Terni, Forza nuova celebra l'Unità in nome del lavoro

Tra i numerosi e variopinti collaboratori di questo blog c'è anche il ternano Marco Petrelli. I lettori lo hanno conosciuto come "epurato" di Casa Pound, hanno seguito appassionatamente la sua querelle sulla titolarità del brand nella sua fase autonomo-nazionalista, ora se lo ritrovano segretario provinciale di Forza nuova. Una traiettoria a tratti convulsa ma comunque sempre nel segno della passione per l'impegno sociale. Di cui offre testimonianza con quest'ultima iniziativa presa per celebrare in modo abbastanza atipico il centocinquantenario dell'Unità d'Italia.

 di Marco Petrelli 

Un operaio incatenato che invoca libertà. Questa la singolare protesta di Forza Nuova, che sceglie così di ricordare  l’ Unità italiana, evidenziando i gravi problemi che affliggono Terni e il Paese.

“La ricorrenza del 17 Marzo appartiene a tutti gli italiani, da Nord a Sud e di tutti gli italiani sono anche i problemi legati a disoccupazione, crisi del mercato del lavoro, inflazione, usura”.

Il manichino è stato incatenato su Lungonera Cimarelli, in prossimità della rotonda dei partigiani.

Il cartello lancia un’accusa dura a politici corrotti, usurai e massoni, rei di ‘mettere ai ceppi’ la Società.

Il manichino è in tenuta da operaio e sulla casacca sono riportati i nomi Thyssen Krupp e Basell, le aziende al centro di aspre polemiche per questioni relative ad incidenti e licenziamenti. Abbiamo trovato inopportuni manifesti e volantini colmi di retorica, preferendo focalizzare l’attenzione sui nostri concittadini in quotidiana difficoltà e che giovedì avranno ben poco da festeggiare”.