25 aprile: tra orgoglio della memoria e voglia di andare oltre
(umt) Abbiamo dedicato ampio spazio al progetto unitario della Confederatio, il fascio di forze antagoniste, socialiste nazionali, anti-sistema, inizialmente riunito intorno alla carismatica personalità di Paolo Signorelli, che ha finito dopo pochi mesi per arenarsi sulla solita diatriba identitario-dottrinario: fuoriuscita dalla fascisteria o no? Alla morte del professore la scissione era già sostanzialmente compiuta.
Nell'arco di un mese hanno preso corpo da una parte la Confederatio (Socialismo Nazionale, Cursus Honorum, Linea Ovest, Nuovo ordine Nazionale e altre forze meno note) dall'altro il Fronte di liberazione nazionale (Laboratorio Forza Uomo, Centro Simeone, LArco e la Clava, Circolo Graziani).
Mi sembra che i manifesti prodotti in occasione del 25 aprile diano perfettamente il segno delle diverse direzioni prese. Da una parte la voglia orgogliosa di rivendicare la memoria degli sconfitti (ma che non si sentono vinti) dall'altra la determinazione a parlare di altro (con una citazione di Tabula rasa, la rivista degli allievi di Beppe Niccolai)
proprio due stili diversi.
RispondiEliminacazzimperio...anarcofascisti...camercompagni...
tutti termini degni di una supercaxxola di tognazzi.
potrebbero far concorrenza al FLI.
Guelfo Nero.
Di fronte alla retorica partigiana e nazionalista ottosettembrina, che festeggia una sconfitta, perchè non è una questione "fascista" constatare che l'Italia ha di fatto perso la guerra e con essa la sovranità, occorra ricordare chi affrontò le "radiose giornate" fieramente. Gente non famosa, eppur piena di una dignità e di un coraggio che oggi non riscontriamo ne tra i vecchi esponenti politici (anche mentalmente vecchi), ne chi propugna o propone il "nuovo".
RispondiEliminaIl superare il passato non vuol dire dimenticarlo !
Sul manifesto di Solaro vedo la dignità di un uomo e la sua coerenza di esempio per un futuro, sull'altro leggo delle parole che sembrano voler andare oltre... ma il fatto stesso di averle lette almeno un anno fa, mi fa supporre che non si sappia andare oltre il nostalgismo signorelliano; col massimo rispetto per Paolo ovviamente !
Gentile Tassinari, avendo inserito un nostro manifesto doverosa é la precisazione. Esso era a corredo di un articolo - inserito sul nostro sito ufficiale - tratto dal bollettino trimestrale Gladio del Raggruppamento Nazionale Combattenti e Reduci RSI - Continuità Ideale (di cui mi onore essere componente la Direzione Nazionale) e dunque rendeva visibilmente sintetico il messaggio combattentistico de "la voglia orgogliosa di rivendicare la memoria degli sconfitti (ma che non si sentono vinti)".
RispondiEliminaSull'altro manifesto che - ricordiamo - é una riproposizione di quanto fatto (insieme) nei primi momenti del rinnovato incontro con il buon Paolo nulla da eccepire anche perché tra le nostre fila abbiamo chi, forse tra gli ultimi ancora in vita, fece parte attiva della corrente del compianto Niccolai, "sinistra nazionale", nel msi.
Detto questo e senza polemica, credo che il tema del domani sia soprattutto uno: la SOVRANITA' da riprenderci rispetto alla situazione attuale da "colonia" in cui siamo TUTTI costretti a "sopravvivere". E forse certe "differenze" non saranno più tali con chi veramente vorrà combattere......
Cordialmente.
Caro Canosci,
RispondiEliminaper puro spirito didattico, mi permetto di ricordarti che purtroppo su Internet uno si può costuire tutti i suoi percorsi logici ma la modalità di navigazione tipica è capricciosa e arbitraria e ogni isolotto della rete ha una sua insopprimibile autonomia ...
Non l'ho mica "bacchettata" Tassinari, ho solo precisato.....; non siamo tra quelli che ritirano il braccio dopo aver lanciato il sasso (cosa di moda in questi giorni). Eja. ;-))
RispondiEliminaE chi si è sentito bacchettato?
RispondiEliminaBene.
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