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Rapina di Qualiano: la videocamera ricostruisce la tragedia

(umt) Benedetto Grande Fratello. Le riprese delle videocamere sembrano ricostruire la dinamica della tragedia di Qualiano. E a questo punto, se è esatta la ricostruzione de La Repubblica.it,  tocca riconoscere che effettivamente il conflitto a fuoco c'è stato ma, con nove colpi tirati da padre e figlio e uno solo dal ragazzino che interrompe la fuga per voltarsi ma viene fulminato dal carabiniere.  Un video girato sul posto successivamente mostra comunque i due cadaveri all'esterno del supermarket: il primo sulla soglia, il secondo a qualche metro di distanza, sul ciglio della strada ...  

FILMATI delle telecamere a circuito chiuso che fugano ogni dubbio. La rapina nel supermercato Crai di Qualiano è stata registrata: i due rapinatori — uno di appena sedici anni — stavano per sparare quando sono stati ammazzati dall’allievo carabiniere e da suo padre guardia giurata. Per 675 euro. Nel conflitto a fuoco — con un totale di dieci colpi sparati all’interno del negozio — il figlio carabiniere spara per salvare la vita al padre guardia giurata. Pochi secondi dopo il padre guardia giurata spara per salvare la vita al figlio carabiniere. Ma spara anche il sedicenne contro la guardia giurata, una frazione di secondo dopo il carabiniere lo colpisce alla testa. Sui corpi dei due rapinatori uccisi verrà eseguita l’autopsia al più tardi entro domani, appena gli inquirenti avranno deciso se notificare gli avvisi di garanzia alla guardia giurata e al figlio carabiniere per consentire la nomina dei periti di parte, ma sarebbe un atto comunque a loro tutela.
Intanto la ricostruzione dei fatti. Arrivano a piedi al Crai Domenico Volpicelli — sedicenne figlio di ferroviere, niente scuola né lavoro — e il complice Lello Topo, sposato, padre di un bimbo di un anno e figlio di un costruttore edile di Villaricca. Volti coperti dai passamontagna. Topo punta la pistola alla schiena della guardia giurata in servizio al Crai, il minorenne prende la pistola. Entrano. Topo blocca il vigilante, Volpicelli va alle casse e prende i soldi: 675 euro. Ma si avvicinano padre e figlio (Armando e Francesco Costantino, guardia giurata e carabiniere). Sono nel supermercato perché cugini dei titolari, vedono tutto. E Topo vede il carabiniere: «Chi sei? — grida — Fammi vedere le mani...». Intuisce che quell’uomo, mano nascosta dietro la schiena, dev’essere armato. Punta la pistola, ma il padre del carabiniere spara e salva la vita al figlio. Uccide Topo. A questo punto il carabiniere cerca di bloccare il sedicenne che si divincola e fugge, ma all’ultimo istante si volta per sparare contro la guardia giurata. Il carabiniere preme il grilletto e uccide Volpicelli che intanto spara un colpo che va a vuoto.


Questa invece la ricostruzione dei carabinieri raccontata da Il Mattino


I due hanno disarmato il vigilante e si sono diretti alle casse. Al cassiere, un'altra guardia giurata, ma fuori servizio, hanno intimato di consegnare tutto il denaro.
L' uomo ha preso i soldi e li ha dati ai banditi sotto la minaccia delle armi: nel frattempo è giunto nel negozio un giovane carabiniere, anche egli fuori servizio, figlio del cassiere. A questo punto il cassiere ha impugnato la sua pistola ed ha fatto fuoco, colpendo Topo.
Il 16 enne ha tentato la fuga, dirigendosi verso l'uscita, impugnando la pistola e rivolgendola contro il carabiniere. È stato esploso un colpo, che ha ferito Domenico V.al torace. Il 16 enne è stramazzato a terra davanti all'ingresso del supermercato, dove è rimasto agonizzante fino all' arrivo dei soccorsi del 118, ma è morto prima del trasporto in ospedale.

9 commenti:

  1. Altro che tragedia . Dovrebbe essere chiamato il miracolo di Qualiano. Il Meridione non si corregge con le carezze.

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  2. E' arrivato un altro Joe il grinta...

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  3. ammazzare due poveracci...e' una vergogna ! perche' non fare invece la vera pulizia allora con i veri boss mafiosi ?? quelli avete paura vero !!

    poveri ragazzi..

    fascionanarchicocomunista

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  4. Pur non avendo attaccato nessuno, ma solo espresso una nostra opinioni in merito alla rapina in oggetto, ci troviamo a doverci difendere da attacchi politici pretestuosi ed infondati e, di conseguenza, costretti a difenderci anche di fronte a chi si dimostra, prima aperto ad ogni confronto, e poi chiuso quando ciò che viene detto non ha la stesso suono che il direttore d'orchestra vorrebbe sentire.
    A questo punto occorre dire che ci risulta davvero difficile comprendere se la follia è stata presente in quel piccolo supermercato o se troneggia in questo luogo. Umt condanna a prescindere ciò che abbiamo detto. Che gli faccia schifo o meno, quello rimane il nostro parere il parere. Lo schifo, invece, riguarda Umt, il suo concetto di giustizia, il suo modo di pesare diritti e doveri, la sua cultura con il paraocchi con la falce a destra e il martello a sinistra.
    Il buonismo spicciolo che piange il sedicenne rapinatore, con tanto di pistola puntata contro una persona, è maggiore del senso di giustizia che, in questi casi, deve essere per forza applicato perché il diritto alla sopavvivenza non vale solo per il rapinatore, anche se minorenne, ma pure per le persone che si trovano la canna di una pistola puntata contro.
    Allucinante sconvolgete e di deriva politico - dottrinaria il commento di Umt che esce fuori dal seminato e che si appella, per avvalorare le proprie ragioni - più politiche che altro - al nome di un movimento che non piange la morte di due criminali in quanto tali e che essendo antagonista alle sue idee dottinarie lo suppone, per questo, già nel torto in partenza. Ma pare di intuire, nella lettura dei diversi interventi, che sia solo Umt a sostenere il diritto di sparare per i rapinatori ed il dovere di farsi ammazzare per guardia giurata e carabiniere. Il video mostra due corpi a terra, non la sparatoria. Cosa si dovrebbe dedurre da quel video solo Repubblica e Umt lo sanno. Se il maggiorenne avesse pensato a fare il padre di famiglia cercandosi un lavoro, fosse anche lo scaricatore di porto, e il sedicenne fosse rimasto con la testa sui libri a studiare, come si conviene alle persone di quell'età, questa tragedia non ci sarebbe stata, e con essa le puerili lagnanze di chi ragiona come dottrina di sinistra insegna.
    Per il resto, lo schifo è reciproco, soprattutto quando si cercano di manipolare a forza realtà scontate come quella di due individui armati che entrano in un supermercato per una rapina e puntano le loro armi contro persone inermi. Ma questa non sarebbe la prima manipolazione a cui assistiamo. Dal 1945 ad oggi la dottrina cara a Umt ha manipolato ben altro pur di conquistare seggi, potere, ricchezze, prebende e l'ipocrita riconoscenza di aver portato la democrazia e la libertà, la loro!! Non contenti continuano anche nelle faccende da periferia. Il carabiniere sempre da condannare, il criminale sempre da difendere. E l'Italia continua a scivolare nel liquame prodotto proprio da questi manipolatori di mestiere.

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  5. 1. Io non ho mai sostenuto il diritto dei rapinatori a sparare
    2. Ho espresso dubbi sulla dinamica della sparatoria, dubbi condivisi
    3. Il video di Repubblica, che non è il video usato dai carabinieri per ricostruire la rapina, dimostra che i due cadaveri sono fuori dal supermercato e che quindi la rapina era stata già consumata e questo dato ha rilievo giuridico perché i due "sceriffi" non sono intervenuti per impedire un reato ma per colpire i rei
    4. Emerge invece un'opinione, da voi condivisa, che il far west sia una buona risposta all'illegalità diffusa. Ipotesi che è effettivamente maggioritaria nella discussione (e non mi meraviglia) ma a cui resto fermamente contrario. Perché poi ci sarà chi sostiene che si può sparare ai ladri e non solo ai rapinatori. E poi agli spacciatori ...
    5. Non c'è nessun intenzione manipolatoria: tant'è che ho aggiornato il blog riportando la tesi che confutava le mie ipotesi
    6. Non condivido ovviamente i vostri giudizi politici ma poiché derivano da una premessa erronea (la mia volontà manipolatoria) li considero ot e quindi non avverto l'esigenza di replicare

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  6. Dopo aver letto con la massima attenzione i post dedicati alla rapina del supermarcato di Qualiano, terminata con la morte dei due rapinatori, uno di appena 16 anni, ritengo doveroso, da napoletano in primo luogo, da operatore della stampa, fare delle precisazioni, in virtù delle quali, nessun uomo e nessuna donna, dotata della diligenzia del buon padre di famiglia, sostiene il diritto dei rapinatori a sparare durante il compimento della rapina,sul caso di specie, esistono dubbi sulla dinamica della sparatoria,il video di Repubblica, del quale consiglio la visione, dimostra che i due cadaveri sono fuori dal supermercato, per cui la rapina è stata consumata e quindi la guardia giurata e il poliziotto non sono intervenuti per impedire il compimento di un reato ma per colpire i rei,che per amore della verità, non avevano troppa dimestichezza con le arme, se pensiamo che dei 10 bossoli ritrovati, solo uno è partito dal rapinatore i rimanenti invece dalla guardia giurata e dal poliziotto.
    A differenza di molti forumisti, non credo che il far west sia una risposta sufficiente ed adeguata all'illegalità diffusa.
    E neanche il sogno d' una vita piccola ma normale, con il posto fisso e la famiglia da tirare su, non rappresenta più un antidoto all' illegalità, quando il massimo che puoi ottenere è un lavoro precario e malpagato. Abitano già dentro una prigione e non avranno mai paura della cella d' un penitenziario.Condivido le parole di Marco Rossi Doria il maestro di strada che con altri coordina il progetto «Chance», finanziato dal Comune, a favore dei ragazzi dai 14 ai 18 ann, il quale dichiara :" ormai mi riesce difficile perfino parlare di queste storie, nessuno di noi, purtroppo, possiede la bacchetta magica: noi educatori cerchiamo di fare il nostro lavoro con il massimo rigore professionale, ma è una strada lunga, rischiosa. Paradossalmente, questo fenomeno è un sintomo di modernità e non di arretratezza: ciò che accade a Napoli, purtroppo, accade anche nelle periferie di Parigi e Londra, perché i ragazzi sono sempre più una minoranza del mondo e la politica non s' interessa a loro. Da questo punto di vista, la Campania gode di un vantaggio: è la regione più giovane d' Italia ed è costretta ad occuparsi della vicenda, lo voglia o meno.

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  7. Il discorso della criminalità giovanile non si sofferma esclusivamente sulla Campania o su altre regioni del Sud, anche se va detto che la percentuale di delinquenza minorile arriva proprio dalle regioni meridionali. E siamo d'accordo sul fatto che, al di là della radicalità criminale minorile, il vero problema da affrontare è quello relativo ad un governo assente, indifferente e troppo intento a pensare alle proprie faccende interne, fino al punto di arrivare a spulciare la vita privata dell'antagonista politico. Tutti d'accordo, quindi, che l'aumento della criminalità, della disoccupazione e del precariato sia da attribuire a questa manica di incapaci che pretende di emanare leggi che poi, loro per primi, non rispettano.
    Ma parlare di far west pare comunque eccessivo, sia perché si sta discutendo, da una parte di due persone abilitate a portare armi, e dall'altra di due criminali non autorizzati né a puntare armi da fuoco, né a commettere rapine con esse, sia perché la mancanza della certezza della pena e il buonismo applicato ad ogni costo non hanno fatto altro che aggravare una situazione sociale già esacerbata mettendo in ulteriore pericolo persone inermi che si sono trovate al posto sbagliato nel momento sbagliato.
    Il concetto di far west poteva essere accettabile qualora fossero stati dei comuni cittadini a sparare. Ma in questo caso è stato un tutore dell'ordine ed una guardia giurata che hanno reagito dopo essersi trovati una pistola puntata addosso.
    I dieci colpi sparati, poi, segnano più la pessima mira del carabiniere e della guardia giurata che non quella dei rapinatori. Ed è triste notare come passi in second'ordine il fatto che un colpo sia stato sparato anche da parte di uno di questi ultimi, perché ciò dovrebbe comprovare che, dentro o fuori dal supermercato, c'e' stato un conflitto a fuoco. Diversamente i colpi sparati sarebbero stati nove e, probabilmente, si sarebbe potuto parlare di rapinatori "giustiziati" sul luogo del crimine.
    Ciò che, però, vogliamo evitare è scendere nel dettaglio cavilloso e nodoso dei fatti. Più ci si addentra e maggiori sono le giustificazioni a favore di chi di giustificazioni non ne ha.
    Rapinare con una pistola in mano equivale a prendersi i rischi di una reazione. Pretendere che quest'ultima debba avvenire seguendo le "modalità d'uso" scritte su qualche vademecum è rischioso perché porta nell'ilarità un fatto comunque grave, da qualunque punto di vista lo si voglia valutare.

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  8. il FAR WEST colpisce sempre i deboli visto che non viene mai usato contro i boss VERI MAFIOSI

    NIK

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  9. e se un rapinatore avesse puntato la pistola a vostro padre... o a vostro figlio???? ve lo siete kiesti cosa avreste fatto???avreste lasciato sparare per primi i rapinatori...lasciando morire un vostro caro?? poveri ignoranti ke nn conoscete la verità dei fatti e giudicate senza sapere un tubo......BRAVO A KI HA SCRITTO KE IL SEDICENNE DOVEVA SBATTERE LA TESTA SUI LIBRI, E IL 24ENNE DOVEVA ANDARE A PULIRE I CESSI PER MANDARE AVANTI UNA FAMIGLIA COME HANNO FATTO E FANNO I NOSTRI GENITORI...imparate a campare...e no a fare i camorristi....!!

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