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Nessun dolore/7: le ragioni del no al boicottaggio

Prende corpo anche in Basilicata il dibattito sul boicottaggio proclamato contro "Nessun dolore", il romanzo di CasaPound. Per fortuna, finora, siamo sul terreno dello scontro verbale. A lanciare l'anatema, dalle colonne del "Quotidiano" (che continua a oscillare dal sublime - tipo l'articolessa di Piperno sul centocinquantenario - al trash) lo stesso poeta molto antifascista e molto ignorante sulla fascisteria che aveva trovato da ridire sul precedente dibattito organizzato da CasaPound a cui avevo partecipato. Gli replica il segretario provinciale del Pdl,  Antonio Tisci, che i lettori di Fascinazione hanno già avuto modo di apprezzare. L'appuntamento resta confermato per domani pomeriggio alla Mediateca di Matera.


Nessun dolore, nessuna solidarietà a Casa Pound di Antonio Tisci
Apprendo soltanto oggi che suui giornali locali qualcuno ha fatto la chiamata alle armi per impedire la presentazione di "Nessun Dolore" a Matera. Io non esprimo la mia solidarietà a Casa Pound. So bene che non ne ha bisogno, farebbe la presentazione anche senza di me, anche senza la mia solidarietà. La solidarietà si da ai deboli di sprito, ai poveri, agli ultimi. Loro non mi sembrano gli ultimi.
Nessuna solidarietà a Casa Pound.
Solidarietà a questa mia povera Patria. Questa si che mi sembra essere povera di Spirito.
Quando si vuole impedire la presentazione di un libro, quando si vuole impedire la circolazione di idee, si sa dove si inizia non si sa mai dove si finsice.
Quando qualcuno ritiene che sia normale dichiarare che questo o quel libro non si deve presentare significa che la Libertà è morta.
Quando qualcuno unifica in nome dell'odio, quando qualcuno vuole spolverare i miti del passato, i miti del rancore (peraltro, fuori tempo massimo) significa che veramente c'è qualcosa che non va.
Quando in questo caos, in questa azione di soffocamento, in questo sopruso si leva forte il silenzio complice di chi siede nei banchi delle istituzioni democratiche, significa che le Istituzioni e la Patria sono morte.
Quando gli uomini che si dichiarano liberi fingono di non vedere, di non sentire significa che non esistono uomini liberi.
"Guardati dall'Uomo di un solo libro" diceva San Tommaso ma i Cattolici spesso se ne sono dimenticati, ed in questo momento non sento levarsi la loro voce contro il sopruso.
La solidarietà che non esprimo a Casa Pound, la esprimo agli uomini delle istituzioni e a quelli del silenzio. Poverini, saranno costretti da domani a parlare di democrazia e di libertà dopo aver avvallato con il silenzio un sopruso o, almeno, un tentativo di sopruso.
La solidarietà la esprimo agli antifascisti, ai soliti antifascisti che mi fanno tenerezza. Deve essere dura vivere soltanto in chiave anti, se ti unisci in nome di un nemico da abbattere, poi il nemico lo devi trovare e se non lo trovi lo devi cercare. Mi fanno tenerezza, mi metto nei loro panni, per sessant'anni sono stati convinti che il mondo fosse semplice: da una parte i buoni, dall'altra i cattivi. All'improvviso si sono accorti che non è più così. Che il mondo è più complicato di quello che sembra e che, magari, i buoni non stanno tutti dalla stessa parte.
La solidarietà la esprimo agli antifascisti. Che teneri! Quest'anno il 25 Aprile è Pasquetta e anche l'odio si ferma davanti alla scampagnata fuori porta, alla pasta al forno, alla pastiera e al casatiello.
Poveri uomini, piccoli uomini, ancorati ad un passato che non passa. Deve essere dura vivere sempre con il torcicollo!
Alla presentazione del libro ci sarei andato lo stesso, andrò con maggiore convincimento, perchè la libertà è come l'amore, è un esercizio quotidiano. Io non voglio farne a meno.
Casa Pound di Matera avrebbe potuto, comunque, fare a meno di me, io non posso fare a meno della mia Libertà

1 commento:

  1. sinceramente tutta questa avversione a questo libro di narrativa mi incuriosisce mi è venuto voglia di leggerlo! veicoliamo la protesta da un'altra parte! assaltiamo le sedi di forza nuova!

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