Rinascita boccia la svolta di sinistra di Forza nuova
Socialismo Nazionale, Forza Nuova… marchiamo le differenze di Emanuele Liut
Navigando tra pagine e profili web, sbirciando qua e la tra le nostre “amicizie” del famigerato facebook – in quest’arma a doppio taglio quale è internet –, si ha l’occasione di intuire molte cose di questa cosiddetta “area”. E se ne carpiscono i sotterranei...
Innanzitutto: stendiamo un velo su questa espressione trita e ritrita, sorvoliamo su questo circolo vizioso, su questo “appartamento riscaldato”, al quale, per usare un eufemismo, ben poco sentiamo di appartenere (i viaggi annuali a Predappio non sono nella nostra agenda...).
Sorvoliamo sui vari nostalgici, sui vari “duri e puri”, paladini dell’anticomunismo e della legalità, tutori di quell’ordine apparente che è il nostro primo nemico.
Scopriamo così che “Forza Nuova è oltre la destra e la sinistra. Che è per il socialismo nazionale”, scopriamo che “improvvisamente” i sostenitori dell’ordine legalitario di destra iniziano ad essere inquietantemente simili a noi. Addirittura più di qualcuno non bolla gli scontri di Roma come opera delle solite odiate “zecche” e si schiera incondizionatamente con gli effimeri rivoltosi. Se di primo acchito, eterni ottimisti, ci sorprendiamo in maniera positiva, la cosa, inevitabilmente, ci fa “pensare”... Com’è che gli antichi sostenitori duri e puri di croci, crocette, (cruciverba...), tradizioni e tradimenti, e attrazioni arcoriane, improvvisamente si sentono “attratti” dalle istanze socialiste nazionali? Com’è che dall’oggi al domani “amano” i prima odiati “comunisti” Chavez e Putin? Com’è che d’un tratto i fascisti di destra scoprono che ci siamo anche noi – come in un’illuminazione notturna si “accorgono” delle istanze proprie della SN, e cavalcano l’onda del superamento ideologico, volendosi regalare al più presto la patente per fare irruzione anche nel nostro piccolo, ma autentico, spazio? Uno spazio, vogliamo precisare, fatto di Uomini e di Idee, e non di giochetti subdoli del consenso, uno spazio con i suoi limiti e i suoi paraocchi forse, ma uno spazio puro e sempre pronto a rinnovarsi a partire dai centri ben saldi che si è dato. E soprattutto uno spazio Nostro.
Dov’è quindi la coerenza di cui spesso e volentieri si inorpellano?... Per cosa poi? Per passare con i nostri voti dallo zerocinque allo zerosei? Per qualche dollaro in più? Credete, infine, se effettivamente siete tra i pochi e “ci credete”, che i vertici del vostro partito abbiano proprio le vostre stesse idee in testa?....
Ma se FN la conoscevamo già, cosa dire dei nostri “cugini”, del sempre movimentato e attento spazio del Socialismo Nazionale, del quale abbiamo modo di apprezzare alcune ottime e volonterose, ma rare, personalità? Anche qui, per altri motivi, le cose inquietanti si sprecano.
Vediamo che anche loro “se avessero potuto organizzarsi, se avessero una stabile organizzazione, se avessero potuto fare la conta (sic!)...” se avessero, se avessero, se avessero... si presenterebbero alle prossime elezioni! La cosa ha dell’incredibile, ma è significativa. Perchè si parla tanto di lotta al sistema e poi non si riesce a controllare la fregola di entrarci? Anche quando le significative possibilità di fare qualcosa in tal senso – posto che possa avere un senso agire dall’interno –, non solo sono minime, ma addirittura controproducenti? Se significa, necessariamente, finire inglobati nel solito pastone nazionalpopolare da prefisso telefonico e finire succubi dei pescecani burocratici che già troppo spesso controllano la nostra vita e il nostro respiro?
Basta così, credo di aver detto abbastanza, e non voglio concludere con i soliti appelli ottimistici a “unità dell’area” o a superamenti ideologici, o alle solite trite e ritrite “speranze e prospettive”. Siamo stanchi del solito “volemosebene”, dei soliti giochetti, del do ut des e del non farsi male che tanto siamo tutti amici (stiamo forse diventando degli hippies?).
Qui è ora di cambiare passo; è ora di alzare il livello di scontro e di uscire dalle paludi stagnanti che fin troppo spesso hanno ammazzato ogni anelito all’autentica differenza. Di farsi metaforicamente e non solo una bella doccia gelida per rinfrescarsi il corpo e le idee!
Fonte: Rinascita Quotidiano di sinistra nazionale
Navigando tra pagine e profili web, sbirciando qua e la tra le nostre “amicizie” del famigerato facebook – in quest’arma a doppio taglio quale è internet –, si ha l’occasione di intuire molte cose di questa cosiddetta “area”. E se ne carpiscono i sotterranei...
Innanzitutto: stendiamo un velo su questa espressione trita e ritrita, sorvoliamo su questo circolo vizioso, su questo “appartamento riscaldato”, al quale, per usare un eufemismo, ben poco sentiamo di appartenere (i viaggi annuali a Predappio non sono nella nostra agenda...).
Sorvoliamo sui vari nostalgici, sui vari “duri e puri”, paladini dell’anticomunismo e della legalità, tutori di quell’ordine apparente che è il nostro primo nemico.
Scopriamo così che “Forza Nuova è oltre la destra e la sinistra. Che è per il socialismo nazionale”, scopriamo che “improvvisamente” i sostenitori dell’ordine legalitario di destra iniziano ad essere inquietantemente simili a noi. Addirittura più di qualcuno non bolla gli scontri di Roma come opera delle solite odiate “zecche” e si schiera incondizionatamente con gli effimeri rivoltosi. Se di primo acchito, eterni ottimisti, ci sorprendiamo in maniera positiva, la cosa, inevitabilmente, ci fa “pensare”... Com’è che gli antichi sostenitori duri e puri di croci, crocette, (cruciverba...), tradizioni e tradimenti, e attrazioni arcoriane, improvvisamente si sentono “attratti” dalle istanze socialiste nazionali? Com’è che dall’oggi al domani “amano” i prima odiati “comunisti” Chavez e Putin? Com’è che d’un tratto i fascisti di destra scoprono che ci siamo anche noi – come in un’illuminazione notturna si “accorgono” delle istanze proprie della SN, e cavalcano l’onda del superamento ideologico, volendosi regalare al più presto la patente per fare irruzione anche nel nostro piccolo, ma autentico, spazio? Uno spazio, vogliamo precisare, fatto di Uomini e di Idee, e non di giochetti subdoli del consenso, uno spazio con i suoi limiti e i suoi paraocchi forse, ma uno spazio puro e sempre pronto a rinnovarsi a partire dai centri ben saldi che si è dato. E soprattutto uno spazio Nostro.
Dov’è quindi la coerenza di cui spesso e volentieri si inorpellano?... Per cosa poi? Per passare con i nostri voti dallo zerocinque allo zerosei? Per qualche dollaro in più? Credete, infine, se effettivamente siete tra i pochi e “ci credete”, che i vertici del vostro partito abbiano proprio le vostre stesse idee in testa?....
Ma se FN la conoscevamo già, cosa dire dei nostri “cugini”, del sempre movimentato e attento spazio del Socialismo Nazionale, del quale abbiamo modo di apprezzare alcune ottime e volonterose, ma rare, personalità? Anche qui, per altri motivi, le cose inquietanti si sprecano.
Vediamo che anche loro “se avessero potuto organizzarsi, se avessero una stabile organizzazione, se avessero potuto fare la conta (sic!)...” se avessero, se avessero, se avessero... si presenterebbero alle prossime elezioni! La cosa ha dell’incredibile, ma è significativa. Perchè si parla tanto di lotta al sistema e poi non si riesce a controllare la fregola di entrarci? Anche quando le significative possibilità di fare qualcosa in tal senso – posto che possa avere un senso agire dall’interno –, non solo sono minime, ma addirittura controproducenti? Se significa, necessariamente, finire inglobati nel solito pastone nazionalpopolare da prefisso telefonico e finire succubi dei pescecani burocratici che già troppo spesso controllano la nostra vita e il nostro respiro?
Basta così, credo di aver detto abbastanza, e non voglio concludere con i soliti appelli ottimistici a “unità dell’area” o a superamenti ideologici, o alle solite trite e ritrite “speranze e prospettive”. Siamo stanchi del solito “volemosebene”, dei soliti giochetti, del do ut des e del non farsi male che tanto siamo tutti amici (stiamo forse diventando degli hippies?).
Qui è ora di cambiare passo; è ora di alzare il livello di scontro e di uscire dalle paludi stagnanti che fin troppo spesso hanno ammazzato ogni anelito all’autentica differenza. Di farsi metaforicamente e non solo una bella doccia gelida per rinfrescarsi il corpo e le idee!
Fonte: Rinascita Quotidiano di sinistra nazionale
Trovo l'articolo in questione assolutamente inutile, pur sapendo l'idiosincrasia di Gaudenzi per la destra radicale, non capisco perchè addirittura è stato messo in seconda pagina su Rinascita. Non c'è bisogno di marcare sempre le differenze, lo trovo financo stupido, casomai si dovrebbero evidenziare le comunanze e rallegrarsene pur nella scelta di percorsi diversi, l'uno politico-cultural-giornalistico, l'altro politico-elettorale!
RispondiEliminaFilippo
non esiste 'svolta a sinistra' di forza nuova. stanno cercando solo di racapezzarsi dopo che Carattossidis ha sfanculato Fiore e compagnia cantante. Cercano di farsi vedere sociali e popolari quando invece nei fatti sono indiscutibilmente reazionari,forcaioli e clericali.
RispondiEliminaL'articolo di Liut è sciocco (non voglio pensare alla malafede), risibile.
RispondiEliminaDenota semplicemente superficialità.
Peccato, anche perchè si da sempre adito a commenti idioti come quello qua sopra.
Gianguido, se Gaudenzi scende dall'Olimpo in cui si è collocato rispetto alle forze politiche d'area, significherà qualche cosa.
RispondiEliminagli rodera' il culo che forzanuova lo scopiazzi
RispondiEliminaumt, a cosa alludi?
RispondiEliminaLa linea editoriale di Gaudenzi per anni è stato di chiamarsi fuori dalla dialettica con le forze dell'area. Questo mi sembra un riposizionamento significativo...
RispondiEliminaCaro Ugo, dopo tanto tempo, su Rinascita, di cui sono collaboratore, trova spazio un articolo su un movimento della cosiddetta destra radicale, Forza Nuova e sul suo riposizionamento politico verso sinistra, sul modello di una fascismo immenso e rosso, attento alle istanze sociali del popolo italiano. Emanuele Liut, valido collaboratore della testata, nel suo articolo, vuole solo far emergere le differenze esistenti tra la sinistra nazionale e il movimento di Forza Nuova, che nell'ambito della destra radicale, salvo rare eccezioni, ha dimostrato di essere un movimento attento alle questioni della difesa della vita, della famiglia, denotandosi agli occhi dell'opinione pubblica come movimento di destra cattolica. Personalmente che Forza Nuova si caratterizzi maggiormente come movimento politico attento alle istanze dei giovani disoccupati e senza alcuna certezza di futuro, dei giovani precari che vivono la loro vita con l'incertezza del non tornare domani a lavorare, dei tanti cassaintegrati, che difficilmente finita la cassa integrazione,torneranno nel settore produttivo, data la loro non più giovane età, delle famiglie mono reddito che con un mutuo da pagare, che solo grazie al doppio lavoro riescono a sopravvivere.
RispondiEliminaConcordo con Emanuele sulla necessità di cambiare passo e dopo aver creduto, salva rare eccezioni, nelle sirene di Arcore,sia tornato il momento di un serio impegno politico avendo come obiettivo principale la risoluzione del dramma lavoro e la questione morale...
Personalmente che Forza Nuova si caratterizzi maggiormente come movimento politico attento alle istanze dei giovani disoccupati e senza alcuna certezza di futuro, dei giovani precari che vivono la loro vita con l'incertezza del non tornare domani a lavorare, dei tanti cassaintegrati, che difficilmente finita la cassa integrazione,torneranno nel settore produttivo, data la loro non più giovane età, delle famiglie mono reddito che con un mutuo da pagare, che solo grazie al doppio lavoro riescono a sopravvivere, non può che farmi piacere.
RispondiEliminaConcordo con Emanuele sulla necessità di cambiare passo e dopo aver creduto, salva rare eccezioni, nelle sirene di Arcore,sia tornato il momento di un serio impegno politico avendo come obiettivo principale la risoluzione del dramma lavoro e la questione morale...
A parte che non risultano contatti pro-elezioni tra FN e CSSN e dove Rinascita li abbia visti,lo sanno solo alla Redazione.
RispondiEliminaA volte si scende dall'olimpo, si inciampa, e si va al pronto soccorso.
Perchè poi dall'olimpo e non dall'Ade ?
Chiedo a umt quale sarebbe il riposizionamento di Rinascita ?
geppo
è malafede! articolo stupido!
RispondiEliminaLo spazio per una sinistra nazionale in Italia c'è , è nel dna dell'Ideologia e del Pensierio nazionale, ma non appartiene a nessuno in senso esclusivo. I temi di sinistra nazionale appartengono a tutti coloro che li vogliono perorare e che contribuiscono a diffonderli a destra come a sinistra.
RispondiEliminaLa sinistra nazionale in Italia non è altro che la cosidetta " Destra degli Dei " sul piano metapolitico e esoterico.
Chiunque si rifaccia alla Tradizioone Pagana, Ghibellina e Fascista, singolo o di gruppo, è nella linea di azione e di pensiero della Sinistra Nazionale.
Tutt'ora nella Sinistra Nazionale convivono forze genuine e sane di Destra radicale come gli animatori della rivista l'Uomo Libero.
La Sinistra Nazionale appartiene quindi alla Nazione in Se' e non solo ed esclusivamente "all'Area"-
Un saluto
Dr. Tassinari, il problema non é nostro ma di chi rimane troppo isolato dentro al suo giocazttolo.
RispondiEliminaAgli amici di Rinascita
Gentile Direttore, leggiamo in un Vs. articolo in data 20 gennaio 2011 nella
pagina "Analisi", a firma Emanuele Liut, sul quotidiano da Lei diretto
questo paragrafo che ci riguarda direttamente :
"Ma se FN la conoscevamo già, cosa dire dei nostri "cugini", del sempre
movimentato e attento spazio del Socialismo Nazionale, del quale abbiamo
modo di apprezzare alcune ottime e volonterose, ma rare, personalità? Anche
qui, per altri motivi, le cose inquietanti si sprecano.
Vediamo che anche loro "se avessero potuto organizzarsi, se avessero una
stabile organizzazione, se avessero potuto fare la conta (sic!)..." se
avessero, se avessero, se avessero... si presenterebbero alle prossime
elezioni! La cosa ha dell'incredibile, ma è significativa. Perchè si parla
tanto di lotta al sistema e poi non si riesce a controllare la fregola di
entrarci? Anche quando le significative possibilità di fare qualcosa in tal
senso - posto che possa avere un senso agire dall'interno -, non solo sono
minime, ma addirittura controproducenti? Se significa, necessariamente,
finire inglobati nel solito pastone nazionalpopolare da prefisso telefonico
e finire succubi dei pescecani burocratici che già troppo spesso controllano
la nostra vita e il nostro respiro?"
Senza voler avere alcuna intenzione polemica ma solo per precisare
gradiremmo sapere quando é stato da noi intesa la partecipazione ad elezioni
di tipo politico a breve/medio termine, in autonomia o in qualche "cartello"
(non entriamo nel merito di FN che non é cosa che ci riguarda), e documenti
che lo attestino (quel virgolettato non ci appartiene). In ipotesi di studio
a lungo termine invece non poniamo pregiudiziali solo ad una eventuale
capacità organizzata di divenire (come la Storia insegna) l'entità capace di
rovesciare il sistema anche attraverso le regole del Nemico laddove fosse
strada percorribile rispetto ad altre.
Nel frattempo però ci diamo da fare attivamente per creare una Unione di
Volontà , denominata Confederatio - Confederazione Comunità di Popolo, che
si sposa alquanto con la determinazione dell'articolista:
"Qui è ora di cambiare passo; è ora di alzare il livello di scontro e di
uscire dalle paludi stagnanti che fin troppo spesso hanno ammazzato ogni
anelito all'autentica differenza." (continuiamo a leggere nel Vs. articolo);
ma purtroppo constatiamo che questo piano di Lotta non sembra vedere però al
momento né la partecipazione del Vs. quotidiano, né quella di Emanuele Liut,
né quelle di "sinistra nazionale" di cui il Vs. quotidiano vuole essere
voce.
Insomma le critiche le accettiamo se sono costruttive ed utili per allargare
il campo dei "compagni di battaglia", "dei camerati di trincea". Ma se sono
semplicemente sfogatoi che non portano certo "ad alzare il livello di
scontro" ma a determinare i soliti scazzi tra chi é più "rivoluzionario"
continueremo a perdere tempo. TUTTI.
Con simpatia ma senza "volersi bene per forza" (che certo noi hyppies non
siamo !) Vi salutiamo.
Maurizio Canosci
Portavoce Centro Studi Socialismo Nazionale.
Signor Canosci,
RispondiEliminaqui non si tratta di "rimanere isolati all'interno del proprio giocattolo", quasi volessimo rivendicare una improbabile "proprietà privata" dell'Idea, una "purezza" della quale noi saremmo gli unici rappresentanti... In questo senso condivido le precisazioni, qui sopra, di Francesco Mancinelli.
L'isolamento non esiste a priori, è una cosa impossibile. Il senso della politica lo esclude di per sé.
Ma da qui a proporre come facile soluzione - come voi fate con una certa insistenza - la solità "unità d'intenti", un idealistico e “metafisico” "piano di Lotta", quasi che bastasse unirsi in una confederatio per rendere efficace l'azione politico-culturale che in maniera diversa i nostri gruppi si propongono, ce ne passa eccome! L'unione non fa necessariamente la forza: è una faciloneria pensarlo. Può significare omologazione ed è questo che volevo denunciare rivolgendomi a voi a noi a FN e a chiunque altro. Unirsi può anche significare appiattire le differenze – e l'efficacia politica – in una effimera ricerca del "numero", nella chimera di un'azione che abbia un senso attuale e immediato,forse a primo acchìto entusiasmante, ma che non potrà che rivelarsi a lungo termine improduttiva; come tutto ciò che rinchiude in schemi si rivela troppo statico, troppo poco elastico...
Sono al contrario estremamente convinto - e con questo credo di esprimere l'intimo pensiero di Rinascita e sinistra nazionale - che il nostro operato debba piuttosto rivolgersi ad essere efficace "aldilà" del tempo presente, aldilà dei suoi schemi, delle sue regole, non per sfuggirgli ma per operargli contro attraverso la nostra azione.
Perché poi imparentarsi “formalmente”? È davvero necessario? Se abbiamo le stesse idee, se la nostra lotta e il nostro nemico sono comuni, è davvero necessario formalizzare? quasi avessimo bisogno di un “burocratico” (e democratico...) orpello contrattuale per stabilire la nostra unione di intenti? Non è meglio andare ognuno per la propria strada e differenziarci? La guerra è una sola ma i campi di battaglia sono molti...
Ad ogni modo sia Lei, sia gli altri che se la sono "presa a male" per il mio articolo, che l'hanno tacciato di malafede (lo prendo, a questo punto, come un complimento), ho l'impressione che abbiano voluto vedere solo gli aspetti esteriori di quanto ho scritto. Poco conta trovare la “prova” di ciò che voi avreste detto o non detto riguardo proposizioni e pruriti elettorali: è un “sentimento” che c'è innegabilmente questo.
Il mio non voleva essere un attacco gratuito al vostro gruppo e a Forza Nuova. Se l'ho scritto non è per un risentimento personale o per un'indignazione moralistica, o per fare di tutta l'erba un fascio e attaccare tutto e tutti.
Ma se anche così fosse?.... sarebbe comunque ora di risvegliare le tensioni, di farsi più pungenti, di finirla di accontentarsi di sopravvivere nel nostro bucolico orticello, perché se continua così l'aria stantìa di questi tempi spossati finirà per calcificarci i polmoni; la noia di questo film già visto per renderci abulici; lo stesso ritmo catatonico renderci attòniti e senza fantasia.
E questa non è una questione politica: provi ad andare oltre le parole, oltre agli schemi mentali... È una questione vitale, che va oltre sinistra e socialismo, oltre forze nuove e vecchie che siano.
Un saluto... gelido.
Emanuele Liut
Caro Emanule, la mia replica se hai notato non era improntata altro che a precisare la nostra corretta posizione che evidentemente era stata letta non in modo corretto.
RispondiEliminaDetto questo e senza dilungarci oltre non pretendiamo di avere la pietra filosofale né di voler credere che nell'arco di un giorno Roma possa essere rifondata.
Crediamo molto più pragmaticamente che deve essere chiaro il fine strategico, l'individuazizone corretta di chi é veramente il Nemico e con chi é possibile tenere aperto un dialogo sulla base delle due cose.
Questo é lo "spirito confederale".
Perciò, per ora, ti saluto (gelidamente solo per via delle temperature attuali e non altro perché non sono rancoroso di natura anche se molto intransigente come forma mentis) ed ognuno tracci il suo percorso "tattico" augurandosi che poi ci si ritrovi sulla medesima linea d'avanzamento.
Eja
Caro Liut, si possono ribadire le differenze senza scrivere sciocchezze. Le ripeto io non penso a malafede, ma ribadisco la superficialità del suo pezzo.
RispondiEliminaPunto primo, a oggi NON esistono accordi elettorali, di qualunque genere fra alcuno dei soggetti. Poichè come ha fatto lei con il suo pezzo, era già stato fatto dal CSSN all'indomani del convegno di Roma, sono state rimarcate le differenze anche strategiche anche a livello elettorale.
Secondo, nel merito e nel metodo il suo articolo è mendace: nel merito perchè cita le nostre aperture, ad esempio, alla Russia come estemporanee e recenti quando è ormai dal 2005/2006 che FN ha rapporti continui col mondo intellettuale e politico russo, forse le sono sfuggiti svariati meeting oltre che ad esempio l'intervento di Fiore al congresso del partito di Zirinovsky, che non credo inviti il primo scemo che passa a parlare sul palco; nel merito perchè ignora che le posizioni sociali di FN sono state sempre queste, il fatto che ci si sia concentrati nell'azione politica su altri fronti non vuol dire che le tesi siano oggi diverse da ieri.
Nel metodo perchè non ha avuto l'accortezza di chiedere a FN le tesi di FN, ma si è limitato a concetti da forum di internet, da chiacchiere al bar, cosa che un giornalista non dovrebbe fare.
Ad ogni modo, come ho avuto modo di dire in conclusione del convegno di Roma sul lavoro, FN ha intenzione di coinvolgere anche altre voci "dissonanti" alle proprie iniziative e continuerà a farlo anche con Rinascita, se Rinascita accetterà, nonostante le sue erronee prese di distanze.
Gianguido Saletnich
facile avere un giornale e pontificare sugli altri.
RispondiEliminafacile tirarsi fuori dalla lotta parlando di "battaglie su più fronti"
quando uno scrive deve poi prendersi la responsabilità di ciò che dice e non usare il solito refrain "sono stato frainteso".
geppo
Un Anonimo alle 18.14 ha violato la policy del blog usando un linguaggio inutilmente offensivo.
RispondiEliminaQuesto comunque il contenuto quasi integrale del suo messaggio:
rticolo falso e tendenzioso alla rivalutazione di ideologie che la sinistra nazionale custodisce al MUSEO crogiolandosi dietro una testata invece di agire.
La chiamerei invidia da mancanza di iniziative...
Per il resto la solita noia che nel qual caso, si consuma nel solito blog
Geppo e Saletnich,
RispondiEliminanon ritiro niente di quello che ho scritto, sia chiaro. E me ne assumo la piena responsabilità.
La risposta a Canosci era tesa ad ampliare quanto espresso nell'articolo, non a rinnegarlo.
Nessuna pontificazione e nessun "tirarsi fuori". Statene certi.
saluti
EL
Caro Liut, nessuno le chiede di ritirare il suo scritto o di ritrattare, i FATTI sono smentire le sue tesi, tanto ci basta.
RispondiEliminaRibadisco solo l'invito ad approfondire maggiormente le sue ricerche. Eviterebbe figure poco lusinghiere.
Gianguido Saletnich
Caro Saletnich,
RispondiEliminatrovo normale che lei difenda il suo gruppo cercando di zittirmi "moralmente": tirando fuori argomenti da prete come buona o cattiva fede.
Accusandomi di aver scritto fandonie e di aver fatto così brutta figura (sa poi cosa mi importa delle belle o brutte figure!?...).
A contrario suo a me pare invece che molti fatti avvalorino ciò che ho scritto....che ci siano queste contraddizioni in FN è innegabile e chi non ha interesse a fare orecchie da mercante ha capito a cosa mi riferivo, e il senso più generale di quanto ho scritto.
Evidentemente la mia schiettezza l'ha urtata; in caso contrario non si sarebbe indaffarato (per la verità senza troppi argomenti se non l'attacco personale) a smentire i miei "castelli in aria"...
EL
Caro Liut, nessuno cerca di zittirla anzi, siamo qui in uno spazio gentilmente concessoci da Ugo a dialogare quindi come potrei cercare di zittirla?
RispondiEliminabuona o cattiva fede io non le ho chiamate in causa semmai sono partito dal presupposto che non c'è alcuna malafede nel suo scritto, ma superficialità.
Non mi ha affatto urtato, le posizioni del "suo" giornale le conosco e ho già avuto modo, seppur brevissimamente, di discuterle con Gaudenzi qualche settimana fa quindi nulla di nuovo sulle vostre tesi, semmai qualcosa di nuovo sulle "nostre" tesi che non sapevo!
Io le ho dimostrato con i fatti che le sue argomentazioni sono false, se vuole glieli ripropongo:
accordi elettorali: NON ci sono a oggi accordi elettorali con alcuno dei soggetti della cosidetta sinistra nazionale. Non sono stati imbastiti discorsi in tal senso, se non discutere sempre virtualmente a mezzo internet sull'opportunità o meno, oggi, della campagna astensionista.
apertura o presunata tale a sinistra: FN fin dall'inizio ha operato nel settore sociale con iniziative come il Compra Italiano o le colonie, iniziative che hanno incontrato delle difficoltà ma che non sono state abbandonate mai, semmai rinvigorite da altre iniziative concrete come il progetto pane al popolo, le feste per i bambini contro la pedofilia ed altro ancora. Le posizioni "teoriche" sul socialismo nazionale non le abbiamo mai abbandonate poichè perseguite in altri modi e forme, Fiore ad esempio ha sempre ribadito il nostro legame ideologico con le grandi tematiche sociali del fascismo, per esempio.
Siamo sostenitori della socializzazione delle aziende strategiche da sempre, lo abbiamo ribadito ogni qual volta una di queste è stata svenduta, la Telecom, l'Alitalia, ultimamente la FIAT.
Le ripeto che si è scelto di toccare altri temi, ma non per questo non è mai stato nel nostro dna l'idea di un socialismo nazionale che noi facciamo magari derivare anche dalla dottrina sociale della Chiesa, come per altro fa anche il laboratorio Giovinezza, mentre altri magari dal sindacalismo rivoluzionario o da altre esperienze. Tuttavia questo bagaglio c'è anche in FN. Le manifestazioni contro le morti bianche sul lavoro, contro il sistema bancario usuraio, la tesi della proprietà popolare della moneta, il corporativismo...
Aperture a Chavez e Putin i "comunisti", anche qui come le ho detto ci sono i fatti a smentirla, con la Russia abbiamo rapporti da almeno 6 anni non saranno moltissimi, ma non è certo ieri, ma lei evidentemente non ha mai avuto modo di seguire i nostri incontri. Chavez, di Chavez ne parliamo da tempo, ma abbiamo cominciato a farne un discorso più approfondito da due o tre anni, con iniziative estemporanee come le rose rosse consegnategli a venezia due anni fa, o l'incontro di Roma al quale hanno partecipato due vostri redattori, Alessai Lai e Umberto Bianchi.
Mai siamo stati tutori dell'Ordine Legalitario di destra, e ci dimostri il contrario!
ci sono stati molti articoli su vari nostri periodici negli anni che hanno ribadito come non ci riconosciamo nella dicotomia destra sinistra, ma evidentemente anche in questo caso
le sono sfuggiti.
Quanto poi alle illazioni su qualche dollaro in più, sui voti in più o in meno ecc. queste si commentano da sole e non vale la pena soffermervicisi.
Dove lei vede contraddizioni io vedo dialettica interna, ma ognuno ovviamente la vede a modo suo.
Purtroppo i luoghi comuni sono difficili da cancellare, dispiace solo che a fermarsi ai luoghi comuni siano persone che dovrebbero avere un po' più di raziocinio.
Pazienza tenetevi lo "spazio Vostro", noi proseguiremo nelle nostre iniziative, magari la prossima volta che volete parlare di noi, chiamateci, giusto cosi, per cortesia...
GS
La "querelle" innescata da una estemporanea quanto superficiale analisi giornalistica mi trova in buona parte d'accordo con Gianguido che correttamente ha ribadito che le posizioni in merito alla "tattica" ci vede distanti ma non distinti viceversa su importanti tematiche e probabilmente anche su un disegno strategico complessivo. Così come é noto che degli 8 Punti del manifesto di FN ce n'é qualcuno per noi di Socialismo Nazionale certo indigeribile ma che non consideriamo in prospettiva (almeno noi) forse emendabili.
RispondiEliminaQuello che dispiace nella discussione é la chiusura preventiva di Emanuele Liut (e non so se é una sua posizione personale o riflette invece la posizione ufficiale di Rinascita e di sinistra nazionale)nei confronti di realtà diverse che pure potrebbero mano a mano - lungo la linea di marcia - divenire un'importante "onda d'urto" contro il sistema attuale nel suo complesso.
Forse é su questo che bisognerebbe discutere seriamente e non solo in questa sede per capirsi meglio e con più costrutto.
Eja
errata corrige:
RispondiEliminama che consideriamo in prospettiva (almeno noi) forse emendabili.
chi legge sia l'articolo sia i giusti commenti di garbata replica si chiede quale sia stata l'utilità di tale pubblicazione che assomiglia più ad una vaga forma di tafazziamento.
RispondiElimina"Siamo stanchi del solito “volemosebene”, dei soliti giochetti, del do ut des e del non farsi male che tanto siamo tutti amici (stiamo forse diventando degli hippies?).
Qui è ora di cambiare passo; è ora di alzare il livello di scontro e di uscire dalle paludi stagnanti che fin troppo spesso hanno ammazzato ogni anelito all’autentica differenza. Di farsi metaforicamente e non solo una bella doccia gelida per rinfrescarsi il corpo e le idee!"
la platea attende in silenzio.
Lungarno Canapone.
Mi permetto di dire il mio modesto parere da socialista nazionale e quindi chiamato in causa dall'articolo di Emanuele, con il quale per altro ho già avuto modo di chiarire in privato. Bene il dibbattito che fà sempre e tiene sempre alta la guardia bene il differenziarsi anche se sinceramente trà "cugini" ne vedo davvero poche, male il giuducare un certo operato per altro in buona fede e per la causa comune (quella della sinistra nazionale come l'ha intesa il sempre perfetto Francesco)e bocciare una confederazione che per altro verrà strutturata in maniera rovesciata e perfettamente orizzontale a tutela di ogni singola realtà locale e/o culturale com'è nel nostro spirito, senza nemmeno aver accettato un confronto faccia a faccia trà "cameragni"che credo sia assolutamente fondamentale e costruttuvo.Credo che chiudersi in una torre d'avorio in nome di una banale differenza non giovi a nessuno così come nessuno discute le vostre iniziative ed il vs giornale che per altro compro tutti i giorni e mi riconosco trà le sue righe.Noi per quanto ci riguarda stiamo almeno cercando di ricostrire un'azione costruttiva ed incisiva per la liberazione nazionale am breve anche su strada, fuori da ogni logica settaria e partitica.
RispondiEliminaCari "cugini" questo è un altro treno importante da non perdere, altrimeneti il sistema vedendoci divisi e litigiosi avrà nuovamente vinto....
Chi vuol capire capisca...
In alto i cuori!
Stefano Carboni
CSSN Raggruppamento "N.Bombacci" Roma
Condivido quanto affermato da Stefano Carboni e non posso che confermare anche ciò che ha espresso Gianguido; diversi punti ci accomunano con FN come "visione" globale, anche se poi ce ne sono alcuni su cui non concordiamo, ma l'importante è creare comunque quella "onda d'urto" che Maurizio ha invocato e che tutti dovrebbero invocare ora che il sistema si avvia verso una implosione e che conferma, finalmente, che "noi" avevamo ragione.
RispondiEliminaInvece purtroppo, con questa "uscita", a prescindere dai reali scopi, si ottiene solo una triste prova di pochezza che, onestamente, non mi aspettavo. Ma al peggio non c'è mai limite evidentemente.
Peraltro, il fatto che Rinascita bocci, presuppone che sia maestra...
Eja
Alessio Provaroni
CSSN Raggruppamento "N.Bombacci" Roma
Continuate a sviare la questione su aspetti esteriori e marginali. A metterla sulla dialettica, sul ragionamento, sul raziocinio, sul pro e contro, sul fatto che quanto ho scritto è smentito dai fatti. Che "non è una buona analisi giornalistica".
RispondiEliminaMa io non sono un giornalista e la mia non era un'analisi giornalistica: della "verità dei fatti", della "ragionevolezza", per come voi le intendete me ne frega ben poco. Qui non si tratta di avere ragione in una querelle, o di trovare i punti in comune o meno o di farsi maestri o di vedere chi è più o meno puro.
Si tratta di uscire dai soliti schemi che da anni son stati portati avanti senza risultato, dalle solite trite e ritrite retoriche nostalgiche, dai roboanti proclami e onde d'urto (dai, siamo realisti!).... dalla noia di questo ambiente stantìo, dalle regole della politichetta, dai piccoli o grandi vantaggi e dai soliti speranzosi proclami e confederazioni che nel giro di qualche tempo si rivoltano su se stesse seguendo il solito fallimentare tran tran.
Si tratta di risvegliarsi dal torpore, si tratta di rimettersi in gioco. E questo va olte FN SN o qualsiasi sigla...
Chi può e vuole capire capisca, gli altri continuino pure a indignarsi o a ridersela.
E ognuno per la sua strada.
Io vi saluto.
"Si tratta di uscire dai soliti schemi che da anni son stati portati avanti senza risultato, dalle solite trite e ritrite retoriche nostalgiche, dai roboanti proclami e onde d'urto (dai, siamo realisti!).... dalla noia di questo ambiente stantìo, dalle regole della politichetta, dai piccoli o grandi vantaggi e dai soliti speranzosi proclami e confederazioni che nel giro di qualche tempo si rivoltano su se stesse seguendo il solito fallimentare tran tran. Si tratta di risvegliarsi dal torpore, si tratta di rimettersi in gioco. E questo va olte FN SN o qualsiasi sigla..."
RispondiEliminadopo questa raffica di giudizi di
Papa Emanuele I (mi risulta il primo, perdonatemi se ho sbagliato numero) conditi da un paio di ME NE FREGO (che non guasta mai), il pontefice perchè non ci illustra la sua soluzione visto che i commenti di tutti erano alquanto aperti al dialogo ?
Lungarno Canapone
Caro Lungarno Canapone,
RispondiEliminale soluzioni, di questi tempi, non le ha neanche il buon Dio. Ma dato che mi hai eletto Papa, urbi et orbi, ti benedico e ti assolvo dai peccati.
Amen e così sia!
"Continuate a sviare la questione su aspetti esteriori e marginali. A metterla sulla dialettica, sul ragionamento, sul raziocinio..."
RispondiEliminaAbbia pazienza sa com'è, si siamo abituati alla dialettica e all'uso della ragione, ma se preferisce sproloqui irrazionali bastava dirlo!
Dunque lei non è un giornalista, non ha voluto fare un'analisi veritiera dei fatti, ergo, scusi l'iperbole, è un ciarlatano qualunque che ha voluto dire la sua per non sentirsi accomunato agli appestati che si dimenano fuori dallo "spazio vostro"?!
Buono a sapersi, evidentemente mi ha tratto in inganno lo spazio concessole in seconda pagina dal direttore, che pensavo riservasse tale spazio a persone che ragionano e analizzano e che soprattutto svolgono una professione con un certo rigore e criterio.
Vuole uscire dagli schemi, svegliarsi dal torpore? Anche noi. Vedremo i risultati delle due strategie.
G.S.
mi chiedo se questo articolo non abbia fatto peggio che meglio a Rinascita.
RispondiEliminaun lettore attento di Rinascita.
Non si scrive su Rinascita per coltivare una "professione", o per fare delle pacate analisi degne del Corriere... In questo senso la mia non era "una corretta analisi giornalistica", in questo senso ho parlato "irrazionalmente"...
RispondiEliminaSaletnich, io al contario tuo non vedo la politica come una professione. È qui che siamo diversi, ed è qui che non vuoi - e soprattutto non puoi - capirmi.
Questo è quanto. Saluti e buone cose.
Caro Sig. Liut
RispondiEliminanoto una certa acrimonia nel suo articolo, più che una certa analisi.
Il "realismo del Re" non sempre equivale a dire cose giuste o sensate.
D'accordo che i nostalgismi sono inutili ma vogliamo toglierci anche la voglia di "sognare", di "rincorrere qualche obiettivo" grande o piccolo che sia, rivoluzionario o velleitario che sia ?
Vogliamo invece continuare a rincoglionirci i timpani ascoltando i dibattiti sul rubygate ?
Qui di tran tran ce n'è veramente poco.
Le sigle appartenenti a Confederatio, piccole o grandi che siano (non ritengo questo essere il problema) hanno deciso di fare un loro percorso e un loro viaggio.
I primi riscontri sono molto positivi, soprattutto per il fatto che si sta cercando di fare un'operazione diversa.
Nè eversiva, nè elettorale, nè lobbystica, o altre facezie del genere.
Giudicare tale lavoro a priori solo per il gusto di bocciare ante-post mi sembra quantomeno scorretto.
Pensa non ci sia quella voglia di svegliarsi dal torpore a cui lei faceva riferimento ?
Leggo con dispiacere la frase "non si scrive su Rinascita per coltivare una professione...in questo senso ho parlato irrazionalmente".
Non mi sembra un'uscita felice, perchè avere a disposizione una piccola o grande platea ed usarla per parlare irrazionalmente mi sembra fantozziano o per non dire peggio...
Proprio perchè Rinascita non è un giornale come gli altri, ci si aspetta, oltre alla critica, anche all'aspetto propositivo. che in questo caso non è arrivato, nonostante anche Tassinari, leggo dai messaggi poco sopra, facesse riferimento a un vs. direttore che "se Gaudenzi scende dall'Olimpo in cui si è collocato rispetto alle forze politiche d'area, significherà qualche cosa. "
ma ancora non abbiamo capito cosa.
cordiali saluti
BR
Caro Liut si vede che parla senza cognizione di causa, evidentemente senza sapere nemmeno chi sia il suo interlocutore, altrimenti saprebbe che non svolgo la professione di politico. Capisco, capisco molto bene. Capisco che il suo intento, non so se poi sia l'intento della testata per la quale scrive, è quello di mantenere incontaminato uno "spazio vostro" che vostro non è, ma che con una presunzione incredibile, considerate vostra prerogativa.
RispondiEliminaScenda dal piedistallo caro Liut, venga sul pianeta terra, si metta alla prova quotidianamente, poi potrà forse permettersi di dare patenti a chi che sia.
Buona giornata e buon lavoro.
Maggiore
RispondiElimina...tutti che sbraitano per rimanere ben saldi sui loro avanposti quando c´e´un intero paese che reclama giustizia!
Io sono un militante Forzanovista e´ideologicamente schierato con Socialismo Nazionale. Condivido in pieno l´intervento Di Canosci, e´ora di rimboccarsi le maniche e giungere a delle conclusioni. Lo chiede l´Italia e di tempo rimasto per cercar di dare operativita a tutte le teorie intrise di "termini-concetto" e di "purezze d´animo" lasciano il tempo che trovano.
L´Italia schiacciata e derubata attraverso il "Golpe" del famigerato Trattato di Lisbona, non ha piu´molto tempo a disposizione e noi tutti faremmo bene a riflettere sulla gigantesca perdita di tempo che regaliamo alla grande "Fratellanza" internazionale!
Comunque ringrazio il quoridiano Rinascita ed il suo Direttore che da quanto mi dicono (non ho trovato ieri il giornale in edicola purtroppo) ha riportato senza commenti la mia garbata e doverosa replica.
RispondiEliminaPer il resto si vada avanti (comunque e dovunque).
Eja