Annullata l'inaugurazione della sede bolognese di CasaPound
Annullata l'inaugurazione della nuova sede di CP a Bologna. Non è servito il basso profilo tenuto, neanche un annuncio su vivamafarka, e il numero civico è ancora ignoto. Davanti alla pressione degli antifa, il responsabile, Carlo Marconcini, sotto processo per lo scontro di due anni fa con la ronda del Tpo, ha scelto di cancellare l'appuntamento, annunciando che comunque i militanti saranno tutta la giornata di domani in sede per aggiustare i locali mentre ha invitato i simpatizzanti a non "accorrere in massa" per scongiurare incidenti con i controdimostranti. Questi i due articoli odierni di La Repubblica.
CasaPound, niente inaugurazione
dopo le polemiche per la nuova sede
Domani sera in via Guerrazzi soltanto "un ritrovo tra amici", per sistemare
il locale. Erano già state programmate due contro-manifestazioni, quelle
dei residenti della zona e di un gruppo di antifascisti
Sarà solo un ritrovo fra amici, per sistemare il locale, e non più
l'inaugurazione della nuova sede di casaPound, come era stato annunciato.
Il gruppo di estrema destra rinuncia, dopo le polemiche sollevate dalla
notizia dell'apertura della nuova sede in via Guerrazzi, e l'annuncio di
due contromanifestazioni, organizzate da residenti, centri sociali e
antifascisti
"La festa come l'avevamo intesa, con un aperitivo aperto a tutti i
militanti e simpatizzanti, non la facciamo più- spiega Carlo Marconcini -
se il problema di quei quattro pagliacci (i centri sociali, ndr), della
Questura e dell'ordine pubblico di Bologna devono essere due bevute e
quattro spritz, allora lasciamo perdere. Non faremo un'inaugurazione, ma
saremo lì tutto il giorno a sistemare le nostre cose".
Prosegue Marconcini, che con gli altri fedelissimi di CasaPound ha invitato
i loro simpatizzanti a non accorrere in massa: "A noi personalmente le
minacce non interessano, sennò non saremmo neanche venuti a fare politica a
Bologna. Il motivo per cui non abbiamo ancora detto il numero civico della
sede, e non lo faremo neanche ora, è solo per tutelare la proprietaria
dell'immobile e i nostri futuri vicini di casa". Il riferimento
all'attentato incendiario del giugno 2009 nella sede di porta Castiglione.
Intanto, si moltiplicano le adesioni alla campagna "Fascisti su Marte"
lanciata dal collettivo Bartleby, che protesta contro il trasloco di
Casapound in via Guerrazzi. "E' evidente che non si tratta di una campagna
fatta dai centri sociali", scrive il collettivo in una nota, ma "é tutto il
tessuto metropolitano a muoversi".
Merola contro CasaPound
"Rischio propaganda, i giudici vigilino"
Domani l'inaugurazione della nuova sede della formazione di estrema destra.
"Non c'è libertà di opinione sul fascismo", ma il candidato del
centrosinistra si augura che non ci siano scontri coi centri sociali
Fa appello ai giudici, che vigilino su CasaPound: Virginio Merola "non vede
con piacere" che la formazione di estrema destra apra una nuova sede
(l'inaugurazione è prevista domani sera in via Guerrazzi). "Chiedo che ci
siano tutte le garanzie che non si faccia propaganda che la nostra
Costituzione non permette, quindi un controllo adeguato", ha detto parlando
ai microfoni di Radio Tau. Per il candidato sindaco del centrosinistra "non c'é la
libertà di opinione sul fascismo e sulla negazione dei campi di
concentramento. Non c'é e non ci può essere. Mi auguro non sia questa
l'intenzione di Casapound, perché se c'è un'intenzione di questo tipo non
ha cittadinanza a Bologna".
Rincara la dose. Casapound "è una organizzazione di estrema destra, della
quale si occupa e si deve occupare la magistratura- sottolinea ancora il
democratico- le nostre leggi vietano la ricostituzione del partito
fascista" per cui la "protesta è sacrosanta, l'importante è che sia civile
e non violenta".
CasaPound, niente inaugurazione
dopo le polemiche per la nuova sede
Domani sera in via Guerrazzi soltanto "un ritrovo tra amici", per sistemare
il locale. Erano già state programmate due contro-manifestazioni, quelle
dei residenti della zona e di un gruppo di antifascisti
Sarà solo un ritrovo fra amici, per sistemare il locale, e non più
l'inaugurazione della nuova sede di casaPound, come era stato annunciato.
Il gruppo di estrema destra rinuncia, dopo le polemiche sollevate dalla
notizia dell'apertura della nuova sede in via Guerrazzi, e l'annuncio di
due contromanifestazioni, organizzate da residenti, centri sociali e
antifascisti
"La festa come l'avevamo intesa, con un aperitivo aperto a tutti i
militanti e simpatizzanti, non la facciamo più- spiega Carlo Marconcini -
se il problema di quei quattro pagliacci (i centri sociali, ndr), della
Questura e dell'ordine pubblico di Bologna devono essere due bevute e
quattro spritz, allora lasciamo perdere. Non faremo un'inaugurazione, ma
saremo lì tutto il giorno a sistemare le nostre cose".
Prosegue Marconcini, che con gli altri fedelissimi di CasaPound ha invitato
i loro simpatizzanti a non accorrere in massa: "A noi personalmente le
minacce non interessano, sennò non saremmo neanche venuti a fare politica a
Bologna. Il motivo per cui non abbiamo ancora detto il numero civico della
sede, e non lo faremo neanche ora, è solo per tutelare la proprietaria
dell'immobile e i nostri futuri vicini di casa". Il riferimento
all'attentato incendiario del giugno 2009 nella sede di porta Castiglione.
Intanto, si moltiplicano le adesioni alla campagna "Fascisti su Marte"
lanciata dal collettivo Bartleby, che protesta contro il trasloco di
Casapound in via Guerrazzi. "E' evidente che non si tratta di una campagna
fatta dai centri sociali", scrive il collettivo in una nota, ma "é tutto il
tessuto metropolitano a muoversi".
Merola contro CasaPound
"Rischio propaganda, i giudici vigilino"
Domani l'inaugurazione della nuova sede della formazione di estrema destra.
"Non c'è libertà di opinione sul fascismo", ma il candidato del
centrosinistra si augura che non ci siano scontri coi centri sociali
Fa appello ai giudici, che vigilino su CasaPound: Virginio Merola "non vede
con piacere" che la formazione di estrema destra apra una nuova sede
(l'inaugurazione è prevista domani sera in via Guerrazzi). "Chiedo che ci
siano tutte le garanzie che non si faccia propaganda che la nostra
Costituzione non permette, quindi un controllo adeguato", ha detto parlando
ai microfoni di Radio Tau. Per il candidato sindaco del centrosinistra "non c'é la
libertà di opinione sul fascismo e sulla negazione dei campi di
concentramento. Non c'é e non ci può essere. Mi auguro non sia questa
l'intenzione di Casapound, perché se c'è un'intenzione di questo tipo non
ha cittadinanza a Bologna".
Rincara la dose. Casapound "è una organizzazione di estrema destra, della
quale si occupa e si deve occupare la magistratura- sottolinea ancora il
democratico- le nostre leggi vietano la ricostituzione del partito
fascista" per cui la "protesta è sacrosanta, l'importante è che sia civile
e non violenta".
sono contento che gli antifascisti manifestano contro cpi perche' dimostrano che nel 2011 il solo loro unico misero scopo e' la protesta e basta non hanno altro da dare agli italiani che scendere in piazza contro chi fa politica vera come cpi...
RispondiEliminademo
Se qualcuno si degnasse di eliminare la disposizione transitoria che vieta la ricostituzione del partito fascista, finalmente si toglierebbe a questi nostalgici conservatori della guerra civile l'alibi di essere i paladini della cosiddetta democrazia.
RispondiEliminaA Bologna non potevano fare come FN a Bergamo, troppi sputtanamenti in passato, colpa della politica di tirarsi in casa non importa chi... In un contesto difficle sono una realtà che deve acquisire credibilità. Senza considerare la scelta del profilo basso...
RispondiEliminacol turbodinamismo e l'accettazione titanica sfideremo la stasi imperante con la nostra legge del mercurio
RispondiEliminacromo