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Quel giorno mai abbastanza maledetto - 5 : chi era Gabriele

Dj, romano di 26 anni, era conosciuto anche dai giocatori biancocelesti
Sul suo blog la rabbia e il cordoglio di chi l'aveva incontrato. Il fratello: "Me l'hanno ammazzato"
Gabriele, due passioni: Lazio e musica
L'amico: "Non era un tifoso violento"

AREZZO - "Gabbo non era un tifoso violento", dice un amico. Aveva due grandi passioni Gabriele Sandri: la musica e la Lazio. Seguiva la squadra in tutte le sue trasferte. Lo conoscevano pure i giocatori. Recentemente aveva partecipato ad una festa con il difensore Lorenzo De Silvestri. Romano, Gabriele gestiva un negozio di abbigliamento alla Balduina ma la sera indossava i panni di dj. Ieri era al Piper di Roma. Walter Valloni, un manager amico, ha la voce rotta dalla commozione: "Lo conoscevo bene: non era un violento. Ho trascorso con lui tutta l'estate nel mio locale di Porto Rotondo, Em Club. Faceva il dj resident. A Roma lavorava spesso nella discoteca La Cabala".
 "Me lo hanno ammazzato a 28 anni con una pistola. Ora le istituzioni facciano la loro parte". Cristiano Sandri è il fratello di Gabriele. Esce dalla caserma della polizia stradale di Arezzo che indaga sull'omicidio di questo pomeriggio e si abbraccia a lungo con il padre in lacrime.
 Nel suo blog, Gabriele si presenta così: "Commmerciante, nato a Roma, inizia a coltivare la sua passione per la musica in piena era rave. Il suo primo disco lo compra a 13 anni. I suoi vinili comincia a farli girare nei sabati pomeriggio della capitale. Nel 2002, la prima stagione estiva in Costa Smeralda".
Fino a ieri, il blob era utilizzato per organizzare la trasferta a Milano ("Chi è rimasto a piedi, è il ben venuto. Siamo in 3 in macchina"), ma da qualche ora, all'indirizzo di Gabriele su MySpace si riversa la rabbia e il dolore degli amici e dei tifosi biancocelesti. Sotto le immagini del suo volto sorridente, con le cuffie in testa, si sommano commenti arrabbiati: "Non si può morire in questo modo..." scrive Federico. "ke mondo de merda...." commenta Mack. E poi tante scritte di dolore: "Mi sembra ieri il giorno in cui ci siamo conosciuti all'Heaven di Porto Rotondo - ricorda Andrea - quando tu hai messo Ragazzo fortunato...oggi accendo la tv e parlano di un colpo che ti ha ucciso. Non riesco a crederci... Addio Gabbo!". "Solo un grande vuoto in fondo al cuore". E poi il saluto di un collega: "Lassù non dimenticarti la borsa dei dischi.. non riuscirei a pensarti senza. Un abbraccio", dj Gabriele Imbimbo.

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