Caratossidis fuori da Forza nuova: per la prima volta sono io ad andarmene

L'annuncio un quarto d'ora fa sulla pagina di Facebook. Sarebbe facile titolare su una fine annunciata. Comunque al di là dell'esito scontato è a mio giudizio solo l'inizio di un'onda lunga ... Ma vedremo

Oggi 22 dicembre 2010 do ufficialmente le mie dimissioni da ogni incarico rivestito all'interno di Forza Nuova.Contestualmente non ho più la pretesa di rappresentare od essere rappresentato dalla stessa. Esco dal movimento dopo un sentiero di militanza mai interrotto a partire dalle fasi di pre-fondazione(estate 1997). Chiudo un capitolo della mia vita con molti rimpianti ed allo stesso tempo assoluta serenità.Chiudo un capitolo perchè sono un uomo libero e voglio rimanere tale.

Archivio una pratica lunga quasi 14 anni che mi è costata molto caro senza rancori ma molta consapevolezza.

Consapevolezza che la Forza Nuova che ho sognato e per cui avrei donato la vita non esiste più.

Assolutamente certo che in Forza Nuova -oggi- ci siano tanti validi militanti privi -purtroppo- di un serio sostegno dirigenziale.Convinto profondamente che il mondo cambia ma ciò che è cambiato in FN in negativo non è sradicabile o contrastabile all'interno. Determinato a non 'pensionarmi' a 34 anni suonati, non farò il pifferaio magico, né mi tufferò nel bordellone dell'estrema destra italiana.

La lezione che ho imparato è importante:nella vita mai dire mai, e mai accettare supinamente ciò in cui non credi per spirito di corpo o per logiche del 'volemose bene'.

Non sparerò sulla croce rossa- sarebbe troppo facile- ed anche ingiusto, visto che nel bene e nel male ho responsabilità assolute che con molta tranquillità mi accollo.

Non m'interessava (l'ho detto e lo ripeto) dividere ciò che era già diviso in microfette.Lascio ad altri la logica correntizia.In Forza Nuova -oggi- poteva crescere solo ed esclusivamente una speranza,una scintilla:ma le speranze fanno paura a chi ha bisogno di tranquillità,quiete,riposo.

La pigrizia mentale condita da un'impareggiabile irrealismo politico- fondato su dei presupposti teologici assolutamente avulsi da un movimento politico(non dico neppure rivoluzionario) sono diventati la Legge. E siccome le gabbie -mentali o reali- possono produrre solamente privazioni,castrazioni,povertà umana ed intelletuale, preferisco -fin che sono in tempo- non adagiarmi nella bambagia per un quieto vivere che non m'interessa più.

Di quello che ho fatto in FN fondamentalmente non rinnego nulla:anche se-chiaramente- ci sono cose che -oggi a ragion veduta- non replicherei.Non è la paura dello stare fermo, dell'immobilismo che mi spaventa: ciò che mi terrorizza è il torpore mefitico dell'inconsapevolezza. Probabilmente sarebbe molto più facile riuscire a credere che il movimento avesse rappresentato un'elite,una casta guerriera di uomini e donne in fermento per costituire un'onda rivoluzionaria.Ahimè,ahinoi nulla di più lontano dalla realtà: e non perchè altri lo siano riusciti a fare è chiaro. Ma già prendere atto di ciò è opera di Verità.E la verità fa male:fa male -in primis- a chi tra mille sofferenze e contraddizioni decide di squarciare il velo dell'ipnosi, sia a chi in quell'ipnosi soporifera vegeta per molteplici motivi.

Questa -per la cronoca- l'unica volta in cui non ho subito epurazione.Fui espulso dal Fronte della Gioventù prima di Fiuggi perchè leggevo la 'disintegrazione del sistema',fui espulso dal Msift di Rauti all'inizio del 1996.Avevo ancora una gamba rotta dai carabinieri che poi il Pino nazionale ringraziò calorosamente. Se dalla prima esperienza uscii con sofferenza, dalla seconda esperienza fu un motivo di gioia.Si stampava ancora il primo Foglio di Lotta, c'era la Spina nel Fianco, i latitanti in Inghilterra e tanti bei ricordi. Pare un secolo e mezzo fa.

Oggi nulla di tutto questo: non ci sono più i latitanti a raccontarmi le loro storie, non ci stanno nemmeno più i compagni a darmi la caccia a martellate in faccia. Sono forse un cittadino 'rispettabile' e tutto sommato 'onesto': e proprio per questo non mi bastano più le storie e i racconti, voglio vivere la Politica, e non quella di Palazzo o Potere, anzi. Voglio uscire da una cella che è sempre stata aperta e non me ne ero nemmeno accorto. Voglio dire la Verità che sento ed essere cosciente che non è l'unica.Voglio credere in un mondo dove anche ai cattivi venda data un'altra chance.Voglio spiegazioni ed analisi, teorie e controteorie,voglio anche cambiare idea, perchè l'idea non è una,due,tre.Non è una recita:non è un freddo elenco,nè un totem o un feticcio.

'Voglio idee per sopravvivere' e mille mille mille non bastano

Voglio Giustizia,Giustizia per tutti.

Paolo Caratossidis