Storace stoico: non fate inguacchi per darci l'assessore
dal sito web di Francesco Storace
Ora, il caso vuole che per far passare una specie di porcellum in salsa capitolina, lo si e’ scritto ben benino. La recente riforma degli enti locali aveva portato a 48 i consiglieri comunali delle grandi citta’, capitale inclusa. Con l’emendamento Cutrufo, si impennano di nuovo a 60. Di piu’: siccome a Roma 12 assessori non bastano, il gioco e’ fatto e si fanno salire per legge a 15.
Fermatevi, vi prego, e’ il caso di dire. Non portate nell’aula di palazzo Madama i guai di un’amministrazione che ancora deve spiegare che cos’e’ successo con Parentopoli; adesso ci manca persino una discussione con tanto di schiamazzi per aumentare le seggiole e le spese.
Il ridicolo e’ poi rappresentato dal fatto che a settembre Governo e Parlamento avevano detto no ad elevare il numero di consiglieri e assessori; e c’era stata anche una discreta campagna di stampa nel sostenere l’inopportunita’ di tale proposta che, sia detto per sincerita’, anch’io avevo condiviso per la sola Capitale. Salvo prendere atto, per quel che mi riguarda, delle ragioni altrui.
Ora, solo perche’ sul campo ci sono tanti feriti, si “rimedia” ampliando il favore alle altre metropoli del Belpaese. E tutto questo per Alemanno. Ci vorrebbe Toto’, “mi faccia il piacere…”
Francesco Storace
PIU’ POLTRONE PER TUTTI
19 gen 2011
Non ci volevo credere, ma poi una mano amica mi ha fatto vedere i testi. Dopo il pasticcio della giunta Alemanno, adesso si replica: il vicesindaco di Roma, il senatore Cutrufo, ha depositato a palazzo Madama due emendamenti al cosiddetto “milleproroghe” per ampliare le poltrone capitoline. In fretta e in silenzio, perche’ a fine mese il decreto va in aula e il sindaco potra’ rimediare ai danni.
Ora, il caso vuole che per far passare una specie di porcellum in salsa capitolina, lo si e’ scritto ben benino. La recente riforma degli enti locali aveva portato a 48 i consiglieri comunali delle grandi citta’, capitale inclusa. Con l’emendamento Cutrufo, si impennano di nuovo a 60. Di piu’: siccome a Roma 12 assessori non bastano, il gioco e’ fatto e si fanno salire per legge a 15.
Fermatevi, vi prego, e’ il caso di dire. Non portate nell’aula di palazzo Madama i guai di un’amministrazione che ancora deve spiegare che cos’e’ successo con Parentopoli; adesso ci manca persino una discussione con tanto di schiamazzi per aumentare le seggiole e le spese.
Il ridicolo e’ poi rappresentato dal fatto che a settembre Governo e Parlamento avevano detto no ad elevare il numero di consiglieri e assessori; e c’era stata anche una discreta campagna di stampa nel sostenere l’inopportunita’ di tale proposta che, sia detto per sincerita’, anch’io avevo condiviso per la sola Capitale. Salvo prendere atto, per quel che mi riguarda, delle ragioni altrui.
Ora, solo perche’ sul campo ci sono tanti feriti, si “rimedia” ampliando il favore alle altre metropoli del Belpaese. E tutto questo per Alemanno. Ci vorrebbe Toto’, “mi faccia il piacere…”
Francesco Storace
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