Lamezia, soldi agli sgomberati: il Comune prende tempo
Le 9 famiglie sgomberate giovedì dall'immobile di via Cianflone a Lamezia Terme hanno lasciato l'aula consiliare che avevano occupato per protesta stamattina, dopo aver incontrato il sindaco Gianni Speranza, l'assessore alle Politiche sociali Rosario Piccioni, il dirigente per le Politiche abitative Teresa Bambara e una rappresentanza dell'Aterp.
Alle 7 famiglie rimaste senza alloggio è stato assicurato un contributo all'affitto di 400 euro al mese per tre mesi.
"Non siamo soddisfatti della soluzione trovata che non è nemmeno una soluzione tampone - dichiara il coordinatore regionale di CPI Calabria Mimmo Gianturco - perchè le 7 famiglie già da lunedì si troveranno in mezzo a una strada visto che il comune non pagherà più la struttura alberghiera che al momento le ospita.
E questo senza aver nè incassato il sussidio nè aver trovato il tempo materiale per trovare un alloggio.
Quello che chiediamo a Speranza è di accogliere la soluzione proposta da CasaPound Italia e dall'Aterp senza ultieriori indugi: la richiesta di dissequestro dell'immobile e l'ordinanza di assistenza alloggiativa temporanea negli appartamenti già ristrutturati nell'immobile di via Cianflone.
In ogni caso riteniamo necessario che il contributo all'affitto venga intanto prorogato ad almeno 6 mesi.
Il Sindaco ha chiesto qualche giorno di riflessione, ma è chiaro che già da lunedì se le 7 famiglie si troveranno prive di sistemazione, torneremo in comune e lì resteremo finchè non verrà trovata una soluzione".
Alle 7 famiglie rimaste senza alloggio è stato assicurato un contributo all'affitto di 400 euro al mese per tre mesi.
"Non siamo soddisfatti della soluzione trovata che non è nemmeno una soluzione tampone - dichiara il coordinatore regionale di CPI Calabria Mimmo Gianturco - perchè le 7 famiglie già da lunedì si troveranno in mezzo a una strada visto che il comune non pagherà più la struttura alberghiera che al momento le ospita.
E questo senza aver nè incassato il sussidio nè aver trovato il tempo materiale per trovare un alloggio.
Quello che chiediamo a Speranza è di accogliere la soluzione proposta da CasaPound Italia e dall'Aterp senza ultieriori indugi: la richiesta di dissequestro dell'immobile e l'ordinanza di assistenza alloggiativa temporanea negli appartamenti già ristrutturati nell'immobile di via Cianflone.
In ogni caso riteniamo necessario che il contributo all'affitto venga intanto prorogato ad almeno 6 mesi.
Il Sindaco ha chiesto qualche giorno di riflessione, ma è chiaro che già da lunedì se le 7 famiglie si troveranno prive di sistemazione, torneremo in comune e lì resteremo finchè non verrà trovata una soluzione".
Soldi, soldi, soldi... far "piovere somme fantastiche" (400 euri brutti in culo) su famiglie in emergenza abitativa: ce l'hanno proprio nel sangue, dal canone sociale alla giunta Speranza, dev'essere una questione genetica. La tendenza al palliativo, allo zuccherino ed al prender tempo, nel corso del quale magari scavare tunnel, trovare soluzioni carsiche per togliersi questa brutta spina dal fianco di un'amministrazione così mediatica e pronta ai riflettori.
RispondiEliminaLa gente ha una dignità e coi 400 euro magari ci si comprerà la lapide, ma non si lascerà comprare tutta una vita.