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Lamezia, le famiglie sgomberate occupano la sala consiliare

Hanno occupato la sala consiliare del comune di Lamezia Terme e sono in attesa di essere ricevute dal sindaco le 9 famiglie in stato di grave emergenza abitativa che sono state sgomberare oramai 48 ore fa dallo stabile di via cianflone a Lamezia Terme, occupato nell' agosto scorso insieme a Casapound Italia Calabria.
"Non lasceremo questa sala - afferma Mimmo Gianturco, coordinatore di CPI Calabria - fino a quando il sindaco non ci riceverà e non ci darà delle risposte. Al momento è stata trovata una soluzione abitativa solo per due dei nove nuclei familiari senza casa. Una famiglia è stata alloggiata in uno dei ben 80 immobili confiscati alla mafia che giacciono inutilizzati a Lamezia, un'altra in un immobile messo a disposizione dall'Aterp."
"E' evidente - sottolinea Gianturco - che non possiamo accettare una soluzione del genere che apre solo il varco a una guerra tra poveri e che non risolve la situazione nel suo complesso, come pure aveva promesso solo 2 giorni fa l'assessore alle politiche sociali del Comune di Lamezia.
Non possiamo non leggere in questo un'azione strumentale del sindaco Speranza, visto che la soluzione era stata individuata di comune accordo con l'Aterp: la richiesta di dissequestro dell'immobile da parte dell'azienda territoriale per l'edilizia pubblica previa relazione tecnica che ne attesti l'agibilità e l'emissione di un'ordinanza di assistenza alloggiativa temporanea da parte dell'amministrazione comunale. In questo modo non solo si troverebbe una soluzione per tutte e 9 le famiglie sgomberate, ma non si sprecherebbe l'investimento fatto a costo di duri sacrifici nell'immobile occupato i cui appartamenti sono stati ristrutturati e nei fatti già godono dell'agibilità".



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