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Il negazionismo in cattedra e un particolare intrigante

Lezioni di negazionismo

"Così sfruttano la Shoah"
Il "cosiddetto Olocausto", le falsità di Auschwitz, i racconti "non fedeli" dei sopravvissuti. Tutto da una cattedra dell'Università di Teramo. Con un elogio ad Ahmadinejad
di MARCO PASQUA
IL NEGAZIONISMO della Shoah sale in cattedra. Una delle pagine più buie della storia dell'Uomo, riscritta e riletta seguendo le orme di chi nega l'esistenza delle camere a gas o chi contesta i dati dello sterminio messo in atto dai nazisti. Tocca a Claudio Moffa, professore ordinario presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'università di Teramo, dare spazio alle tesi revisionistiche della Shoah, durante una lezione choc tenuta nell'ateneo. Tutto è messo in discussione dal docente, persino il racconto di Shlomo Venezia, sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. "Non c'è alcun documento di Hitler che dicesse di 'sterminare tutti gli ebrei'", dice Moffa, parlando agli studenti dell'università abruzzese. Duro il giudizio dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, tramite il presidente, Renzo Gattegna: "Mettere in dubbio o negare la Shoah significa offendere la Memoria delle vittime. Invito queste persone a visitare lo Yad Vashem e a studiare la documentazione che là è depositata". Il presidente dell'Aned (associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti), Gianfranco Maris, deportato nel 1943 nel campo di Mauthausen, si dice "disgustato".
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(umt) Questo è l'attacco di un lungo pezzo che La repubblica dedica alla lezione del professore Moffa. Il giornalista scrupolosamente si prende la briga di analizzare il blog del professore, ma gli sfugge un particolare (o lo omette volutamente? chissà), pur dichiarato esplicitamente in un post dedicato proprio alle polemiche sul master in oggetto. Moffa è stato a lungo iscritto di Rifondazione comunista.

6 commenti:

  1. Il caso Moffa è EMBLEMATICO.
    Emblematico del fatto che in Italia NON c'è libertà d'opinione e ricerca scientifica.
    Emblematico del fatto che in Italia c'è QUALCUNO che può aggredire, pestare, sequestra persone alla luce del giorno, davanti alle forze dell'ordine, oltretutto a queste ben noto, senza pagare pegno (e ci mancherebbe...) penso all'aggressione a Faurisson, al sequestro di un'intera corte di tribunale militare ed altre facezie del genere.
    Emblematico del fatto che in Italia, come purtroppo già avviene in altri paesi, la storia la si scrive in parlamento, dove si fanno leggi contro la libertà d'opinione, e nei tribunali, dove le leggi contro la libertà vengono liberamente interpretate per gli "amici" e severamente applicate ai "nemici".
    L'omissione sull'appartenenza partitica di Moffa non è grave, perchè ormai da tempo il "negazionismo" è diventato partito in sè e nemico della democrazia. Caracciolo si dichiarò di Forza Italia, Moffa è o è stato di Rif.Com. ovviamente per antonomasia tutti i fascisti sono negazionisti, ecc ecc

    "Se mala cupidigia altro vi grida,
    uomini siate, e non pecore matte,
    sì che 'l Giudeo di voi tra voi non rida!"
    (Dante Alighieri noto antisemita del XIII-XIV secolo)

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  2. Sì, Gianguido e viceversa i negazionisti sono automaticamente fascisti, il che non è vero. Non era fascista Rassinier, non lo è Saletta ...

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  3. Una vecchia storia, quella del convergere l'uno verso l'altro, dell'antisemitismo di destra e di sinistra. Ovviamente quest'ultimo rivestito di motivazioni anti israeliane, beninteso.

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  4. ZV, mi pare che negli ultimi tempi l'antisionismo di sinistra si stia sempre più spesso liberando della pruderie del politically correct rappresentandosi appunto come fenomeno simmetrico e speculare a quello di destra, che affonda invece in dueceno e + anni di mitologia del Complotto

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  5. Complotto? UMT il Barone Evola, nella sua magistrale introduzione ai Protocolli, scrisse una analisi che a distanza di decenni è inattaccabile.Infatti non è tanto questione di autenticità ma di VERIDICITA'!"Il grande fratello" che tutto dirige e tutto controlla, in nome della libertà e della democrazia, costringe ricercatori onesti,a chiedere ospitalità in Iran, per indire un congresso internazionale sull'olocausto.Uno storico del calibro di David Irving, finisce in galera nella democratica Austria, per la grave colpa di aver scritto un ...libro!Mitologia? No realtà quotidiana!

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  6. Bhè diciamo che ormai non è necessario
    "negare" o "discutere di dati storici e documenti " per farsi condannare ad una FATWA senza ritorno.

    Basta semplicemente "indagare", sul perchè di un Tabu'.

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