Fascisteria unita sul no alla guerra

La guerra alla Libia (si chiama così, checché si voglia far finta che si tratti di altro) vede, raro caso, la fascisteria sostanzialmente unita nella condanna della subalternità autolesionista del governo ai diktat di Onu e Nato. L'unica differenza secondaria emerge sulla questione Gheddafi: e qui il giudizio cambia a seconda delle sensibilità tra chi, sulle corde del patriottismo, mette al primo piano l'esproprio dei colonizzatori, le continue estorsioni, l'odio antitaliano profuso in ogni occasione e chi, sulla base di un ragionamento geopolitico o "antimperialista" invece privilegia il paladino antisraeliano. A questo secondo fronte appartengono sicuramente i veronesi di "Alternativa antagonista", che si richiamano alla lezione di Carlo Terracciano (in questi giorni drammatici è tornato a girare in rete il suo "Dio stramaledica l'America"). Nella foto uno degli striscioni affissi stanotte. Questo è il comunicato diffuso per spiegare l'iniziativa:
Questa notte sono stati appesi diversi striscioni di dissenso nei confronti della nuova campagna militare in Libia operata dagli "interessati" eserciti mondialisti, "volenterosi"

solo quando annusano nuove opportunità d'arricchimento o vengono messi a repentaglio gli affari dei loro governi (o delle lobby dalle quali prendono ordini).
Non ci pare, infatti, che in altri analoghi casi (governo birmano nei confronti dei Karen e di altre etnie o Israele con i Palestinesi) i cd. "diritti umani" siano stato così celermente "tutelati". Forse che in quegli esempi di macelleria le potenze occidentali abbiano qualche responsabilità o intrallazzo?...
L'ONU, di suo, ancora una volta si è dimostrata a servizio dei Popoli, ma un giocattolo nelle mani dei Signori del Globo, utilizzata a loro piacimento quale copertura e legittimazione.
Sui politici italiani meglio non spendere una parola: ci avevano già pensato gli inglesi a coniare il verbo "to badoliate" per riassumerne la fedeltà ai patti sanciti...

Alternativa antagonista-Otto