Il mio Controcanto su Notte criminale/4 Il delitto Pecorelli e la fabbrica delle fandonie
Tommaso Buscetta era una persona di qualità. Con la carriera bloccata da un difetto (l’irresistibile attrazione per l’altro sesso) che ad altri potrebbe oggi costare molto di più… E quindi nella sua collaborazione con la giustizia ha dimostrato coerenza, lucidità, precisione. Quando ricostruisce il delitto Pecorelli può riferire quello che gli hanno detto, che è sempre la verità e il minimo indispensabile (se valgono e sono state applicate le regole che lui stesso ha definito fondamentali e vigenti prima dell’irruzione sulla scena di quei tamarri dei corleonesi). Quindi si limita a indicare mandanti (i fratelli Salvo) e utilizzatore finale (Andreotti) dell’omicidio del giornalista degli scandali. Non sa e non dice chi possa avere eseguito il “contratto”. E' su questa finestra di opportunità che si inserisce il tentativo di Vittorio Carnevale di elevare la qualità della sua collaborazione giudiziaria. Siamo nell’estate del 1993: il Paese è scosso da una crisi di regime legata all’ondata giudiziaria di Mani pulite e dall’offensiva del terrorismo mafioso.
Nessun commento: