Forza nuova ha confermato l'appuntamento per l'inaugurazione della seconda sede milanese a corso Buenos Aires nonostante l'annuncio del sindaco Moratti sulla revoca della locazione.
"Il comune di Milano ci ha inviato una revoca della concessione - ha scritto su Facebook il leader milanese Duilio Canu - ma... I nostri legali sono certi di una cosa: il contratto in essere è a tutti gli effetti un contratto di locazione e quindi deve essere trattato come tale. Se l'amministrazione comunale vuole recedere dal contratto deve appellarsi ad un giudice ordinario, motivare la decisione ed attendere una sentenza esecutiva di fratto del tribunale. Fino a quel momento gli spazi restano nostri. Tutto il resto sono chiacchere".
Questo il programma per il pomeriggio di sabato 18 dicembre:
Ore 15.00: inaugurazione ed apertura dello SPAZIO 19-22
Ore 15.30: “Le sedi del fascio si chiudono col fuoco” ovvero: la sinistra intolleranza. Parteciperanno al dibattito oltre ai rappresentanti dei movimenti d’Area, Aldo Brandirali, consigliere comunale PdL, Roberta Capotosti, consigliere provincia...le PdL e Marco Osnato, vice coordinatore cittadino PdL.
Ore 17.30: Intervento del segretario nazionale On. Roberto Fiore
Ore 19.00: aperitivo rinforzato alla milanese
Ore 21.30: concerto della Decima Balder (fino a notte fonda!)
Per tutta la giornata mostra fotografica sulle ultime azioni di Forza Nuova Milano.
L'inaugurazione si terrà anche con condizioni meteo avverse.
Degna di nota la presenza di Aldo Brandirali, già leader del più famoso gruppo maoista degli anni '70, il Partito comunista marxista leninista, noto anche dalla testata del giornale come "Servire il popolo", transitato da Comunione e Liberazione e finito, al seguito di Formigoni, nei ranghi di Forza Italia.
ma all'atto pratico hanno gia' le chiavi in mano ??
RispondiEliminamah
Si abbiamo le chiavi in mano da 20 giorni!
RispondiEliminaIl posto è stato pulito, disinfettato e reso abitabile.
Sabato potrai, se vuoi, vederlo.
Grazie ho provveduto ad aggiornare l'altro post di oggi con l'articolo del Corriere della Sera
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