Raiz, Saviano e i centri sociali napoletani
Raiz e Saviano hanno saldi legami con la comunità culturale dei centri sociali napoletani. Le ultime tracce più significative risalgono all'anno scorso, nel progetto "Poetica da combattimento" che nasce dall'incontro del rapper napoletano Lucariello e dello scrittore casertano.
"Il libro Gomorra ha avuto la capacità di racchiudere in un'unica parola un meccanismo criminale ramificato e potente, che opprime l'intero paese ed estende la propria influenza anche sul piano internazionale. A questa spirale di violenza e denaro si oppone però un fronte, sociale e culturale, che per la propria battaglia contro il crimine utilizza l'arma della Parola. Questo linguaggio di resistenza e' stato definito da Roberto Saviano "Poetica da combattimento". Ogni resistenza alle logiche criminali ha quindi una propria poetica da combattimento. L'obiettivo del progetto e' rappresentare la grammatica di resistenza alle logiche criminali e diffonderne il messaggio di riscatto. Il percorso letterario dello scrittore si incrocia l'anno scorso con la produzione musicale del rapper napoletano Lucariello".I testi sono curati dallo sceneggiatore di Gomorra, Maurizio Braucci, fondatore del Damm, il centro sociale di Montesanto dedicato a Diego Armando Maradona. La musica, tra gli altri, è di Raiz. I laboratori nelle scuole sono tenuti da Lucariello e Alessandra Cutolo, la videomaker indipendente che ha curato il casting del film e che è stata esponente di rilievo dello Ska, il laboratorio di comunicazione antagonista ubicato nei pressi della facoltà di Architettura e collegato a Officina, lo storico centro sociale dei 99 posse. Il legame tra Raiz e il celebre gruppo rap napoletano risale addirittura agli inizi degli anni 90: il primo cd della band è infatti un concerto live al Leoncavallo di Milano con un palco affollato dai 99 posse, dagli Alma Megretta e dai Bisca.
Vorrei fare, se possibile una precisazione: la scelta di dedicare il centro sociale di Montevergine a Diego Armando Maradona l'hanno fatta i bambini del quartiere che parecipavano ad alcuni laboratori. Bambini che possiamo definire "di strada" visto che non andavano a scuola e spesso venivano usati dalla criminalità per piccoli compiti quali mandare messaggi di minaccia a chi era restio a pagare. Quando fu chiesto loro se avevano in mente un nome per il centro scelsero quello di Maradona. Può non essere interessante ma è una notizia raccolta a suo tempo sul campo.
RispondiEliminaMontevergine? Nontesanto, Ventaglieri. Ho visto Maurizio lavorare come animatore culturale con i detenuti. E' persona di grande talento e umanità e non ho dubbi che anche sul terreno dell'animazione sociale abbia espreso tutte le sue alte qualità
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