Il sindaco di Padova: no alle strumentalizzazioni delle Foibe, fascisti e disobbedienti sono trogloditi
(umt) La questione delle foibe ha suscitato numerose polemiche. Alla ovvia contrapposizione tra chi dal ricordo della tragedia vorrebbe ricavare una spinta neoirridentista e chi dalla sua negazione/riduzione prende slancio per riproporre "niente parola/spazi/diritti politici" ai fascisti, va aggiunta la terza posizione, interessante, del sindaco di Padova, una delle città dove maggiori è stata la tensione per le contrapposte manifestazioni del 10 febbraio: la parte evoluta della città commemora la tragedia giuliano-dalmata senza strumentalizzazioni politiche, gli opposti estremisti sono trogloditi
PADOVA. «La conosco bene, lei è di CasaPound. Voi avete un'impostazione neofascista. Siete un rigurgito del passato, un'immondizia. Siete una cosa ignobile. Voi volete riproporre un'organizzazione parafascista. Siete la trasformazione di Forza Nuova. E così condanno pure quelli del Centro Pedro, l'altra faccia della medaglia, che giovedì volevano impedirvi di manifestare».
Flavio Zanonato ha perso la pazienza, l'altra sera, a Telenuovo, rispondendo al telespettatore Donato. «Mi sono sentito chiamato in causa - ha detto Donato, che giovedì sera ha partecipato al corteo promosso dal "Comitato 10 febbraio", in cui si ritrovano varie organizzazioni di destra - quando il sindaco ha bollato la nostra come una manifestazione di serie B, definendoci quattro trogloditi. Noi abbiamo manifestato in un clima di terrore, scortati dalla Polizia, perché c'era il timore di qualche gesto di violenza da parte del Centro Pedro». In studio, ospite del condirettore di Telenuovo Mario Zwirner, oltre al sindaco, l'assessore alle Politiche scolastiche Claudio Piron, per affrontare, in una puntata dedicata al mondo della scuola, il tema «La memoria, il ricordo e le mense». In tribuna, insieme ai professori Giovanni Scorzon e Gabriele Toso, una rappresentanza di studenti (degli istituti Valle, Belzoni, Barbarigo, Modigliani), che hanno partecipato ai 14 «viaggi della Memoria» e ai 7 «viaggi del ricordo», promossi dal Comune.
Prima dello spazio riservato alle telefonate, il sindaco si era espresso sul «centro blindato» in occasione della «Giornata del Ricordo» del 10 febbraio. «Mentre la parte più moderna della comunità, nella sua componente maggioritaria, ha ritrovato il gusto di celebrare insieme la tragedia di profughi giuliani, istriani e dalmati che hanno perso tutto, che spesso sono arrivati qua con un fagotto, ci sono - ha aggiunto Zanonato - ancora frange di trogloditi, di soggetti del passato, che ripropongono la spaccatura di 50 anni fa, con una recita, una manifestazione parafascista. E dall'altra parte ci sono i cosiddetti Disobbedienti che volevano impedirla». Quando il telespettatore interrompe («lei non è il mio sindaco»), Zanonato: replica «Dei violenti, non sono di sicuro il sindaco».
fonte: il mattino di Padova
PADOVA. «La conosco bene, lei è di CasaPound. Voi avete un'impostazione neofascista. Siete un rigurgito del passato, un'immondizia. Siete una cosa ignobile. Voi volete riproporre un'organizzazione parafascista. Siete la trasformazione di Forza Nuova. E così condanno pure quelli del Centro Pedro, l'altra faccia della medaglia, che giovedì volevano impedirvi di manifestare».
Flavio Zanonato ha perso la pazienza, l'altra sera, a Telenuovo, rispondendo al telespettatore Donato. «Mi sono sentito chiamato in causa - ha detto Donato, che giovedì sera ha partecipato al corteo promosso dal "Comitato 10 febbraio", in cui si ritrovano varie organizzazioni di destra - quando il sindaco ha bollato la nostra come una manifestazione di serie B, definendoci quattro trogloditi. Noi abbiamo manifestato in un clima di terrore, scortati dalla Polizia, perché c'era il timore di qualche gesto di violenza da parte del Centro Pedro». In studio, ospite del condirettore di Telenuovo Mario Zwirner, oltre al sindaco, l'assessore alle Politiche scolastiche Claudio Piron, per affrontare, in una puntata dedicata al mondo della scuola, il tema «La memoria, il ricordo e le mense». In tribuna, insieme ai professori Giovanni Scorzon e Gabriele Toso, una rappresentanza di studenti (degli istituti Valle, Belzoni, Barbarigo, Modigliani), che hanno partecipato ai 14 «viaggi della Memoria» e ai 7 «viaggi del ricordo», promossi dal Comune.
Prima dello spazio riservato alle telefonate, il sindaco si era espresso sul «centro blindato» in occasione della «Giornata del Ricordo» del 10 febbraio. «Mentre la parte più moderna della comunità, nella sua componente maggioritaria, ha ritrovato il gusto di celebrare insieme la tragedia di profughi giuliani, istriani e dalmati che hanno perso tutto, che spesso sono arrivati qua con un fagotto, ci sono - ha aggiunto Zanonato - ancora frange di trogloditi, di soggetti del passato, che ripropongono la spaccatura di 50 anni fa, con una recita, una manifestazione parafascista. E dall'altra parte ci sono i cosiddetti Disobbedienti che volevano impedirla». Quando il telespettatore interrompe («lei non è il mio sindaco»), Zanonato: replica «Dei violenti, non sono di sicuro il sindaco».
fonte: il mattino di Padova
Dei violenti non è sindaco, ma dei cialtroni di sinistra, dei centri deliguenziali, sicuramente è il sindaco.
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