Il bilancio della battaglia di Cuneo: due feriti, otto contusi, nessun fermo, tre sconfitti
(umt) A prendere per buona la cronaca (a quattro mani) della "Stampa" quelli che escono sconfitti e umiliati dalla bagarre di ieri sera sono il sindaco e i responsabili dell'ordine pubblico di Cuneo. Perché a mia memoria non è mai successo che scontri prolungati tra forze più o meno numericamente pari (un centinaio di ultras antifa e altrettanti poliziotti/carabinieri/finanzieri) si siano conclusi senza neanche un fermo. Particolarmente bravi i dimostranti o sbagliato il dispositivo di ordine pubblico?
Quanto al sindaco me ne ero accorto io da Pozzuoli, senza schiodare il culo dalla sedia, dell'evidente spaccatura del fronte antifascista: e lui invece casca dal pero e si giustifica sostenendo che non si aspettava l'arrivo degli antagonisti?
Qualche dubbio serio se lo dovrebbe infine porre il segretario di Rifondazione comunista che nel corso della settimana si era preso la responsabilità di annunciare che sarebbe stata comunque impedita l'apertura della sede (Fin d'ora annunciamo che la mobilitazione dei cittadini democratici e antifascisti impedirà questo ennesimo insulto alla storia di questa città. Casapound non aprirà nessuna sede a Cuneo, né sabato né mai) e poi, quando le uova erano già rotte, ha preso le distanze e condannato chi si è assunto l'onere di attuare i suoi enunciati.
Cuneo, si inaugura Casa Pound
GIANNI MARTINI E LORENZO BORATTO
Quanto al sindaco me ne ero accorto io da Pozzuoli, senza schiodare il culo dalla sedia, dell'evidente spaccatura del fronte antifascista: e lui invece casca dal pero e si giustifica sostenendo che non si aspettava l'arrivo degli antagonisti?
Qualche dubbio serio se lo dovrebbe infine porre il segretario di Rifondazione comunista che nel corso della settimana si era preso la responsabilità di annunciare che sarebbe stata comunque impedita l'apertura della sede (Fin d'ora annunciamo che la mobilitazione dei cittadini democratici e antifascisti impedirà questo ennesimo insulto alla storia di questa città. Casapound non aprirà nessuna sede a Cuneo, né sabato né mai) e poi, quando le uova erano già rotte, ha preso le distanze e condannato chi si è assunto l'onere di attuare i suoi enunciati.
27/02/2011 - LA SINISTRA ANTIFASCISTA PROTESTA PER L'APERTURA DEL CIRCOLO DI DESTRA
Cuneo, si inaugura Casa Pound
Proteste e scontri: due feriti
GIANNI MARTINI E LORENZO BORATTO
CUNEO
Sono arrivati in cento. Armati di aste e bombe carta. Per due ore hanno tenuto in scacco un quartiere della Cuneo storica fronteggiati da poliziotti, carabinieri, finanzieri e perfino vigili urbani. È finita con I. B. (33 anni) di Casa Pound di Torino grave in ospedale per un cubetto di porfido in testa, un carabiniere ferito, e 8 contusi tra le forze dell’ordine. Tanti danni (vetri d’auto spaccati, arredo divelto, scritte) e la paura di un quartiere che fino a notte è rimasto in stato d’assedio sotto la minaccia di quel drappello di violenti arrivati dai Centri sociali di Torino con un solo obbiettivo dichiarato: impedire l’apertura di una sede di «CasaPound».
Cuneo è Città Medaglia d’oro alla Resistenza, guidata da un giunta di centrosinistra con Rifondazione. L’idea che venisse aperto un circolo di «CasaPound» a molti non è andata giù e, a inizio settimana, Comune, sindacati e Istituto Storico della Resistenza hanno riunito il Comitato antifascista. Decisione: organizzare un presidio nonviolento sulla piazzetta del municipio per testimoniare il «no» all’apertura del «circolo di chiara ispirazione neofascista». Sicuramente il sindaco Alberto Valmaggia non si aspettava l’arrivo dei Centri sociali di Torino. Dei trecento in piazza per il «presidio antifascista» un centinaio arrivava da fuori. E si sono fatti subito sentire con il lancio di due potenti petardi. Il sindaco, dal palco: «I violenti qui non sono ben accetti. Voi non siete i benvenuti». L’hanno coperto di fischi. Hanno aspettato l’intervento del segretario provinciale di Rifondazione Fabio Panero, poi di Livio Berardo, presidente dell’Istituto Storico. E si sono alzati come a un comando. Hanno attraversato via Roma per raggiungere il circolo «CasaPound» che già nella notte era stato sfasciato e coperto di scritte. A difendere la quarantina di ragazzi della destra (metà cuneesi, metà da Torino) c’erano un centinaio tra militari e poliziotti in tenuta antisommossa.
Il corteo si è mosso rapido e violento. Prima il lancio di una decina di bombe carta, poi le cariche con aste di bandiera, cinghie, manganelli. Dalle retrovie il lancio di sampietrini e bottiglie di birra verso il gruppetto della destra che ha reagito. Il primo ferito è stato Filippo Palagreco, conosciuto in città perché è carabiniere di quartiere: un cubetto di porfido l’ha colpito ad un ginocchio. È rimasto a terra, urlando. Poi l’assalto a un’auto della Finanza, e ancora bombe carta. Con rapidità il gruppo dei centri sociali si è spostato da via Mondovì a via Diaz, nel quadrilatero dove è stato aperto il il circolo «CasaPound». Momenti di tensione quando un cubetto di porfido ha colpito alla testa il torinese che stava alle spalle della polizia. Ha perso conoscenza. Alle 18, come si era formato, il corteo dei centri sociali si è disciolto. Nel timore di nuovi blitz «CasaPound» resta aperta e presidiata.
Sono arrivati in cento. Armati di aste e bombe carta. Per due ore hanno tenuto in scacco un quartiere della Cuneo storica fronteggiati da poliziotti, carabinieri, finanzieri e perfino vigili urbani. È finita con I. B. (33 anni) di Casa Pound di Torino grave in ospedale per un cubetto di porfido in testa, un carabiniere ferito, e 8 contusi tra le forze dell’ordine. Tanti danni (vetri d’auto spaccati, arredo divelto, scritte) e la paura di un quartiere che fino a notte è rimasto in stato d’assedio sotto la minaccia di quel drappello di violenti arrivati dai Centri sociali di Torino con un solo obbiettivo dichiarato: impedire l’apertura di una sede di «CasaPound».
Cuneo è Città Medaglia d’oro alla Resistenza, guidata da un giunta di centrosinistra con Rifondazione. L’idea che venisse aperto un circolo di «CasaPound» a molti non è andata giù e, a inizio settimana, Comune, sindacati e Istituto Storico della Resistenza hanno riunito il Comitato antifascista. Decisione: organizzare un presidio nonviolento sulla piazzetta del municipio per testimoniare il «no» all’apertura del «circolo di chiara ispirazione neofascista». Sicuramente il sindaco Alberto Valmaggia non si aspettava l’arrivo dei Centri sociali di Torino. Dei trecento in piazza per il «presidio antifascista» un centinaio arrivava da fuori. E si sono fatti subito sentire con il lancio di due potenti petardi. Il sindaco, dal palco: «I violenti qui non sono ben accetti. Voi non siete i benvenuti». L’hanno coperto di fischi. Hanno aspettato l’intervento del segretario provinciale di Rifondazione Fabio Panero, poi di Livio Berardo, presidente dell’Istituto Storico. E si sono alzati come a un comando. Hanno attraversato via Roma per raggiungere il circolo «CasaPound» che già nella notte era stato sfasciato e coperto di scritte. A difendere la quarantina di ragazzi della destra (metà cuneesi, metà da Torino) c’erano un centinaio tra militari e poliziotti in tenuta antisommossa.
Il corteo si è mosso rapido e violento. Prima il lancio di una decina di bombe carta, poi le cariche con aste di bandiera, cinghie, manganelli. Dalle retrovie il lancio di sampietrini e bottiglie di birra verso il gruppetto della destra che ha reagito. Il primo ferito è stato Filippo Palagreco, conosciuto in città perché è carabiniere di quartiere: un cubetto di porfido l’ha colpito ad un ginocchio. È rimasto a terra, urlando. Poi l’assalto a un’auto della Finanza, e ancora bombe carta. Con rapidità il gruppo dei centri sociali si è spostato da via Mondovì a via Diaz, nel quadrilatero dove è stato aperto il il circolo «CasaPound». Momenti di tensione quando un cubetto di porfido ha colpito alla testa il torinese che stava alle spalle della polizia. Ha perso conoscenza. Alle 18, come si era formato, il corteo dei centri sociali si è disciolto. Nel timore di nuovi blitz «CasaPound» resta aperta e presidiata.
SINDACO DI CUNEO DIMETTITI!!!VERGOGNA!!
RispondiEliminaInfami come i loro nonni partigiani!
RispondiEliminaSolidarietà a CPI!
MS
Gioventù Italiana.
Siete sicuri che nel commando antifa e, più in generale, nei centri sociali, non ci siano provocatori dei servizi?
RispondiEliminae pensare che l'associazione casapound invita ai propri convegni anche esponenti di sinistra. Fa bene Forza Nuova ad andare avanti per la sua strada.
RispondiEliminahttp://piemonte.indymedia.org/article/11818?&condense_comments=false#comment10867
RispondiEliminamicio che canta
Riprendo da un forum l'intervento di un antifascista cuneense che condanna le violenze ma non rinnega le ragioni della memoria:
RispondiEliminaLa città tutta prende le distanze da quanto avvenuto oggi pomeriggio in Via Alba, non c'erano cuneesi in quella guerriglia inqualificabile che ripudiamo e che ci ha visti spettatori e non protagonisti, siamo stati scenario di questioni irrisolte tra gli estremisti di destra di casapound e gruppi di anarchici e dei centri sociali provenienti dal torinese e da altre città. Resta il fatto che Cuneo è una città profondamente antifascista, il nostro sentirci tali nasce dalla forza della Costituzione che ci legittima nella nostra battaglia, la nostra compattezza è quella di una città che rifiuta la violenza e rifiuta casapound. Non per spirito antidemocratico ma per rispetto delle leggi e della legalità.
Degli scontri si sta parlando molto, per l'incontro degli antifascisti nella piazza del Comune non si è spesa una parola, eppure c'erano tutti, i Cuneesi, ad ascoltare le parole del sindaco e delle autorità che invitando tutti alla calma nello spirito pacifico che ci appartiene, ci rassicurava sulle strade intraprese per garantire il rispetto delle leggi alla città e confermava l'autenticità dello spirito antifascista cittadino, fondato su Valori veri e condivisi.
Mi preme sottolineare poi come la sede di casapound sia di fatto un magazzino, un locale non utilizzabile per altri scopi se non come deposito, chi l'ha affittato non può certo trasformarlo nella sede di un gruppo politico, la legge è uguale per tutti.
Valmaggia si riconferma un sindaco che ama la propria città, ne ascolta i bisogni e le esigenze e anche nelle situazioni più difficili non si tira indietro, garantendo la sua presenza e il suo impegno.
Questo basta a casapound per definirlo "un sindaco fascista", questo è un oltraggio ancora più grave di quello a cui abbiamo dovuto assistere oggi, osservando scene di violenza da cui prendiamo fermamente le distanze.
gli scontri violenti contro CASAPOUND hanno solo un effetto : rafforzares empre di piu' l'immagine pulta di casapound e far demonizzare la sinistra che crea occasione di violenza e scontri a chi ha idee diverse..
RispondiEliminama i compagni non se ne rendono conto..
se non ci fosse tutto sto casino di violenza certe uscite di casapound non s ele cagherebbe nessuno ivece cosi' oltre alla pubblicita' passano da martiri
un giorno o l'altro magari un sanpietrino potrebbe uccidere qualcuno e cio' giovera' solo alla immagine del cosiddetto neofascismo
ciao
caro antifa cuneese che non hai partecipato agli scontri: ormai a quasi 70 anni di distanza dalla scrittura della nostra desueta e paleolitica costituzione imposta da oltre oceano suona davvero anacronistico appellarsi ad essa ogniqualvolta in Italia si inaugura una sede di un'associazione di promozione culturale che pur richiamandosi ad alcuni valori del ventennio nei modi di operare e nei pensieri è tutto fuorchè fascista (per lo meno nel senso in cui intendete voi il fascismo...olio di ricino e repressione...magari parlando insieme potrei raccontarvi anche qualcosa di diverso su quell'era...ma lo sappiamo che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire).
RispondiEliminaDovete smetterla di appellarvi a leggi e disposizioni transitorie ogniqualvolta non vi garba che qualcuno che la pensa diversamente da voi tenta di esprimere il vostro pensiero.
Il vostro sindaco è solamente patetico a ricorrere alla destinazione uso-magazzino della sede Casapound...dimostra solo paura e debolezza...ricorda comunque che ormai con o senza sede Casapound è presente a Cuneo...non vedo quale possa essere la differenza di lasciargli o non lasciargli aprire...sembra un po' il comportamento dello struzzo...stai tranquillo che anche senza sede loro saranno operativi più che mai nella vostra città con azioni e idee.
Cercate di dormire questa notte e le prossime senza avere gli incubi dell'uomo nero...il sonno resta sempre il miglior rimedio contro il nervosismo e l'acidità mentale!!!
Flavio-Saronno
'ha preso le distanze e condannato chi si è assunto l'onere di attuare i suoi enunciati'
RispondiEliminaTipico dei dirigenti di rc.
Fosse stata una manifestazione di Forza Nuova,partito molto organizzato e apertamente fascista,ci si poteva aspettare una protesta,ma perchè contestare una semplice associazione culturale che non si dichiara fascista,ma si è posta in difesa anche dei diritti degli immigrati e degli omosessuali?
RispondiEliminaPer il provocatore qui sopra: CasaPound si è sempre dichiarata fascista
RispondiEliminastrani fascisti se poi,in alcune occasioni,hanno dato indicazioni di voto per il PDL. Almeno Forza Nuova presenta proprie liste.
RispondiEliminaFare queste discussioni con un ragazzo all'ospedale è qualcosa che qualifica te e Forza Nuova.
RispondiEliminaI più 'furbi' di tutti sono quelli di Gioventù Italiana, che danno solidarietà a CP ma in genere non ricevono nulla in cambio dai furboni pidiellini di CP!
RispondiEliminaMa quando mai quelli di CP fanno lo stesso nei vostri confronti?
Sul loro forum al comunicato del vostro 'dirigente', simile a quello rilasciato da FLI (!!!!!), di zona qualcuno addirittura risponde che 'sente puzza'!
CP vi schifa. Almeno FN ha l'orgoglio di
Ma non vi accorgete che siete ridicoli e servili e questa è l'immagine che date?
Sveglia!!
Se Casapound è fascista, io sono un astronauta. Attachini del Pdl...
RispondiEliminala vicinanza che,a volte, casapound ha con il pdl la porterà verso il tramonto.
RispondiEliminaLa Destra di Storace e Forza Nuova di Fiore fanno le liste e quindi troviamo il loro simbolo sulla scheda elettorale. Scusate,qualcuno sa dire per chi vota Casapound?????????
RispondiEliminaSecondo me questo coglione è ancora micio che canta...
RispondiEliminapero' non rispondi...Per chi vota casapound?
RispondiEliminaIo voto solo micio che canta
RispondiElimina