Un branco razzista sul litorale romano
dal blog di Paolo Brogi
In sei contro un ambulante
derubato e ferito. Un arrestato
Aggressione con insulti razzisti contro due bengalesi alla stazione metro di Acilia sotto gli occhi dei passanti. Denunciati cinque minorenni. In manette un 20enne per il reato di lesioni personali aggravate dall'uso delle armi e dall'odio razziale
FIUMICINO - Un gruppo di giovani balordi, tra i 13 ed i 20 anni, ha derubato un ambulante alla stazione metro di Acilia. L'unico maggiorenne, arrestato poi dai carabinieri, lo ha anche picchiato. Denunciati gli altri cinque minorenni.
I ragazzi, da poco usciti da scuola, si sono diretti alla stazione per far rientro alle rispettive famiglie. Sul marciapiede, i ragazzi hanno notato un banco di abbigliamento gestito da due bengalesi; si sono avvicinati, hanno rovistato tra gli articoli in esposizione e, alla prima distrazione dei due ambulanti, hanno nascosto nei loro zaini alcuni indumenti col chiaro intento di rubarli. Il secondo tentativo di furto però non è andato bene ad uno dei ladruncoli che, dopo essere stato visto dagli ambulanti, è stato invitato con modi cortesi a restituire la merce. Da qui è nata una discussione accesa: il più grande, un 20enne romano, con qualche precedente alle spalle, ha reagito con arroganza. Si è avvicinato ad uno dei due bengalesi e, offendendolo ripetutamente con frasi razziste, gli ha sferrato un pugno al volto prima di ferirgli la mano con una forbice prelevata da un banco.
Tutto è avvenuto sotto gli occhi dei passanti che entravano e uscivano dalla stazione. Una pattuglia, avvertita, ha subito bloccato i giovani ancora alle prese con i due bengalesi. L'ambulante ferito è stato accompagnato in ospedale dove gli sono stati riscontrata una contusione al volto ed una ferita alla mano destra.
Ascoltata i numerosi testimoni presenti all'aggressione, i militari hanno messe le manette al maggiorenne per il reato di lesioni personali aggravate dall'uso delle armi e dall'odio razziale. I suoi 5 complici, tutti minorenni e residenti tra Ostia e Acilia, sono stati denunciati all'Autorità giudiziaria minorile con l'accusa di concorso in furto aggravato.
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Niente svastiche né celtiche, nessuna testa pelata né chiodi. La cosa non mi meraviglia. La costa romana ha una forte tradizione di violenza sociale di matrice razzista. Io l'ho raccontata dettagliatamente nella prima edizione di Fascisteria, distinguendo iniziative in qualche modo riconducibili a una sfera politica e fenomeni di pura brutalità lumpen. Toccherà riparlarne
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