CasaPound ringrazia gli antifà bolognesi per la pubblicità
(umt) Soltanto oggi, a cose fatte, VivaMafarka ha rotto il blackout sulla (mancata) inaugurazione della sede bolognese di CasaPound, pubblicando il dispaccio di agenzia dell'Ansa:
BOLOGNA, 6 FEB - «Ringraziamo tutti gli amici e i militanti di CasaPound di essere con noi in questo momento di rinascita, almeno come luogo di ritrovo, di CasaPound Bologna. Intendo inoltre ringraziare vivamente tutti gli pseudolibertari, esclusi dalla società civile, che ci sono venuti a trovare contestandoci. Li ringrazio per tutta la pubblicità gratuita alla nostra attività. Noi a berci il tempo in compagnia, loro a mangiarsi il fegato da soli». Così Carlo Marconcini, resposabile provinciale di CasaPound Italia, ha commentato le proteste di ieri in via Guerrazzi contro l'apertura di una nuova sede del movimento nel capoluogo emiliano. Marconcini ha replicato anche al candidato sindaco del centrosinistra, Virginio Merola: «Chiede di 'aggredire quelle ideè e, siceramente, pensiamo siano parole inammissibili da parte di un candidato a sindaco. Vuole un controllo adeguato da parte dei magistrati? Venga insieme a noi davanti ad un magistrato, noi non abbiamo nulla da nascondere, o se continua con queste dichiarazioni, davanti ad un magistrato saremo noi a portare lui. Se volesse poi constatare di persona, le nostre porte sono sempre aperte al confronto».
Questa invece la didascalia del bel reportage fotografico sulla contromanifestazione: pubblicato da La repubblica.it/Bologna, da cui è tratta la foto d'apertura:
I giovani dei centri sociali, gli studenti, gli aderenti ai collettivi antifascisti, gli anarchici della Fai, in tutto duecento persone sono scese in strada per protestare contro l'apertura di una sede di CasaPound in via Guerrazzi. Questi i numeri della manifestazione andata in scena sabato sera nel quartiere Santo Stefano. Mentre i manifestanti urlavano slogan, lanciavano fumogeni e distribuivano volantini, i militanti di CasaPound sono rimasti chiusi nella loro sede. Carlo Marconcini ha spiegato: "Siamo dentro e non ci facciamo intimidire altrimenti non faremmo politica a Bologna"
sicuro che per chi si concepisce come prodotto la pubblicità è tutta manna dal cielo.nothing new under the sun
RispondiEliminaChe brutte persone quegli antifa
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