25 aprile, Forza nuova: non abbiamo profanato la lapide

C'è un clima teso in torno a questo 25 aprile, tra spinte revisionistee coazione a ripetere. Così a Milano, capitale della Liberazione, Forza nuova, il gruppo che anche attraverso cento svlte tattiche ha sempre mantenuto un rapporto intenso con il coté anti-antifa e stradaiolo da una parte, da una parte accetta la sfida dei centri sociali sul piano muscolare dall'altra, con il suo candidato sindaco, Marco Mantovani, smentisce l'oltraggio alla Resistenza, segnalato da "La Repubblica.it":
"Intanto, la scorsa notte, un atto vandalico è stato messo a segno, contro la lapide commemorativa della Resistenza in piazza Costantino, nella periferia nord-est della città. Nella parte inferiore del monumento, all'altezza della bandiera italiana è stato disegnato, con della vernice nera, il simbolo di Forza Nuova [in realtà è una celtica con le iniziali fn, ndb]. E poco distante, su un muro, il simbolo dell'organizzazione dell' estrema destra è stato ripetuto. Non ci sono testimoni, sull'episodio indaga la polizia. Forza Nuova nega ogni responsabilità.."
Questa è la dichiarazione di Mantovani:

"L'ultima è quella raccontata stamattina da un responsabile dell'anpi di Crescenzago, qui a Milano: dice di aver trovato "la bandiera italiana sotto a lapide ai caduti il segno di Forza Nuova: in alto a sinistra la F in basso a destra la N e in mezzo un cerchio nero e una croce". Come tutti sapete quello non è il "segno" di Forza Nuova ma anche se lo fosse chiunque potrebbe averlo scritto.
Ai mezzi di informazione che già stanno trattando la notizia, ho fatto sapere che Forza Nuova Milano non ha messo nessuna scritta su nessuna bandiera né in altri luoghi.
L'allarmismo che "antifascisti" e media scatenano lanciando notizie false di questo genere, serve solo alla loro sopravvivenza. Se non parlassero di noi nessuno parlerebbe di loro e non avrebbero nulla da dire. Ancora oggi basano la loro "democrazia" sulle bugie.
Intanto i media, con la tipica deformazione della realtà, stanno tacendo le responsabilità del centro sociale Pedro con l'aggressione nei confronti del consigliere comunale Pdl di Padova, Vittorio Aliprandi: le sue condizioni da questa mattina si sono notevolmente aggravate ma della notizia non c'è traccia sui siti dei principali quotidiani, ad eccezione del Giornale, di questo povero paese".