Nel forum della base prime scintille tra Caratossidis e Forza nuova

Brescia identitaria è una sigla unitaria, una delle rare che reggono sul territorio. Tanto larga da tenere assieme realtà altrove in aspra concorrenza, come Forza Nuova e CasaPound. E in più gli skin del Veneto front. Una tensione unitaria che è sicuramente favorita dalla forte pressione dell'antifascismo bresciano che ha cementato la sua radicalità nella frustrazione e nella rabbia per la strage impunita.

Così, alla convocazione della manifestazione commemorativa dei massacri titini, ha fatto immediato seguito l'appuntamento per il presidio antifà, al sacrario partigiano, per ricordare tutti i caduti europei per la libertà e la liberazione..

Fino a qualche tempo fa, alla testa dello spezzone di corteo forzanovista ci sarebbe stato Paolo Caratossidis che nelle contrapposizioni di piazza esprimeva il meglio del suo vitalismo stradaiolo (c'è ancora su you tube il video del durissimo corteo militante per ll'inaugurazione della sede di Bergamo, con il Greco a lanciare gli slogan e più avanti, affiancati, defilati, Fiore con padre Tam). Oggi, invece nel forum della base militante polemizza con l'iniziativa. Evidentemente l'aplomb che aveva segnato il distacco è durato lo spazio del mattino e hanno prevalso subito le ragioni della battaglia politica, a cui il Greco non si è mai sottratto.

Così attacca sornione:

ho letto su vivamafarka che è vfs+casa pound + fn.Coincide al vero? poi ricevuta conferma affonda il colpo: l'unità dell'estrema destra quindi? back to the past E su questo terreno, del resto, Caratossidis è coerente col passato, essendo sempre stato animato da un forte "spirito di scissione", cioè la tendenza a costituirsi come soggetto distinto e separato, ad animare una comunità di "eletti", come i primi cristiani. Ovviamente, poi, quando si scende sul terreno della polemica, le occasioni, come si dice, non mancano mai, ecco lo scontro sul Memoriale Morsello, organizzato a Roma per il decennale della scomparsa del fondatore e leader spirituale della comunità forzanovista. E anche stavolta "Alberico" (che il nick fisso di Caratossidis) scende giù duro: Onore a Massimo, disprezzo totale per chi ne strumentalizza il ricordo Per poi precisare L'evento è un evento e come tale è valutato. E conoscendo la vecchia abitudine - mai sopita - di un certo ambiente e di certi figuri, spesso mezze figure, ad utilizzare il ricordo di chi non c'è più per guadagnare un 30 secondi di visibilità. E visto che l'ambiente soprattutto a Roma lo conosco ben bene e visto anche come si è svolto il funerale di Massimo e visto come funziona la 'cerimonia del presenzialismo' o il marketing sui 'presente' sono direi  -lucidamente- scettico sull'utilizzo di Massimo.Anzi mi piacerebbe sapere che ne pensa la Famiglia, i figli etc.Sarebbero loro in primis a dover avvallare un evento del genere. E a chi lo accusa di caduta di stile e poi di polemica pretestuosa replica secco è un dato di fatto. N. tu sei un latinense e di ambiente romano - mi sa che ci capisci come quello sudvietnamita. Un giorno che passo a Roma ti porterei in 'pellegrinaggio' da un pò di camerati di cui mi onoro di essere sodale.Difficile trovarli tra i presenzialisti funebri. tra parentesi nessuno di voi c'era alla esequie e non ha assistito a ciò che è successo in quell'occasione, quindi parla di cose che non conosce. (...) Su certe cose - a mio parere- ci vuole sobrietà: cosa che non vedo per l'evento citato. (...) a)la polemica pretestuosa la aizza chi manco lo conosceva e ora ci si riempe la bocca 2)chi non sa o non vuole sapere che Massimo era un trasversalista soprattutto in ambiente romano 3)chi pensa di cavalcare un anniversario pro domo sua, per dimostrare di esistere(e il/i  diretti interessati sanno bene che intendo) Comunque la chiudo qui,se qualcunaltro vuole dirmi qualcosa lo faccia pure in privato. Un diverso approccio lo offre Anna Lami (con sensibilità femminile, per dirla con Duilio Canu, cioè dando spazio, pur nella polemica, alle ragioni del cuore degli altri): onore a Massimo, era il fondatore di Forza Nuova ed è normale che i forzanovisti lo vogliano ricordare.lo stesso può fare chiunque, perchè ciascuno nel suo cuore, che l'abbia o meno conosciuto, ne serbi con amore il ricordo. le strumentalizzazioni ci saranno sempre per tanti grandi, il suo messaggio è quello che conta. Ma per il Greco le chiacchiere stanno a zero M. scrivi cazzate probabilmente con qualche anno in più comprenderesti tante cose. Nel mentre a Roma altri hanno già cantierizzato un altro evento.Due decennali dunque? Si sa, Caratossidis ha un brutto carattere, ma in questo caso mi viene da pensare la non gratuità della scelte del terreno polemico, due questioni che hanno molto a che fare con l'identità forzanovista. E alla risorsa di esserne l'espressione di un'anima, evidentemente, il Greco non vuole rinunciare.