Contro il vandalismo: due prese di distanza significative
Nonostante il cambio di paradigma rappresentato dal passaggio alla civiltà digitale, mi rendo conto che io spesso continuo a ragionare secondo gli schemi della più classica analogia. E così leggere a pochi minuti di distanza le narrazioni simmetriche di gesta vandaliche consumate stanotte a poche miglia di distanza (da Palestrina al quartiere romano di Prati) e riportarle nel blog è stato tutt'uno.
A costo di destare scandalo, contesto le reciproche alte grida di dolore. In una logica di riduzione del danno, sono convinto che, finché ci saranno persone che ritengono di esprimere la propria insofferenza sociale e politica nella ricerca (e nella persecuzione) del nemico assoluto, è MOLTO MEGLIO che si mantengano sul terreno della violenza verbale, fosse anche nella modalità writer, piuttosto del passaggio all'atto.
Ciò posto, comunque, vanno sottolineate con soddisfazione due significative prese di distanza dagli estremisti nottambuli...
Da una parte il sindaco Gianni Alemanno, che ribadisce la sua perfetta integrazione con la Roma partigiana e antifascista: "Si tratta dell'ennesimo gesto vigliacco di qualche scellerato. Spero vivamente che gli inquirenti riescano ad individuare i responsabili che hanno imbrattato la sede dell'Anpi al quartiere Prati. Simili comportamenti vanno condannati con assoluta fermezza. Roma, città simbolo della lotta di liberazione e dei valori di civiltà, libertà e democrazia, non merita di essere sfregiata in questo modo. Ho dato immediato incarico agli Uffici del Decoro urbano di ripristinare lo stato dei luoghi, rimuovendo le scritte".
Dall'altra Claudio Prancesco (sic) Ciccone, giovanissimo studente di "orientamento politico zapatista" che scrive, sulla bacheca di CasaPound Palestrina, "a nome mio e di tutto il Collettivo ControCorrente, e voglio sottolineare il fatto che tutto il Collettivo, compreso me, non ha nulla a che fare con quanto è avvenuto questa notte, e che siamo completamente estranei ai fatti. Lo dico a puro titolo d'informazione, così che non vi venga in mente che visto che abbiamo avuto un lungo dibattito ieri sera, possiamo essere in qualche modo implicati nella vicenda".
A costo di destare scandalo, contesto le reciproche alte grida di dolore. In una logica di riduzione del danno, sono convinto che, finché ci saranno persone che ritengono di esprimere la propria insofferenza sociale e politica nella ricerca (e nella persecuzione) del nemico assoluto, è MOLTO MEGLIO che si mantengano sul terreno della violenza verbale, fosse anche nella modalità writer, piuttosto del passaggio all'atto.
Ciò posto, comunque, vanno sottolineate con soddisfazione due significative prese di distanza dagli estremisti nottambuli...
Da una parte il sindaco Gianni Alemanno, che ribadisce la sua perfetta integrazione con la Roma partigiana e antifascista: "Si tratta dell'ennesimo gesto vigliacco di qualche scellerato. Spero vivamente che gli inquirenti riescano ad individuare i responsabili che hanno imbrattato la sede dell'Anpi al quartiere Prati. Simili comportamenti vanno condannati con assoluta fermezza. Roma, città simbolo della lotta di liberazione e dei valori di civiltà, libertà e democrazia, non merita di essere sfregiata in questo modo. Ho dato immediato incarico agli Uffici del Decoro urbano di ripristinare lo stato dei luoghi, rimuovendo le scritte".
Dall'altra Claudio Prancesco (sic) Ciccone, giovanissimo studente di "orientamento politico zapatista" che scrive, sulla bacheca di CasaPound Palestrina, "a nome mio e di tutto il Collettivo ControCorrente, e voglio sottolineare il fatto che tutto il Collettivo, compreso me, non ha nulla a che fare con quanto è avvenuto questa notte, e che siamo completamente estranei ai fatti. Lo dico a puro titolo d'informazione, così che non vi venga in mente che visto che abbiamo avuto un lungo dibattito ieri sera, possiamo essere in qualche modo implicati nella vicenda".
orientamento politico zapatista non mi era mai venuto in mente, però credo che si rifletta bene nel mio modo di pensare e di agire. Grazie.
RispondiEliminaClaudio "Prancesco" Ciccone