E'morto Oggero, editore islamo-massonico
E' morto Giovanni Oggero di Carmagnola, esponente di spicco di quella corrente del tradizionalismo italiano che transita dai ranghi ordinovisti all'Islam attraverso Guenon. E l'ascendenza del Maestro della Tradizione francese si ritrova anche nella decisione dell'editore torinese di aderire anche alla Massoneria tradizionale.
Non desti quindi meraviglia trovare, nella pagina di Facebook, come commento al necrologio del MTR (La Curia Romana Patrum del Movimento Tradizionale Romano, partecipa al dolore della Famiglia Oggero, porge romanamente l’estremo saluto all'amico Giovanni, nonostante la diversa professione religiosa, conoscitore ed estimatore della Tradizione Romana, nelle sue componenti Etrusco-Italiche. CRP-MTR Renato Del Ponte, Genova – Gaetano Vaccaro, Palermo), la partecipazione del Cancello del Cinabro che è espressione dell'Ordine iniziatico dei Cavalieri della Luce, che rivendicano l'appartenenza all'Antica Massoneria Universale e sul sito web presentano tranquillamente le fotine dei dirigenti in abito da cerimonia.
Queste sono le poche righe che gli avevo dedicato nella prima edizione di Fascisteria:
"Dalla militanza neofascista proviene anche Giovanni Oggero di Carmagnola, promotore delle edizioni Arktos, già indagato nella prima inchiesta su Costruiamo l’azione. La sua casa editrice (in passato Arthos) ha pubblicato testi di mistica e di economia islamica, nonché numerose opere di Guénon, e non solo attinenti all’Islam. Di più ampi interessi testimonia l’“Alba d’oro” - ispirata dalla Golden Dawn, una delle più famose società occultiste moderne - collana di ispirazione fantastica ed esoterica, curata da Sebastiano Fusco e Gianfranco De Turris, presidente della Fondazione Evola e guru del fantasy italiano. La casa editrice pubblica anche l’omonimo “pentamestrale di cultura e indirizzi tradizionali” diretto da Renato Del Ponte, uno dei discepoli di Evola più stimati dalla destra radicale. La rivista, emanazione del Centro studi evoliani, ha la redazione a Pontremoli e il responsabile è un cattolico tradizionalista, Gabriele Fergola. Oggero, cultore della Tradizione, dopo l’adesione all’Islam sciita (avvenuta in Francia) ha fondato la prima rivista militante, Jihad. Vi hanno collaborato molti esponenti della destra radicale che sull’onda dell’entusiasmo della Rivoluzione iraniana hanno coronato la loro “cerca” personale con la conversione. L’Associazione Europa-Islam alla quale hanno dato vita si è scelto come simbolo un sigillo in lettere cufiche, di forma svasticoidale, che ripete sui quattro bracci la formula “Egli è Allah”. Anche i contenuti sanno di dejà vu: l’opposizione al “mondo moderno”, l’attenuazione dei centri spirituali dell’Occidente e la loro progressiva sostituzione con gli “idoli”, l’Islam come ultima possibilità di sconfiggere l’Antitradizione. Firma di punta della rivista è Umar Amin, al secolo Claudio Mutti, anche lui titolare di un personale sigillo a quattro braccia, le sue identità plurime. Claudio Mutti, per gli ambienti accademici e polizieschi (ma anche per la militanza “aperta”). Claudio Veltri".
Convertito all'Islam già agli inizi degli anni '80, nel 1983 avanza al Comune di Torino la proposta di farsi affidare il mausoleo della Bella Rosin per trasformarla in moschea e assicurarne così una dignitosa conservazione e valorizzazione ma la cosa non va in porto. In quegli anni, insieme a Mutti, ma anche ai leader della comunità ordinovista torinese, Salvatore Francia e Adriana Pontecorvo, frequenta un insospettabile amico dell'Islam. Ce lo racconta, in toni coloriti (è un articolo polemico dopo l'11 settembre e la deriva antislamica) Maurizio Murelli:
Un personaggio stomachevole che riempie sempre più spesso il video è l'onorevole padano Mario Borghezio, che oggi fa della guerra al terrorismo e all'Islam la sua bandiera di lotta. Un altro che ha fatto presto a cambiare cavallo. Il lettore deve sapere che tra il 1985 e il 1990 l'onorevole Borghezio era ospite a casa mia praticamente tutte le settimane. Fu l'ideatore di "Orion-finanza" (supplemento a "Orion"). Allora io passavo per terrorista e più di me passava per terrorista Claudio Mutti che amorevolmente Borghezio soprannominava "Muttim" e della cui amicizia, fin dai tempi di "Giovane Europa", menava vanto. Dunque, oltre a frequentare amabilmente me, Salvatore Francia (più volte accusato di essere il terrorista numero uno di "Ordine Nuovo"), Adriana Pontecorvo (sempre di "Ordine Nuovo" e nei cui uffici bivaccava) e Oggero di Carmagnola (che stampava una rivista intitolata, ma guarda un po', "Jihad"); oltre ad accompagnarsi a sedicenti "colonnelli" del fantomatico Stato del Sahara Occidentale Spagnolo; oltre ad essere stato accusato lui stesso di atti terroristici (e, mi pare di ricordare, processato) per una lettera anonima della "Falange armata" inviata all'allora giudice di Torino Violante; ebbene, a parte queste "pericolose" ed "equivoche" frequentazioni ciò che lo contraddistingueva era la sua ideologia ferocemente anti-americana e sopra tutto antigiudaica. Oggi, e cito lui perché è il più insopportabile nei suoi atteggiamento provocatori e mistificatori da "bassa lega", è diventato - come molti altri - campione dell'intransigenza anti-islamica.
Che la terra gli sia lieve.
RispondiEliminaUgo c'è un errore, al posto della citazione di Murelli riappare quella di Fascisteria... in ogni caso credo che l'insospettabile amico dell'Islam sia un certo Borghezio.
direi proprio di si grazie catrafuse correggo subito il problema è che nel testo scritto la citazione è esatta misteri del copia e incolla
RispondiEliminaCome non bastasse, si afferma tramite il passaparola, che Borghezio, possieda in lingua originale vale a dire in francese, idioma che conosce molto bene,l'opera completa del Maestro della Tradizione Réné Guénon,nato in Francia e convertito alla religione islamica e morto al Cairo.Ma l'avrà letta, oppure serve solo come arredamento dei locali?
RispondiEliminaepifanio, io e te dobbiamo approfondire la conoscenza
RispondiEliminaanche se mi fai incazzare alcuni amici sei depositario di intriganti pettegolezzi che sono il sale della conoscenza giornalistica
Buongiorno Ugo, confermo quanto sostenuto da Maurizio Murelli, e ricordo perfettamente la presenza di Mario Borghezio, nel radudo in occasione del solstizio d'estate a giugno 1986 a Tarquinia, organizzato " trasversalmente " da alcune raltà dell'area laziale tra cui MPO, Centro Studi tradizionali di VT e militanti del Fronte della Gioventu' di Colle Oppio e Terni, in cui parteciparono le sigle del Nord Italia tra cui Orion ed Ideogramma.
RispondiEliminaPresenti all'occasione per un paio di giornate anche Gianni Alemanno che utilizzò la festa per " rastrellare/selezionare " abilmente quadri extraparlamentari e collaboratori alla Sua personale battaglia di costruzione" del suo personale ed esclusivo potere ".
Borghezio in quell'occasione, oltre ad un notevole spessore e conoscenza sulle dinamcihe politiche e istituzionali del nazional-socialismo, intervenne in una commissione interna sull 'autodeterminazione dei popoli che puntava proprio alla causa dell'Islam in funzione anti-occidentale.
Eravamo tuttvia nel 1986, e a parte il fronte Nazionale francese che già mieteva consensi, la destra radicale italiana non era stata colpita dalla contro-rivoluzione "di azione e pensiero" iniziata a ridosso della caduta del muro grossomodo nel 1992.
http://fascinazione.blogspot.com/2010/08/mancinelli-crisi-della-destra-radicale.html
Erano i primi tentativi di ricostruire un network, dopo la dissoluzione dei primi anni 80', ed esisteva ancora un effetto culturale derivato dagli anni 70' che non aveva permesso ad es. " il deviazionismo " e la radicalizzazione contro gli extra-comunitari.
Non esisteva ancora Berlusconi leader, le derive nazional-populiste, gli skineads e la Lega partiva allora.
Paradossalmente proprio lo spessore culturale e gli immaginari della destra radicale nordista funzionarono da detonatore della radicalizzazione leghista sul territorio.
http://www.mirorenzaglia.org/?p=9109
UMT, sono lusingato dal tuo apprezzamento; temevo le tue ire funeste, temevo di essere etichettato come un volgare "gossiparo" invece...comunque rimango a tua completa disposizione. Chi sono i tuoi amici incazzati? Non saranno mica i soliti noti saccenti, "tuttologhi", "pistaroli neri", nonché "fontanologhi"?
RispondiEliminaFrancesco, naturalmente promosso a post indipendente...
RispondiEliminahttp://blog.libero.it/carancini/13293004.html
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