Omicidio Verbano-3: Le nuove indagini? Camerati perplessi, Alemanno esulta
Ho già avuto modo stamattina, a caldo, di argomentare alcuni elementi di perplessità sulle prime indiscrezioni di stampa a proposito della nuova inchiesta sull'omicidio Verbano. Quello che vado a sviluppare ora, quindi, è (mi si perdoni un tecnicismo) un metadiscorso. Per segnalare come quello che la paranoia di certa compagneria segnala come un sistema organico di fascisteria in realtà è un dispositivo vivente (dis)articolato tanto quanto la sinistra. Se si va a vedere, ad esempio, il 3d aperto su vivamafarka, che pure è spazio mediamente laico, il coro è unanime: la nuova pista nera è una fregnaccia. Ma a leggere il seguente articolo, pubblicato oggi pomeriggio da La Repubblica.it, emerge invece che il sindaco di Roma rivendica quasi a suo merito e comunque come risposta a un suo appello il nuovo slancio dato alle indagini per uno dei tanti delitti insoluti degli anni di piombo a Roma:
"Valerio vive", sfila il corteo
I manifestanti, che sventolano bandiere rosse e hanno acceso fumogeni, sono partiti dalla casa di Valerio, ancora abitata dalla madre Carla, per sfilare all' interno del quartiere del Tufello, a Montesacro. Prima dell'inizio del corteo, Carla Verbano ha salutato e ringraziato i giovani in strada.
Il gruppo di fuoco che uccise Valerio Verbano abitava tra Montesacro e Talenti. Le indagini non riguarderebbero soltanto i due ex estremisti di estrema destra già indagati dalla procura di Roma ma anche altre due persone che all'epoca avrebbero ricoperto un ruolo nell'assassinio del giovane militante di sinistra. Si tratta di persone che erano molto vicine ai terroristi dei Nar, legate a doppio filo a un altro episodio sul quale, però, viene mantenuto il più stretto riserbo. A dare nuova linfa alle indagini sono stati i nuovi identikit, perfezionati grazie a tecnologie conosciute oggi. Non solo: ci sarebbero stati dei riconoscimenti da parte di testimoni ai quali sono state mostrate foto segnaletiche.
Secondo quanto ricostruito dal Ros e dal procuratore aggiunto Pietro Saviotti, i due avrebbero frequentato i Nar. Non sono noti i nomi, ma uno degli indagati sarebbe residente all'estero. Presto l' interrogatorio.
Secondo il sindaco Alemanno, "è un fatto positivo. I due indagati sono il primo segnale all'appello che facevo un anno fa per tutti gli omicidi degli anni di piombo rimasti insoluti" .
OMICIDIO VERBANO
"Valerio vive", sfila il corteo
nel giorno dei nuovi indagati
"Dopo 30 anni i compagni e le compagne non dimenticano". Dietro uno striscione la manifestazione nell'anniversario della morte del giovane di sinistra ucciso a 19 anni da un commando che lo aspettava dentro casa. Presto l'interrogatorio delle due persone, all'epoca vicine ai Nar, possibili esecutori dell'omicidio
"Dopo 30 anni i compagni e le compagne non dimenticano. Valerio vive. Un'idea non muore, la rivolta continua". Dietro uno striscione con questa scritta è partito il corteo a Roma dell'anniversario della morte di Valerio Verbano, il giovane di 19 anni ucciso a Roma 31 anni fa dentro casa, di fronte ai genitori legati e imbavagliati.I manifestanti, che sventolano bandiere rosse e hanno acceso fumogeni, sono partiti dalla casa di Valerio, ancora abitata dalla madre Carla, per sfilare all' interno del quartiere del Tufello, a Montesacro. Prima dell'inizio del corteo, Carla Verbano ha salutato e ringraziato i giovani in strada.
Il gruppo di fuoco che uccise Valerio Verbano abitava tra Montesacro e Talenti. Le indagini non riguarderebbero soltanto i due ex estremisti di estrema destra già indagati dalla procura di Roma ma anche altre due persone che all'epoca avrebbero ricoperto un ruolo nell'assassinio del giovane militante di sinistra. Si tratta di persone che erano molto vicine ai terroristi dei Nar, legate a doppio filo a un altro episodio sul quale, però, viene mantenuto il più stretto riserbo. A dare nuova linfa alle indagini sono stati i nuovi identikit, perfezionati grazie a tecnologie conosciute oggi. Non solo: ci sarebbero stati dei riconoscimenti da parte di testimoni ai quali sono state mostrate foto segnaletiche.
Secondo quanto ricostruito dal Ros e dal procuratore aggiunto Pietro Saviotti, i due avrebbero frequentato i Nar. Non sono noti i nomi, ma uno degli indagati sarebbe residente all'estero. Presto l' interrogatorio.
Secondo il sindaco Alemanno, "è un fatto positivo. I due indagati sono il primo segnale all'appello che facevo un anno fa per tutti gli omicidi degli anni di piombo rimasti insoluti" .
....invece i Fratelli Mattei sono martiri di serie B....sul rogo di Primavalle non vanno riaperte le indagini nonostante quel maiale di Achille Lollo sia a spasso per Roma e si rifiuti di fare i nomi dei suoi compagni assassini della brigata "Tanas"... è così che funziona in Italia!!!!!
RispondiEliminaSu Primavalle c'è poco da riaprire le indagini: le accuse di Lollo ai tre presunti complici sono palesemente la vendetta di un miserabile. Uno dei tre infatti è il militante espulso da Potpop perché non aveva avallato l'alibi fasullo di Lollo. Ora quale organizzazione per quanto scalcagnata assegna al complice di una strage involontaria il compito di dare un alibi falso?
RispondiEliminaPiaccia o non piaccia, Lollo è "a spasso per Roma" perchè il reato ( omicidio involontario e non volontario) è prescritto e questo anche grazie agli effetti della Cirielli, legge fatta per salvare il Berlusca e votata anche dai Gasparri e Larussa che oggi tanto strepitano su questa prescrizione. Ed è ovvio che le accuse, peraltro smentite dal coimputato Grillo, sugli altri tre sono la spudorata vendetta di un miserabile, come dice il commento precedente.
RispondiElimina....concordo in toto con il commento di keoma08.
RispondiEliminaEcco un altro frutto avvelenato della sudditanza al nano di Arcore !!!
Bistecca