Dicono di me/2 - Stragi nere e omicidi rossi
L'assoluzione al processo per la strage di Brescia fa discutere. Interessante, nel forum di Come Don Chisciotte, un sito di controinformazione dall'ispirazione complottista ma ricco di materiali seri, il dibattito aperto sul mio post in materia.
Scrive così Radisol (deve avere idee incendiarie uno che si sceglie come nickname la principale marca di diserbante usata per gli inneschi delle molotov chimiche...)
Va bene, Tassinari .... di "trame nere" in quegli anni era il Pci a parlare ... i movimenti, di cui anche tu hai fatto parte, hanno sempre parlato più propriamente di "stragi di stato" ... Ed è senz'altro questo l'elemento preponderante .....
Ma gli esecutori delle stragi di massa erano inequivocabilmente fascisti ... alcuni a diretta busta-paga "di stato" ....altri magari spinti sempre da "regie di stato" senza per questo essere a diretta busta - paga .... E quindi non meniamo il can per l'aia ... i fascisti di allora, i bombaroli ma anche i semplici squadristi o i borghesi perbenisti della "maggioranza silenziosa" ... quelli direttamente arruolati nei vari "servizi" e quelli che invece ne stavano fuori ... sognavano tutti una cosa ... il colpo di stato militare in stile Grecia, Cile o Argentina ... Ed allora, manovrati direttamente o no dai servizi "di stato" ... la sostanza non cambia .... Era normale che guardassero ai militari o ai carabinieri, cioè allo "stato delle stragi" ed ai suoi apparati come loro speranza politica ....
La cosa cambia un pò, ma nemmeno completamente, solo dopo il 1977 ... quando, con la caduta di Nixon in America e dei vari regimi fascisti europei, l'ipotesi del golpe militare diventa impraticabile .... con la nascita quindi di gruppi armati di destra tipo Nar e Terza Posizione .... non estranei a impicci e frequentazioni con servizi, massonerie e mafie .... ma sostanzialmente "autonomi", anche se non sempre, nelle loro, comunque scellerate, scelte .... In sostanza, fascisti sinceramente "rivoluzionari" non ne sono mai esistiti .. al di là di qualche singolo, tipo Vinciguerra, che ne sta ancora pagando le conseguenze in galera .... Ed è inutile che un "rifardito" come Tassinari cerchi oggi di accreditarne alcuni come tali .... o di dividere impropriamente le responsabilità fasciste di allora con quelle "di stato" .... erano un'unica cosa, indistinguibile ed indivisibile ....
Sarò anche rifardito (sulla questione specifica dell'antifascismo militante) ma continuo a pensare che non bisogna fermarsi alla punta del dito. Ne ero convinto già a vent'anni, figuratevi adesso: il problema era la complessiva macchineria del dominio capitalista, di cui i fascisti erano un aspetto assolutamente secondario (seppure fastidioso).
Non banali, comunque, le considerazioni successive di Radisol, che argomenta così le obiezioni alla sua distinzione tra Br che uccidevano e fascisti di Ordine nuovo e Avanguardia nazionale che facevano le stragi:
Semplicemente, come già detto prima, lo stato ha assolto se stesso ....
Quando i neofascisti hanno cominciato a muoversi senza la diretta protezione statale, con Fioravanti e c., gli ergastoli sono fioccati e come .... e probabilmente anche le condanne ingiuste, come nel caso di Bologna ... Non che Fioravanti e c. fossero "rivoluzionari" .... impicci coi vari poteri ( P2, Magliana, mafia, ambienti legati ai servizi) ce li avevano pure loro ... ma, a differenza dei fascisti della generazione precedente che facevano stragi indiscriminate o sparavano solo ai compagni, hanno invece cominciato a sparare pure a giudici, poliziotti e carabinieri ... ed allora li hanno annientati.
Vinciguerra, poi, è stato condannato per la strage di Peteano solo in quanto reoconfesso ... anche per quella strage ci furono un mare di depistaggi nonostante le vittime fossero carabinieri e si trattasse di una iniziativa del tutto autonoma, non teleguidata, di Vinciguerra e c. .... ma c'era il problema dell'esplosivo usato, uscito da una base Nato ed affidato a Gladio ...ed allora prima si cercò di affibbiare quella strage ai compagni ... e poi a generici malavitosi della zona .... che, se ricordo bene, furono pure in prima battuta condannati per essere poi invece anni dopo scagionati dalla confessione spontanea di Vinciguerra .... E, sempre se ricordo bene, il "depistatore" era anche in quel caso sempre il colonnello dei CC Delfino, lo stesso sotto accusa ed assolto ieri per Brescia ...
Ed anche questo dovrebbe far riflettere ...
La verità vera è che tutte le stragi ( con l'eccezione di Bologna 1980 che aveva forse carattere diversivo rispetto alle inchieste su mafia e P2) ) avevano la stessa finalità ... quella di favorire un golpe militare ... o comunque una stabilizzazione autoritaria contro sinistre e sindacati ....
E la manovalanza neofascista all'epoca a quello puntava, al golpe ed alla stabilizzazione autoritaria contro le sinistre, mica alla "rivoluzione nazionale social/corporativa" ....
Per cui era cosa del tutto naturale l'alleanza tra fascisti ed apparati dello stato, militari e non .... indipendentemente se i fascisti erano direttamente guidati - e spesso pagati - dai servizi segreti o no ...
La storia delle BR è del tutto diversa .... per molti versi politicamente folle e controproducente rispetto ai fini che si proponeva .... ma abbastanza lineare come antagonismo allo stato ed a tutto ciò che questo rappresentava ....
Ed anche il fatto che realisticamente, più o meno dal 1980, le BR ebbero aiuti consistenti dai paesi dell'Est e dai palestinesi di Arafat ( cose impensabili senza l'OK di Mosca) non significa necessariamente che esse, pur nella loro linea politica folle e fuori dalla realtà, fossero "teleguidate" ... nemmeno da Mosca ...
Credo più semplicemente che i russi, avendo scelto il Pci "l'ombrello protettivo della Nato", avevano interesse al fatto che in Italia ci fosse qualcuno che disturbava, con le proprie azioni, la deriva filoamerikana dello stesso Pci e quindi dell'intero quadro politico .... senza per questo dover "ordinare" alle BR questa o quell'altra azione militare ....
E comunque le BR non hanno mai ammazzato ignari passanti o i viaggiatori di qualche treno .... le "stragi di stato" ... secondo tutte le sentenze eseguite sempre da neofascisti ( anche se, salvo il caso che dicevo di Freda e Ventura, non sono mai stati individuati e condannati gli esecutori materiali) .... invece sì ...
Non era Delfino, ma altri alti ufficiali dei carabinieri. E Vinciguerra rivendica perché è incastrato sulla pistola usata da Cicuttini per sparare nel vetro dell'auto trappola e trovata addosso a Boccaccio ucciso nel dirottamento di Ronchi de' Legionari. Comunque cambia poco il ragionamento ...
Scrive così Radisol (deve avere idee incendiarie uno che si sceglie come nickname la principale marca di diserbante usata per gli inneschi delle molotov chimiche...)
Va bene, Tassinari .... di "trame nere" in quegli anni era il Pci a parlare ... i movimenti, di cui anche tu hai fatto parte, hanno sempre parlato più propriamente di "stragi di stato" ... Ed è senz'altro questo l'elemento preponderante .....
Ma gli esecutori delle stragi di massa erano inequivocabilmente fascisti ... alcuni a diretta busta-paga "di stato" ....altri magari spinti sempre da "regie di stato" senza per questo essere a diretta busta - paga .... E quindi non meniamo il can per l'aia ... i fascisti di allora, i bombaroli ma anche i semplici squadristi o i borghesi perbenisti della "maggioranza silenziosa" ... quelli direttamente arruolati nei vari "servizi" e quelli che invece ne stavano fuori ... sognavano tutti una cosa ... il colpo di stato militare in stile Grecia, Cile o Argentina ... Ed allora, manovrati direttamente o no dai servizi "di stato" ... la sostanza non cambia .... Era normale che guardassero ai militari o ai carabinieri, cioè allo "stato delle stragi" ed ai suoi apparati come loro speranza politica ....
La cosa cambia un pò, ma nemmeno completamente, solo dopo il 1977 ... quando, con la caduta di Nixon in America e dei vari regimi fascisti europei, l'ipotesi del golpe militare diventa impraticabile .... con la nascita quindi di gruppi armati di destra tipo Nar e Terza Posizione .... non estranei a impicci e frequentazioni con servizi, massonerie e mafie .... ma sostanzialmente "autonomi", anche se non sempre, nelle loro, comunque scellerate, scelte .... In sostanza, fascisti sinceramente "rivoluzionari" non ne sono mai esistiti .. al di là di qualche singolo, tipo Vinciguerra, che ne sta ancora pagando le conseguenze in galera .... Ed è inutile che un "rifardito" come Tassinari cerchi oggi di accreditarne alcuni come tali .... o di dividere impropriamente le responsabilità fasciste di allora con quelle "di stato" .... erano un'unica cosa, indistinguibile ed indivisibile ....
Sarò anche rifardito (sulla questione specifica dell'antifascismo militante) ma continuo a pensare che non bisogna fermarsi alla punta del dito. Ne ero convinto già a vent'anni, figuratevi adesso: il problema era la complessiva macchineria del dominio capitalista, di cui i fascisti erano un aspetto assolutamente secondario (seppure fastidioso).
Non banali, comunque, le considerazioni successive di Radisol, che argomenta così le obiezioni alla sua distinzione tra Br che uccidevano e fascisti di Ordine nuovo e Avanguardia nazionale che facevano le stragi:
Semplicemente, come già detto prima, lo stato ha assolto se stesso ....
Quando i neofascisti hanno cominciato a muoversi senza la diretta protezione statale, con Fioravanti e c., gli ergastoli sono fioccati e come .... e probabilmente anche le condanne ingiuste, come nel caso di Bologna ... Non che Fioravanti e c. fossero "rivoluzionari" .... impicci coi vari poteri ( P2, Magliana, mafia, ambienti legati ai servizi) ce li avevano pure loro ... ma, a differenza dei fascisti della generazione precedente che facevano stragi indiscriminate o sparavano solo ai compagni, hanno invece cominciato a sparare pure a giudici, poliziotti e carabinieri ... ed allora li hanno annientati.
Vinciguerra, poi, è stato condannato per la strage di Peteano solo in quanto reoconfesso ... anche per quella strage ci furono un mare di depistaggi nonostante le vittime fossero carabinieri e si trattasse di una iniziativa del tutto autonoma, non teleguidata, di Vinciguerra e c. .... ma c'era il problema dell'esplosivo usato, uscito da una base Nato ed affidato a Gladio ...ed allora prima si cercò di affibbiare quella strage ai compagni ... e poi a generici malavitosi della zona .... che, se ricordo bene, furono pure in prima battuta condannati per essere poi invece anni dopo scagionati dalla confessione spontanea di Vinciguerra .... E, sempre se ricordo bene, il "depistatore" era anche in quel caso sempre il colonnello dei CC Delfino, lo stesso sotto accusa ed assolto ieri per Brescia ...
Ed anche questo dovrebbe far riflettere ...
La verità vera è che tutte le stragi ( con l'eccezione di Bologna 1980 che aveva forse carattere diversivo rispetto alle inchieste su mafia e P2) ) avevano la stessa finalità ... quella di favorire un golpe militare ... o comunque una stabilizzazione autoritaria contro sinistre e sindacati ....
E la manovalanza neofascista all'epoca a quello puntava, al golpe ed alla stabilizzazione autoritaria contro le sinistre, mica alla "rivoluzione nazionale social/corporativa" ....
Per cui era cosa del tutto naturale l'alleanza tra fascisti ed apparati dello stato, militari e non .... indipendentemente se i fascisti erano direttamente guidati - e spesso pagati - dai servizi segreti o no ...
La storia delle BR è del tutto diversa .... per molti versi politicamente folle e controproducente rispetto ai fini che si proponeva .... ma abbastanza lineare come antagonismo allo stato ed a tutto ciò che questo rappresentava ....
Ed anche il fatto che realisticamente, più o meno dal 1980, le BR ebbero aiuti consistenti dai paesi dell'Est e dai palestinesi di Arafat ( cose impensabili senza l'OK di Mosca) non significa necessariamente che esse, pur nella loro linea politica folle e fuori dalla realtà, fossero "teleguidate" ... nemmeno da Mosca ...
Credo più semplicemente che i russi, avendo scelto il Pci "l'ombrello protettivo della Nato", avevano interesse al fatto che in Italia ci fosse qualcuno che disturbava, con le proprie azioni, la deriva filoamerikana dello stesso Pci e quindi dell'intero quadro politico .... senza per questo dover "ordinare" alle BR questa o quell'altra azione militare ....
E comunque le BR non hanno mai ammazzato ignari passanti o i viaggiatori di qualche treno .... le "stragi di stato" ... secondo tutte le sentenze eseguite sempre da neofascisti ( anche se, salvo il caso che dicevo di Freda e Ventura, non sono mai stati individuati e condannati gli esecutori materiali) .... invece sì ...
Non era Delfino, ma altri alti ufficiali dei carabinieri. E Vinciguerra rivendica perché è incastrato sulla pistola usata da Cicuttini per sparare nel vetro dell'auto trappola e trovata addosso a Boccaccio ucciso nel dirottamento di Ronchi de' Legionari. Comunque cambia poco il ragionamento ...
Si certo concordo, ma vorrei sapere se qualcuno mette in dubbio queste affermazioni. Lo stato si assolve sempre non lo scopriamo oggi. I brigatisti rossi si sono sempre definiti guerriglieri e non terroristi perche' appunto attuavano azioni di guerriglia e non seminavano terrore. Individuando come nemico lo stato si sono regolati di conseguenza abbandonando l'antifascismo, son il gruppo che ha fatto meno azioni contro i fascisti dell'intera galassia dell'estrema sinistra. Non ci sono organizzazioni di estrema destra che possano considerarsi guerrigliere, neanche nei casi del fenomeno spontaneista. La destra italiana ha il peccato originale delle stragi, purtroppo è innegabile.
RispondiEliminaMa il 25 luglio 1943 il colpo di stato che defenestrò Mussolini e pose fine al fascismo, chi lo fece? La classe operaia, i comunisti? No lo fecero lo stato maggiore dell'esercito,l'arma dei carabinieri, in collaborazione con prefetti e questori, complice gli industriali e l'alta borghesia sempre antifascista durante il bieco ventennio. Importante fu anche il ruolo dei Savoia. I neofascisti che si posero al servizio degli apparati di stato nel dopoguerra, furono i peggiori nemici dell'eredità fascista, che fu un fenomeno sostanzialmente rivoluzionario e innovativo, mai meramente conservatore. Il nazifascismo non governò i due popoli con lo stato di polizia, gli assedi, l'esercito mobilitato nelle piazze. Ebbero i due regimi, un vasto consenso di massa, la loro politica fu sempre volta alla mobilitazione delle masse, dando vita a un sistema sociale avanzatissimo, conquistando il consenso delle rispettive classi operaie. I neofascisti che nel dopoguerra speravano nei golpe e si prestarono al lavoro sporco, furono i peggior nemici del fascismo storico. Per concludere contesto il dogma teologico che lo stragismo si possa definire di marca neofascista;sostanzialmente fu di uno stato antifascista che si servì di mercenari, allo scopo di stabilizzare l'ordine costituito destabilizzando l'ordine pubblico, criminalizzando gli estremisti di destra e sinistra, non certo per riportare al potere la RSI o la socializzazione di Bombacci.T.V.
RispondiEliminaGuarda TV, io contesto addirittura che si possa parlare di stragismo come linea di pensiero e di azione perché sono d'accordo con le argomentazioni di MM. E poi perché ogni strage si collega dentro un contesto distinto e separato. E ha un diverso scopo. E anche le due stragi cronologicamente vicine sono riconducibili a due diversi ambiti di manovre golpiste a direzione ultratlantista e antifascista ma in cui militanti fascisti avevano compiti operativi.
RispondiEliminaMa già sulla modalità Brescia è diversa dall'Italicus: perché in una logica aberrante non è indiscriminata ma diretta a un avversario (i carabinieri? l'antifascisteria?).
Ricordo poi a chi cita Vinciguerra come rispettabile fonte di verità storica che tra le tante cose scritte ce n'è una molto pesante: che Delle Chiaie gli avrebbe confidato che l'Italicus è voluta dai De Felice, cultori esoterici del ferro e del fuoco ...
UMT, in Vinciguerra c' è una furia iconoclasta spaventosa; in poche parole butta il bambino con l'acqua sporca.Leggendo i suoi scritti, ho trovato una vera e propria chicca, in pratica secondo lui, a Valle Giulia nel 1968, i soliti neofascisti collusi con gli Affari Riservati del Viminale,impegnati nella celebre battaglia coi poliziotti, avevano la garanzia di non correre pericoli, in quanto ai poliziotti erano stati tolti preventivamente i caricatori dalle pistole d'ordinanza, ma ecco la ciliegina sulla torta, solo alla bassa forza e non ai graduati e tutto ciò al fine di tutelare il vitellume neofascista, da qualche agente che nella foga avesse perso il controllo di sé sparando ai neofascisti collusi.Proprio come avvenne ad Acca Laenzia o con Gianquinto!Decisamente concordo con te umt,VV non è tutto oro colato.T.V.
RispondiEliminaInoltre il Vinciguerra si contraddice spesso. Nel suo Ergastolo per la libertà sostiene di aver ricevuto da Aldo Trinco la confidenza sulla responsabilità del gruppo di Padova in merito a Piazza Fontana. Intervistato nell'ambito del documentario L'Orchestre Noir, rivela che Freda gli avrebbe posto una domanda su P. Fontana: "Secondo te P. Fontana è stato un errore o una provocazione?" e ne conclude che Freda era incerto su cosa fosse effettivamente accaduto.
RispondiEliminaAggiungici che dà per morto in un'azione di controguerriglia antibasca Mario Pellegrini (vedi ordinanza Salvini) che anni dopo riappare in Argentina
RispondiEliminaNomen est omen: hai visto che ora che ti sei mutato in un dissidente comunista come andiamo d'amore e d'accordo?
RispondiEliminaPrendendo atto che alcuni frequentatori di questo blog, hanno dato fuori di melone, per il mio pseudonimo precedente,ho scelto quindi tale nuovo pseudonimo,assumendo il vero nome di Temistocle Vaccarella, uno sfortunato trokzista napoletano, che è esistito realmente, ammazzato nel 1944 dai gappisti del PCI a Parco Sempione,attirato in un agguato.Erano anni in cui il PCI non tollerava concorrenti a sinistra, quando non gli ammazzava di propria mano, lasciava fare ai nazifascisti, infatti alle Fosse Ardeatine finirono la maggior parte degli aderenti a Bandiera Rossa di Roma.Entrambe le notizie le ho tratte dalla monumentale Storia della Guerra Civile del compianto e grande giornalista Giorgio Pisanò.Temistocle Vaccarella non è un personaggio di qualche film di Totò...
RispondiElimina