Nessun dolore/3: Palermo, aggrediti 4 militanti, incendiate sede e auto di Casa Pound
(umt) Continua la campagna degli antifascisti palermitani contro la presentazione del romanzo di CasaPound "Nessun dolore". Stanotte una ronda antifascista ha aggredito un gruppetto di militanti di CasaPound appena usciti da una birreria mentre un commando ha appiccato il fuoco alla sede del movimento, danneggiando seriamente anche due auto parcheggiate davanti al portone. Ecco la testimonianza di uno dei feriti, pubblicata da historicamente.net, il blog degli studenti post-lauream della facoltà di lettere e filosofia di Palermo. Nella diretta radiofonica su Radio BandieraNera, l'autore Domenico Di Tullio conferma che la presentazione si farà comunque mercoledì 23, anche se la Mondadori, che ospita l'evento, ha già preannunciato che chiuderà la libreria lasciando aperto solo lo spazio per la presentazione
di Francesco Vozza*
Non credo ci siano parole per descrivere ciò che è accaduto questa notte, in effetti non credo neppure che, nonostante ciò che vi racconterò, tutti coloro che leggeranno questa storia la riterranno veritiera; eppure è tutto vero, è successo e questa volta sulla scena eravamo in tanti. Doveva essere un normalissimo sabato sera, ci vediamo con alcuni amici, qualche birra, quattro chiacchiere e tanti sorrisi; ci trovavamo in un pub vicino via Dante, in pieno centro storico, alle due del mattino mentre ci incamminavamo verso le nostre macchine, di colpo alle nostre spalle parte la carica di una trentina di ‘persone’ armate di bastoni e bottiglie, ci puntano, noi siamo solo in quattro (uno di noi è un quindicenne) ma a loro non interessa nulla: due dei nostri vengono afferrati, scaraventati a terra e bastonati in ogni modo. A un tratto una volante della polizia di passaggio nota l’aggressione e interviene, il vile attacco si dissolve in un batter d’occhio con la fuga generale dei militanti del centro sociale Anomalia (gli stessi signori del collettivo universitario autonomo che occupano abusivamente il box della facoltà di lettere e filosofia), resta soltanto lo sfigato di turno che, nel suo odio cieco non accortosi di quello che stava capitando intorno, continuava a colpire a calci uno dei nostri a terra. Ci scagliamo contro di lui e solo allora si accorge che anche la polizia è sul posto, a quel punto questo piccolo grande uomo alza le mani e dice "Io non ho fatto niente, non stavo facendo niente, ero qui soltanto di passaggio, mi stanno aggredendo". Il viale si riempie di curiosi, la polizia giunge in forze e a quel punto contiamo i danni: un ragazzino di quindici anni con due diverse contusioni, una sulla testa data da un colpo di bottiglia e un’altra su un occhio a causa di un pugno; un altro ragazzo con una mascella spostata ed evidentissime ferite alla nuca e al volto; con noi anche tre ragazze che fortunatamente se la cavano soltanto con un bello spavento.
La polizia si occupa di prendere i dati del militante dei centri sociali che ovviamente, nonostante in molti avessero assistito all’assalto a cui lui stesso ha partecipato, continua a raccontare la barzelletta di una presunta aggressione ai suoi danni: gli agenti non potendo trattenerlo ulteriormente, lo rilasciano.
Sembrava finita e invece dopo pochi minuti squilla il telefono e arriva la chiamata che non puoi mai aspettarti: è un altro dei nostri militanti che ci riferisce che la nostra sede insieme a due automobili e la facciata stessa del palazzo sono stati incendiati, sul muro una scritta “FASCISTI=SBIRRI”.
Non mi dilungherò oltre perché tutto il resto è soltanto il racconto di una triste nottata di un gruppo di ragazzi ai quali qualcuno ha provato a togliere tutto (ma non ci sono riusciti).
Il motivo del contendere è sempre lo stesso e cioè che i centri sociali palermitani non vogliono in nessun modo permettere la presentazione del romanzo ‘Nessun Dolore, una storia di CasaPound’ in programma il prossimo mercoledì 23 marzo alle ore 18 presso i locali della libreria Mondadori di via Ruggero VII.
Invitiamo per quella data studenti, cittadini comuni, istituzioni e autorità a partecipare in massa alla presentazione di questo libro per un solo motivo: per non lasciar vincere chi, in una notte di follia colma di odio assoluto e ingiustificato, forse avrebbe persino potuto uccidere.
Chiediamo inoltre espressamente al questore della città ed al rettore dell’Università degli Studi di Palermo di far sgomberare subito il box del collettivo di Lettere e Filosofia e il centro sociale Anomalia/Ex-Karcere che occupano abusivamente i locali del nostro ateneo (il box di fronte l’aula seminari della facoltà di Lettere e l’ex Consorzio Agrario di via Archirafi); è proprio da questi loro luogo di aggregazione che partono tutte le aggressioni fisiche a danno di numerosi studenti colpevoli soltanto di pensarla diversamente da loro. Noi il 23 marzo alla Mondadori ci saremo, affinché la libertà sia più forte dell’odio.
* rappresentante degli studenti di Lettere e Filosofia e dirigente di CasaPound-Italia Palermo.
di Francesco Vozza*
Non credo ci siano parole per descrivere ciò che è accaduto questa notte, in effetti non credo neppure che, nonostante ciò che vi racconterò, tutti coloro che leggeranno questa storia la riterranno veritiera; eppure è tutto vero, è successo e questa volta sulla scena eravamo in tanti. Doveva essere un normalissimo sabato sera, ci vediamo con alcuni amici, qualche birra, quattro chiacchiere e tanti sorrisi; ci trovavamo in un pub vicino via Dante, in pieno centro storico, alle due del mattino mentre ci incamminavamo verso le nostre macchine, di colpo alle nostre spalle parte la carica di una trentina di ‘persone’ armate di bastoni e bottiglie, ci puntano, noi siamo solo in quattro (uno di noi è un quindicenne) ma a loro non interessa nulla: due dei nostri vengono afferrati, scaraventati a terra e bastonati in ogni modo. A un tratto una volante della polizia di passaggio nota l’aggressione e interviene, il vile attacco si dissolve in un batter d’occhio con la fuga generale dei militanti del centro sociale Anomalia (gli stessi signori del collettivo universitario autonomo che occupano abusivamente il box della facoltà di lettere e filosofia), resta soltanto lo sfigato di turno che, nel suo odio cieco non accortosi di quello che stava capitando intorno, continuava a colpire a calci uno dei nostri a terra. Ci scagliamo contro di lui e solo allora si accorge che anche la polizia è sul posto, a quel punto questo piccolo grande uomo alza le mani e dice "Io non ho fatto niente, non stavo facendo niente, ero qui soltanto di passaggio, mi stanno aggredendo". Il viale si riempie di curiosi, la polizia giunge in forze e a quel punto contiamo i danni: un ragazzino di quindici anni con due diverse contusioni, una sulla testa data da un colpo di bottiglia e un’altra su un occhio a causa di un pugno; un altro ragazzo con una mascella spostata ed evidentissime ferite alla nuca e al volto; con noi anche tre ragazze che fortunatamente se la cavano soltanto con un bello spavento.
La polizia si occupa di prendere i dati del militante dei centri sociali che ovviamente, nonostante in molti avessero assistito all’assalto a cui lui stesso ha partecipato, continua a raccontare la barzelletta di una presunta aggressione ai suoi danni: gli agenti non potendo trattenerlo ulteriormente, lo rilasciano.
Sembrava finita e invece dopo pochi minuti squilla il telefono e arriva la chiamata che non puoi mai aspettarti: è un altro dei nostri militanti che ci riferisce che la nostra sede insieme a due automobili e la facciata stessa del palazzo sono stati incendiati, sul muro una scritta “FASCISTI=SBIRRI”.
Non mi dilungherò oltre perché tutto il resto è soltanto il racconto di una triste nottata di un gruppo di ragazzi ai quali qualcuno ha provato a togliere tutto (ma non ci sono riusciti).
Il motivo del contendere è sempre lo stesso e cioè che i centri sociali palermitani non vogliono in nessun modo permettere la presentazione del romanzo ‘Nessun Dolore, una storia di CasaPound’ in programma il prossimo mercoledì 23 marzo alle ore 18 presso i locali della libreria Mondadori di via Ruggero VII.
Invitiamo per quella data studenti, cittadini comuni, istituzioni e autorità a partecipare in massa alla presentazione di questo libro per un solo motivo: per non lasciar vincere chi, in una notte di follia colma di odio assoluto e ingiustificato, forse avrebbe persino potuto uccidere.
Chiediamo inoltre espressamente al questore della città ed al rettore dell’Università degli Studi di Palermo di far sgomberare subito il box del collettivo di Lettere e Filosofia e il centro sociale Anomalia/Ex-Karcere che occupano abusivamente i locali del nostro ateneo (il box di fronte l’aula seminari della facoltà di Lettere e l’ex Consorzio Agrario di via Archirafi); è proprio da questi loro luogo di aggregazione che partono tutte le aggressioni fisiche a danno di numerosi studenti colpevoli soltanto di pensarla diversamente da loro. Noi il 23 marzo alla Mondadori ci saremo, affinché la libertà sia più forte dell’odio.
* rappresentante degli studenti di Lettere e Filosofia e dirigente di CasaPound-Italia Palermo.
Solidarietà incondizionata ai militanti di CPI!
RispondiElimina-piazzale Loreto : eeeee! OOOOOOOO!
RispondiEliminarif (x2) e ripetiamo tutti insieme....
PIAZZALE LORETOOO EEEE OOOOOOOO.
Anomino,vigliacco e infame!!Solidarieta a Casa Pound!!
RispondiEliminaProfonda solidarietà a tutta la comunità palermitana.
RispondiEliminaLa mafia antifascista sarà sconfitta!
Non saremo mai come loro!