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Tra Berlusconi e Fini, il giusto sta in mezzo

di Giuseppe Parente
Casa Pound sta con Berlusconi o Fini?. Mai domanda fu più sbagliata. Quella cioè rivolta dalla bella Ilaria D'Amico a Davide Di Stefano del Blocco universitario, durante la prima puntata di Exit. È come chiedere a un bimbo orfano se vuole più bene a mamma o a papà.

Di fronte alla scontro in atto, tra il premier Berlusconi e il presidente della camera dei deputati, partiti partitini,giovani tartarugati e no, invece di rimanere del tutto infidderenti allo scontro finale in corso, hanno preferito schierarsi con il premier Berlusconi, nonostante il suo passato di sostenitore economico e non solo di Bettino Craxi, massone convinto iscritto alla loggia P2 e continuatore come leader di forza italia prima e del pdl poi del progetto di rinascita democratico ideato da Licio Gelli,e non con l'ultimo segretario nazionale del movimento sociale prima di alleanza nazionale poi, Gianfranco Fini, ritenuto traditore dell'Idea, dei valori della destra italiana.
Per amore della verità, già alle scorse elezioni regionali, almeno in Campania, l'associazione di promozione sociale Casapound, aveva sostenuto candidati del popolo delle libertà quali il sempre eterno Luciano Schifone,Pietro Diodato, per il quale in queste ore dovrebbe essere emesso provvedimento di revoca dalla carica di consigliere regionale della Campania.
L'indiscrezione è trapelata dal consiglio regionale campano. Il provvedimento sarebbe stato originato da una condanna per brogli elettorali a carico di Diodato, vicenda avvenuta nel 2001, che ha superato i tre gradi di giudizio.

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