Cutonilli sono già state espresse in questa sede e quindi mi limiterò a postare il primo intervento di Colombo e uno stralcio del suo commento alla replica dell'autore. Il testo di Cutonilli potete comunque leggerlo qui
L'intervento di Andrea Colombo
Chi c’era dietro Acca Larentia? Il mai disciolto gruppo di Potere operaio, e forse anche quello è solo un tentacolo di più gigantesca piovra. Metti che quell’attentato fosse collegato al sequestro Moro… E lo sanno tutti che alle spalle delle Br c’erano ben altri burattinai che non le br di Mario Moretti.
Queste la tesi e le ipotesi del libro in questione, che a conti fatti finisce per ripercorrere un teormea già adottato a suo tempo dal dottor Guido Calogero.
C’è un altro libro appena uscito, su Valerio Verbano. Anche lì la isteriologia impazza, e anche lì, a conti fatti, si finisce per rieprcorrere paro paro un teorema, quello del giudice Mario Amato.
Amato è stato ucciso dai Nar. calogero è vivo e scrive libri per spiegare al mondo quanto è stato bravo. Ma fatta salva questa non lieve differenza, resta che né l’uno né l’altro avevano capito una mazza. Niente di niente di niente.
Pot.op. non era la Spectre, checché ne pensi Valerio Cutonilli, autore del libro Acca Larentia – Quello che non è mai stato detto (Ed. Trecento, per approfondimenti, vedi anche QUI) che conosco e stimo e che però si sbaglia di grosso lo stesso.
I Nar erano proprio quello che sembravano: un mucchio selvaggio composto da ragazzini che non prendeva ordini da nessuno.
Aldo Moro lo hanno rapito i brigatisti. In proprio. Senza aiuti e aiutini. Qualche volta anche le cazzate si fanno da soli.
Credo che di quegli anni si inzierà a capire qualcoa solo quando giornalisti, storici, ex magistrati e folle di lettori di spy stories smetteranno di giocare con la fantasia e cominceranno a farsi le domande giuste. Quelle che nelle aule di triobunale e nei fascicoli delle procure rivestono imoprtanza secondaria, e nella storia di quella generazione sono invece le sole che contino.
Il commento di Andrea Colombo
(...)PO si è sciolto nel 1973. Non per questo i suoi militanti hanno detto addio alla politica. Hanno continuato a farla, e siccome a Roma quel gruppo era stato particolarmente presente e i suoi militanti costituivano l’area più radicale del movimento, è ovvio che li si ritrovi un po’ ovunque, in particolare nelle sperienze più estreme.
Ciò non comporta però nessuna orchestrazione misteriosa. Primavalle colse del tutto alla sprovvista la leaderhip e la stragrande maggioranza di PO. I dirigenti decisero di difendere comuque i colpevoli per un calcolo di opportunità politica a dir poco discutibile ma nel clma dell’epoca non incomprensibile. Tutto qui.
Che ex militanti di PO abbiano poi preso pare a numerosi attentati è certo, che abbiano dato vita a organizzazioni armate “movimentiste” molto attive nello scontro con i fascisti è probabile, che ce ne fossero anche in via Acca Larenzia è possibile. Nulla di tutto ciò autorizza a pensare che tutti gli attentati romani dell’epoca fossero collegati e tutti gli ex militanti di PO facessero parte di un unico progetto. Primavalle non ha nulla a che fare con Piazza Risorgimento, e Piazza Risorgimento è tutt’altra cosa da Acca Larenzia o dall’omicidio Zicchieri.
Ciò è particiolarmente vero per quanto riguarda Moro. La gestione di quel sequestro fu affidata, di fatto, a una persona sola, che con PO non aveva nulla a che fare e che nei confronti di chi ne proveniva nutriva essenzialmente parecchia diffidenza: Mario Moretti.
Certo, la colonna romana era in buona misura composta da elementi provenienti da PO (ma anche di più da Viva il comunismo) però la testa dell’organizzazione era da tutt’altra parte.
Le Br del ’78 erano un gruppo operaio del nord: di Roma e dei romani pensavano più o meno quel che pensa oggi la Lega. E PotOp non lo giudicavano molto meglio di come non facesse il Pci, che era il loro vero punto di riferimento. Ma di tutto questo spero che avremo occasione di parlare prima o poi a voce.
Quale è il libro su Verbano che viene citato?
RispondiEliminaNe sono usciti due in questi giorni...