Il ministro Carlo Giovanardi si era distinto all'epoca della "battaglia di Scanzano Ionico" (contro il tentativo del governo Berlusconi di imporre un sito di stoccaggio dei rifiuti nucleari nel Metapontino, come il peggiore dei supporter della scellerata iniziativa. Ora vediamo come continua a sragionare.
Volete sapere l’ultima sul sagace sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi, già ampiamente distintosi nel dire sciocchezze? Lui è convinto che nei cieli di Ustica non ci sia mai stata alcuna battaglia aerea. Gli 81 morti della strage di Ustica sono stati provocati dall’esplosione di una bomba posizionata all’interno della toilette del D9 Itavia, scompars dai radar il 27 giugno 1980. Peccato che Giovanardi abbia dimenticato che tutto l’arredo della toilette del Dc9 Itavia (water e lavandino compresi) è stato ripescato assolutamente integro dai fondali del Tirreno.
Non contento di aver pensato a questa idiozia, il sagace sottosegretario ha voluto anche illustrarla in una conferenza stampa, convocata alla Prefettura di Bologna.
Giovanardi ha dimostrato la sua convinzione assoluta. Ed ha affermato che la sua ricostruzione si basa sulla documentazione della Nato (fonte attendibilissima, ovviamente). In piena trance, Giovanardi è arrivato a sostenere che “Aerei in volo a quell’ora nelle vicinanze del Dc9 non ce ne sono. Sono a 500 chilometri, o nella zona, ma tre ore dopo”. Al suo fianco il sagace sottosegretario aveva Aurelio Misiti, componente del collegio che dal 1990 al 1994 si occupò di analizzare la carlinga del veivolo. Il perito ha detto che la causa del disastro, “fu uno scoppio all’altezza della toilette”.
In quanto all’inchiesta ancora aperta a Roma, Giovanardi la ritiene inutile, dal momento “Francesi e americani ci hanno risposto decine di volte, ci sono anche lettere personali di Clinton e Chirac che dicono “noi non c’entriamo nulla”. In questi casi si dice: basta la parola. Confusi ed esasperati, i parenti delle vittime, hanno lasciato la sala, parlando di dichiarazioni vergognose.
Ancora più netta è stata Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione dei parenti delle vittime di Ustica che ha dipinto la conferenza tenuta dal sottosegretario come una vera e propria “intimidazione alla magistratura che sta indagando”.
Fonte: Newsletter Misteri d'Italia 142
La mole impressionante di falsità e di invenzioni diffuse sul caso Ustica ha fatto perdere ogni interesse per una ricostruzione oggettiva dei fatti. Per qualche dettaglio v. il sito www.claudiopizziit.wordpress.com .
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