Cattive ragazze e la crisi fondativa dell'antifascismo
Nelle scorse settimane sono più volte ritornato, in termini liquidatori, sulla campagna lanciata da Mario Pirani dalle colonne di "La Repubblica" sullo sdoganamento berlusconiano della "fascisteria" (Puschiavo, Jonghi Lavarini). Tocca invece riconoscere che il vecchio editorialista non ha tutti i torti. E' evidente che oramai dentro il Pdl lombardo-veneto hanno preso coraggio una serie di quadri postfascisti (ex An) che non esitano a contestare gli assiomi della correttezza politica antifascista e resistenziale. Certo l'assegnazione delle sedi in locali comunali ad Hammerskin e Forza nuova è il prodotto di un atto amministrativo: ma sono politici i giudizi dei consiglieri comunali e provinciali che hanno esplicitamente difeso il diritto di "residenza" per i gruppi più radicali, così come politica è la decisione del consiglio regionale lombardo di respingere la mozione della sinistra per vietare finanziamenti pubblici a manifestazioni della destra radicale. Ora sono due assessori della giunta Zaia a portare avanti le ragioni dei vinti della guerra civile ...
Veneto. Resistenza e antifascismo valori
per legge, 2 assessori regionali votano no
Isi Coppola e Elena Donazzan contrarie: «Sotto la bandiera dell'antifascismo militante sono stati uccisi Biagi e D'Antona»
VENEZIA (25 novembre) - «Non avremmo mai potuto votare a favore di una legge che stabilisce la resistenza e l'antifascismo come valori». Gli assessori Pdl della Regione Veneto Elena Donazzan e Isi Coppola spiegano così il no che, in dissenso con il loro gruppo, hanno espresso contro la legge per la «promozione e valorizzazione del patrimonio storico e culturale dell'antifascismo, della resistenza e degli eventi correlati accaduti in Veneto dal 1943 al 1948» proposta dalla Federazione della Sinistra e approvata dal Consiglio regionale anche con i voti di Pdl e Lega.
«Resta una legge di parte nonostante il voto a larga maggioranza, tra cui gran parte del Popolo della Libertà e la quasi totalità della Lega Nord», sottolineano le due esponenti della giunta Zaia in una nota congiunta, rinfocolando così le polemiche scoppiate in aula quando l'assessore Donazzan, ex An, ha detto che «sotto la bandiera dell'antifascismo militante sono stati uccisi Marco Biagi e Sergio D'Antona». «La stessa Costituzione nell'elencare i propri valori di riferimento - osservano Donazzan e Coppola - non menziona mai né l'antifascismo, né la resistenza perché nemmeno i padri costituenti, tutti appartenenti alla storia resistenziale, vollero definirli tali. Pare non essere ancora il tempo per una scelta responsabile e nobile che finalmente parli dei delitti dell'una e dell'altra parte, delle vittime dell'una e dell'altra parte. Abbiamo perso una occasione per provare a rasserenare il clima a quasi settant'anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale».
«Alla Costituzione e alla nostra coerenza politica- concludono - dobbiamo lo sforzo di immaginare che alle giovani generazioni sia data la possibilità di superare una stagione di odio nel nome dell'antifascismo che partì dalla Guerra Civile, avvelenò gli anni '70 con il brigatismo rosso ed ancora oggi è il filo conduttore che alimenta le violenze dei centri sociali, che impedisce le presentazioni dei libri di Pansa, che permette di ricordare solo le vittime dell'una, relegando al silenzio le vittime dell'altra parte. Questa non è giustizia, né verità storica».
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fonte: Il Gazzettino.it
«Resta una legge di parte nonostante il voto a larga maggioranza, tra cui gran parte del Popolo della Libertà e la quasi totalità della Lega Nord», sottolineano le due esponenti della giunta Zaia in una nota congiunta, rinfocolando così le polemiche scoppiate in aula quando l'assessore Donazzan, ex An, ha detto che «sotto la bandiera dell'antifascismo militante sono stati uccisi Marco Biagi e Sergio D'Antona». «La stessa Costituzione nell'elencare i propri valori di riferimento - osservano Donazzan e Coppola - non menziona mai né l'antifascismo, né la resistenza perché nemmeno i padri costituenti, tutti appartenenti alla storia resistenziale, vollero definirli tali. Pare non essere ancora il tempo per una scelta responsabile e nobile che finalmente parli dei delitti dell'una e dell'altra parte, delle vittime dell'una e dell'altra parte. Abbiamo perso una occasione per provare a rasserenare il clima a quasi settant'anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale».
«Alla Costituzione e alla nostra coerenza politica- concludono - dobbiamo lo sforzo di immaginare che alle giovani generazioni sia data la possibilità di superare una stagione di odio nel nome dell'antifascismo che partì dalla Guerra Civile, avvelenò gli anni '70 con il brigatismo rosso ed ancora oggi è il filo conduttore che alimenta le violenze dei centri sociali, che impedisce le presentazioni dei libri di Pansa, che permette di ricordare solo le vittime dell'una, relegando al silenzio le vittime dell'altra parte. Questa non è giustizia, né verità storica».
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fonte: Il Gazzettino.it
resto basito dall'ignoranza di questi due assessori
RispondiEliminaveramente senza parole...
complimenti al puttaniere admin che continua a censurare....evidentemente la libertà d'espressione nsa cosa sia
RispondiEliminaLe offese sessiste non rientrano nella policy di questo blog mentre è garantita la più ampia libertà di critica come dimostra il primo commento di questo post
RispondiEliminaPS: Non sono un puttaniere e continuare con gli insulti personali gratuiti non è un buon modo per invocare la libertà di espressione
l'hai scritto tu apposta per fingere che esiste libertà d'espressione, che qui è garantita solo a chi a inneggia ad adolf hitler a ai forni crematori
RispondiEliminaah nemmeno mandare virus apposta è un buon modo per dimostrarsi rispettoso..capito digos?
RispondiElimina1) io non l'ho scritto
RispondiElimina2) la tua libertà di espressione era chiamare puttane due donne, con altri insulti
3) e qui nessuno ha mai inneggiato a hitler e ai forni
si ma tu mi mandi i virus redirect su siti porno e che cambiano impostazioni proxy, vigliacchetto...se mi sminchi il laptop da 1500 euro ti vengo a prendere per il collo sotto casa tua hai capito?
RispondiEliminae quelle so puttane c'è poco da dire
sei un porco sessista
RispondiEliminae tu pure visto che infesti il sito di virus redirect ai siti porno, ah ah ah!
RispondiEliminanon ho assolutamente idea di che cosa tu stia parlando
RispondiEliminaso invece che tu, proteggendoti dietro l'anonimato, usi insulti sessisti contro gli avversari politici
i giochetti con l'ip lasciali perde, no mandare virus e sminchiaproxy...e due...
RispondiEliminapoi, queste parole da un sito consacrato a personaggi che il meno peggio è uno stragista,mi fanno ridere..e se ti danno fastidio i sessisti comincia a pisciare su bloccostudentesco visto che i suoi esponenti non si fanno problemi a picchiare le donne, come successe alla conferenza sui bastardi Karen
non faccio giochetti con gli ip non per virtù ma per imperizia delle membra: sono abbastanza imbranato col pc
RispondiEliminaquesta storia delle donne picchiate alla conferenza Karen mi mancava: me la vuoi raccontare più dettagliatamente?
quanto alla questione generale mi risulta per diretta conoscenza che più di una donna ha ruoli dirigenti in casapound, cosa generalmente rara in un ambiente politico con una solida tradizione machista
allora diciamo che alle figlie dei camorristi riservano canali privilegiati..
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