Scontri di Roma, scarcerati i 23 fermati Piperno: non credo a una regia occulta
da La Repubblica.it
Tornano tutti in libertà i 22 fermati durante gli scontri avvenuti martedì. Il ventitreesimo resta agli arresti domiciliari perché accusato di aver lanciato sassi. Lo hanno deciso i giudici del Tribunale di Roma, dove oggi si sono svolti i processi per direttissima. Le scarcerazioni sono state disposte perché, secondo i giudici, "appare necessario approfondire il quadro delle accuse anche alla luce degli elementi emersi nel corso dell'udienza". E il sindaco Alemanno prende le distanze dai magistrati: "Sono costretto a protestare".
«Lasciate perdere i black bloc
Tutti i ragazzi erano lì per lottare»
di Angela Gennaro
Franco Piperno. L’ex leader di Potere operaio: «Da questo movimento può nascere un’ideologia».
La lotta è «sempre un segno di vita». E di speranza. Franco Piperno, ex leader di Potere operaio, protagonista della contestazione studentesca del ’68 e oggi docente all’Università della Calabria, guarda agli scontri di Roma di lunedì e non ha dubbi.
Che impressione le ha fatto vedere la Capitale a ferro e fuoco?La cosa che più mi ha colpito è una menzogna collettiva che passa attraverso giornali e tv: un aspetto che racconta la condizione degli italiani. Quale?Quella che sarebbero stati i black bloc a perpetrare quelle violenze, attribuendo quanto accaduto a degli esterni. Una reazione che ricorda gli anni ’60: la reazione di nascondere la realtà. E invece si vedrà che si tratta di ragazzi, non di esterni. Ragazzi in gran parte di Roma, magari delle zone periferiche, e in parte di fuori. Parlare di black bloc fa passare quanto accaduto come un gesto specializzato di un settore minimale. Non è così: godevano della solidarietà della maggioranza degli studenti. È la stessa tecnica usata per Valle Giulia quasi 50 anni fa. Ed è riconducibile all’esistenza di una rabbia sociale diffusa.
Nessuna regia occulta, nessun infiltrato secondo lei?Non credo, e lo potremo constatare: vedrà che si tratta di giovani che non rappresentano la “mano lunga” di qualche cospiratore. Come nelle banlieue parigine. La regia occulta è come la mafia: serve a spiegare tutto e assolvere i manifestanti buoni. Una cosa un po’ pretesca. D’altro canto, in Inghilterra, i giornali non si sognano certo di dire che negli scontri che ci sono stati in questi giorni c’erano degli infiltrati.
Qual è il grado di consapevolezza dei movimenti studenteschi, secondo lei?La consapevolezza è in diversa misura. C’è certamente anche una parte di persone aggregate per mero effetto di conformismo: ma questo succede anche nella Chiesa cattolica, dopotutto. È un non-senso bruciare le macchine, ma - come nelle banlieue di Parigi - per avere un senso questi movimenti dovrebbero essere organizzati e far crescere una consapevolezza. Gli unici che hanno un contatto con queste frange sono i centri sociali.
Spesso additati come i responsabili degli scontri.E invece il ministro dell’Interno dovrebbe ringraziarli, perché sono l’ultimo avamposto per dare un senso ad un conflitto che invece va avanti senza senso. Creano comunità in una prospettiva collettiva.
Vede oggi un parallelo o un’analogia con gli anni 60-70?Gli anni terribili. Penso proprio di sì, e sono contento di questo. È come se fosse un movimento bambino: se dura a lungo, produrrà una sua ideologia. Che non sarà lo svelamento della verità, certo. Ma è un movimento che potrebbe anche morire nella culla, come è già successo con l’Onda e la Pantera. Il ’68 ha avuto durata lunga, anni di discussione che portano nei ragazzi la capacità di pensare, di parlare in pubblico. Prendiamo Valle Giulia come momento di scontro significativo: se si leggono i giornali dell’epoca, il comportamento dei poliziotti in quell’occasione può essere stato rilevante verso la radicalizzazione e la deriva estremistica. E anche l’altro giorno: ho visto in tv un ragazzo fermato che, mentre veniva portato via, veniva picchiato. Una violenza arbitraria commessa dai poliziotti e da chi li comanda, che è più grave dell’incendiare un camion. Quello è reato, certo, ma la violenza delle forze dell’ordine produce delle reazioni nell’immaginario giovanile. Nel 1968 sono stato a Parigi: il prefetto aveva invitato le forze dell’ordine a non commettere violenza arbitraria. Diceva che quella violenza rimane nell’occhio di un ragazzo che la vede. E non passa più.
Non ci sono però ideologie di cui nutrirsi.Non più dei movimenti al loro nascere. Nel ’68, la contestazione a Trento e a Torino era contro i docenti: non era caratterizzata da un’ideologia di fondo, ma all’inizio da discorsi psicoanalitici. Non dimentichiamo che in Germania era stato contestato Adorno. Andando ancora più indietro: nel 1905 la rivolta a Mosca era capitanata addirittura da un prete, Gapon, che chiedeva allo zar di intervenire, convinto che i funzionari dello zar nascondessero le condizioni del popolo.
Roma era blindata. Questo ha aumentato la tensione?Quella di sfondare, di fronte ai blindati, è una reazione del corpo. Paradossalmente, questo tipo di violenza sociale basato su manifestazioni di protesta viene meglio controllato da poliziotti armati solo di manganello invece che dai blindati, che scatenano un immaginario di guerriglia urbana.
Un effetto possibile di cui Questura e Viminale dovevano tenere conto?Non ho prove per dirlo, ma l’impressione potrebbe esserci. Maroni è un repressore più giovane rispetto a quelli dei miei tempi: Scelba e Restivo. Ma l’idea di esasperare lo scontro è una tecnica repressiva: i funzionari sanno benissimo che funziona così, e potrebbero aver usato questa consapevolezza.
Fonte: Il riformista
Piperno reduce dalla sua esperienza fallimentare del 68, pontifica, straparla,sentenzia.Io credo invece molto più pragmaticamente che in politica nulla avviene per caso. Gli scontri erano stati programmati,organizzati,dall'area antagonista in concomitanza con la mozione di sfiducia del governo presentata in parlamento. La coincidenza non è casuale, come non è casuale lo scatenarsi delle violenze in centro della capitale, alla notizia che il governo in carica non era stato sfiduciato. Il ribaltone preparato, da chi non perdona a Berlusconi, talune scelte politiche internazionali, a favore della Russia e della Libia, non è andato in porto. Dubitare che non ci siano forze politiche internazionali, che premono per liquidare Berlusconi,vuol dire non aver capito nulla delle operazioni precedenti, del tipo uccisione di Moro, mani pulite, eliminazione di Mattei, basterà leggere i quotidiani angloamericani per capire chi vuole ciò.In politica nulla avviene per caso. T.V.
RispondiEliminail ministro Maroni condannato in via definitiva per resistenza a pubblico ufficiale non ha fatto un solo giorno di carcere! Oggi attacca la magistratura che applicando la legge ha rilasciato fino al processo degli incensurati che sono solo accusati, non condannati, di resistenza a pubblico ufficiale. Direi che nel caso di Maroni faccia e fondoschiena sono assolutamente equivalenti!!!!
RispondiEliminaPiperno dovrebbe essere anche intervistato sul perché a suo nome esisteva un dossier a Berlino est, nella sede della Stasi,la polizia politica della Germania comunista, spiegare il perché la Stasi si era interessata lui.Dovrebbe anche svelare di quali appoggi ha goduto in Canada quando inseguito da alcuni mandati di cattura, per la sua attività politica, in Italia sfuggì al carcere, rifugiandosi nel nord America.C'è una grande e colossale mistificazione e peggio un silenzio omertoso di stampo mafioso, sul fronte degli oltranzisti di sinistra, sui loro appoggi internazionali, sui finanziamenti, sui collegamenti coi servizi segreti dei paese comunisti.Mentre ad ogni piè sospinto, viene citata la CIA, la P2, Gladio,i servizi deviati in combutta coi neofascisti, perché non si parla mai dell'altra faccia della luna, quella che non è mai rivolta verso la terra e che noi non vediamo. T.V.
RispondiEliminaPer Raffaele, mi dimenticavo di aggiungere che l'attuale Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, da giovane è stato militante politico di Avanguardia Operaia,i macellaia di Ramelli a Milano. Dei gruppettari tra i più feroci nella caccia ai fascisti, durante gli anni di piombo, così come Bossi è stato comunista e manifestava a favore di Allende.Una domanda polemica, se fosse stato di Ordine Nuovo, avrebbe potuto fare il Ministro degli Interni?Io dico di no e tu? (vale anche per UMT se vuole rispondere) T.V.
RispondiEliminaNon mi pare che il Canada sia un santuario dei servizi segreti dell'Est. Lì Piperno ha goduto dell'appoggio di colleghi universitari. La circostanza è pacificamente acquisita.
RispondiEliminaQuanto ad Avanguardia operaia, era il gruppo più inetto e PROPRIO PER QUESTO, per imperizia delle membra, uccisero Ramelli: erano al primo pestaggio mentre i veri macellai del Movimento studentesco della Statale ne compirono decine rendendo invalidi le vittime senza ammazzare nessuno.
Al Viminale no ma già nella prima repubblica Egidio Sterpa che non è stato di Ordine nuovo ma processato per i Far-Legione nera è stato ministro.
UMT, replico dicendo che riguardo al confortevole soggiorno in Canadà dell'esimio professore universitario, io qualche sospetto su quale lobby potente, possa essersi interessata a rendere meno sgradevole, la vacanza nel nord America di Piperno l'avrei, ma non ho le prove....Vedo che non mi sai dare una spiegazione al dossier della Stasi,non trovi strano che la Stasi si sia interessata del chiarissimo docente universitario.La Stasi si è interessata, anche delle Brigate Rosse, la cui capacità di controinformazione e di schedatura non teme confronti e che solo tu e ben individuati personaggi e magistrati negano?Certo è molto meglio tirare in ballo Licio Gelli, la P2, la CIA ecc.ecc.Egidio Sterpa nella vecchiaia ha ripudiato i suoi trascorsi giovanili,comunque non ricordo a quale dicastero ti riferisci e mi era sfuggito il fatto.Ribadisco al Viminale, uno di Ordine Nuovo, non ha mai avuto un incarico simile, mentre Maroni ex Avanguardia Operaia lo è tuttora in carica.Forse quelli di AO erano dei dilettanti nel massacrare gli avversari,ma sempre dei macellai rimangono, se poi penso che attualmente sono dei Primari negli Ospedali milanesi.... Comunque erano dediti anche loro alla controinformazione, tanto che il loro archivio è stato compulsato dal Salvini.Per la serie quando uno è affetto dal torcicollo vede solo a destra....mai a sinistra! T.V.
RispondiEliminaLa lobby ebraica E/TV? Gran parte dei principali fisici italiani (e non solo), da Fermi a Pontecorvo, erano ebrei. Ma questo ha una logica e una spiegazione non necessariamente criptologica.
RispondiEliminaPosso assicurarti per conoscenza diretta che Potere operaio non ha mai agito come agente di influenza sovietica, a differenza di altri gruppi, a cominciare da Feltrinelli che era un esplicito teorizzatore del campo socialista.
Il servizio d'ordine di AO era noto come brigata Lepre: dai ranghi della controinformazione del gruppo proviene il ben noto Saverio Ferrari.
Ho qualche problema fisico ma grazie al cielo di torcicollo non ho mai sofferto ...
UMT, sono contento che sostanzialmente godi di buona salute e soprattutto non sei affetto da torcicollo.Per quanto riguarda i Fermi,i Pontecorvo, aggiungo solo che di recente, è comparsa una foto su "Repubblica" scattata a bordo di una nave diretta in Argentina negli anni 50, ove a fianco di Adolf Eichmann, compare un dei più grandi geni di tutti i tempi della fisica quantistica, Ettore Majorana. Mi rendo conto che non siamo a "Chi l'ha visto" e che tu anche se conterraneo della Sciarelli, non ti occupi delle sparizioni degli umani....ma siccome tocchiamo uno dei grandi tabù dei tempi moderni, termino qui.T.V.
RispondiEliminaMe ne hanno dette di tutti i colori ma conterraneo della Sciarelli mai
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