Una foto, un gesto, tra idiozia e ipocrisia
L'ignoranza (in questo caso dei dispositivi di facebook) fa danni e scandalo. La storia la racconta il Corriere della Sera edizione web. Un "idiota" - per dirla con i suoi dirigenti - si fa fotografare mentre fa il saluto romano davanti al Museo della Liberazione di via Tasso a Roma. Un suo amico, dirigente crotonese della Giovane Italia, pubblica questa foto sul suo profilo facebook in un reportage sulla partecipazione ad Atreju, la festa della giovane destra romana, di cui abbiamo già avuto occasione di parlare. Un giovane giornalista di sinistra se ne accorge e pianta il casino, tirando in mezzo la responsabile della festa. Perché anche se lo sciagurato che ha diffuso la foto F.Z., ha provveduto a cancellarla, le vittime del gesto provocatorio hanno rilanciato, pubblicando a loro volta la foto rimossa per battere cassa e invocare una sottoscrizione di solidarietà. Del resto, se è legittimo aggredire un cineoperatore perché ha stupidamente buttato una cicca su una pozza di sangue fresco, come si fa a negare il diritto degli eredi di chi in quei locali è stato torturato, di incazzarsi ferocemente.
Chiara Colosimo, consigliere regionale e Presidente della Giovane Italia Lazio, replica: «Non ho risposto alla sua sollecitazione di Massimiliano Coccia sulla foto segnalatami, perché non ho più avuto modo di vederla. Detto questo una volta vista non ho alcuna difficoltà a condannare il gesto, unendomi al coro di sdegno della comunità ebraica e sostenendo l'attività del Museo di Via Tasso. Sono nata nel 1986 non ho vissuto il fascismo e credo che sia assolutamente fuori luogo aprire una polemica di questo tipo oggi, tirando in ballo un movimento giovanile che parla e fa tutt'altro. L'idiozia del singolo va condannata, ma non usata a pretesto per screditare un mondo che non ha conti aperti con la storia».
La risposta mi sembra all'altezza del gesto. La leader under 25, infatti, finge di ignorare che nella sua organizzazione, a Roma, o nei dintorni militano centinaia di giovani fascisti che il saluto romano lo praticano sistematicamente, sia pure con modalità e in circostanze meno imbarazzanti di questa.
la foto in questione e' una provocazione di cattivissimo gusto certo ..ma non si puo' additare le persone che fanno saluti romani come dei "delinquenti" o chissa' cos'altro..il saluto romano e' da decenni un simbolo di identificazione di chi e' a destra (destra radicale ) e va preso per quello che e' solo un saluto un modo di identificarsi dei giovani di destra (non tutti ma una buona parte )..Sarebbe ora che si lasciassero stare i simboli di identificazione dandone meno risalto siano di destra o di sinistra..Ognuno dal suo punto di vista considera criminale o ricordo di dolore un pugno chiuso , una falce e martello o un saluto romano o una croce celtica...
RispondiEliminaUn buon passo avanti dovrebbe essere da parte dei mass media di smetterla di enfatizzare o dare quella importanza negativa a certi simboli o esternazioni..cosi' facendo sappiamo bene che non si e' mai e poi mai ottenuto niente..
Va perseguita solo la violenza , cercando anche di capire il motivo del perche' si usano ancora esternazioni tipo saluti romani , o pugni chiusi nel 2010..senza ghettizzare nessuno , senza additare sempre come colpevole di chissa' quale violenza un giovane che fa un saluto romano
questo e' il mio modesto parere , pur sempre opinabile...
buona serata
fabry
Fabry se uno si facesse fotografare a pugno chiuso sotto casa Mattei o ad Acca Larentia, a prescindere dai mass media, a te ti abbotterebbero i coglioni. Cominciamo a riconoscere che sessant'anni di guerra civile + o - strisciante hanno prodotto ferite profonde e che comunque qualsiasi dichiarazione di identità non può prescindere dal rispetto per le vittime di entrambi i fronti
RispondiElimina"a Roma, o nei dintorni militano centinaia di giovani fascisti"
RispondiEliminadove? centinaia? C'è stata la marcia su Roma e me la sono persa?
ti riporto il mio commento si FB alla vicenda:
"Non so se è più squallido un frustrato che si fa ritrarre in quel modo, o il coro patetico e ipocrita per prendere le distanze dal gesto.
Tristezza."
Un saluto romano o con il pugno chiuso non trasforma nessuno automaticamente in un criminale. Ha ragione Ugo Maria quando ci ricorda che debbono essere rispettate le vittime di entrambi i fronti. Ogno di noi deve difendere le proprie idee, senza mancare di rispetto a quelle degli altri. Sarebbe, cito di nuovo Ugo Maria, inopportuno un saluto a pugno chiuso davanti alla casa dei fratelli Mattei - la sola idea a me fa ribollire il sangue di rabbia - , idem è inopportuno salutare romanamente davanti al museo di via Tasso, dove molti subirono le brutali torture della Gestapo.
RispondiEliminaA me sconcerta che il Corriere della sera si occupi di una simile idiozia. Concordo con UMT "L'ignoranza (in questo caso dei dispositivi di facebook) fa danni..."
RispondiEliminasi ma la differenza e' che chi fa il saluto romano a prescindere dove e come lo fa e' considerato dai mass media un delinquente sempre
RispondiEliminachi porta la celtica al collo ad esempio , pure..
invece chi fa pugno chiuso , porta simboli comunisti non da fastidio a nessuno e la stampa non lo considera..
il solco e' profondo in questo paese ma chi e' considerato eversivo sovversivo criminale e' sempre e solamente il "naziskin" il "neofascista" a prescindere..
una foto col pugno chiuso davanti a qualsiasi simbolo di destra non avrebbe mai riscosso cosi' notorieta' e non avrebbe destato nessun uomo democratico a definirlo un gesto grave ..
una svastica , una celtica su un muro desta sempre allarme EVERSIONE una falce e martello o stella rossa e' considerata parte del paesaggio..
oramai in Italia la storia e' a senso unico e contro sempre i simboli di "destra" che dir si voglia..
non per nulla chi va al governo ed e' di destra o ex fascista ha cambiato modi , maniere e saluti...e simbologie varie..per poter accedere ai luoghi di potere..
buona serata complimenti al blog
fabry...
E' una sorte di lavaggio del cervello continua e perpetua:parte da un presupposto errato e in malafede.Siccome i nazisti hanno gassato sei milioni di ebrei, ergo tutti gli epigoni dei nazifascisti, sono dei potenziali serial killer, comunque dei criminali.Non è un caso che in molti paesi sono state varate delle leggi speciali che colpiscono gli studiosi indipendenti, i ricercatori storici liberi. Gente che viene gettata in galera solo per aver scritto dei libri, ove si contesta, cifre e fatti che la vulgata corrente, imposta dai vincitori è di fatto divenuta la nuova religione di stato.Non è consentito investigare, si può sbeffeggiare il Papa, la religione cristiana, Maometto, l'Islam, ma che nessun osi l'inosabile, in Francia chi contesta la sentenza di Norimberga viene sistematicamente condannato .Un nuovo culto di stato imposto nelle scuole, sui mass media vige, una fede obbligatoria con riti, giornate della memoria, gite scolastiche intese come pellegrinaggi, cui tutti siano di destra e di sinistra, devono far pubblicamente testimonianza di fede.
RispondiEliminaGianguido, mi dispiace contraddirti ma a Roma almeno due consistenti comunità di militanti dell'area giovanile del Pdl usano, per dirne una, il saluto del legionario. Lo so, per te puro e non duro di cuore, prevale lo sconforto per la corsa al mercato politico-affaristico, l'ingordigia, la svendita ideale, ma è come dico io. E lo sai.
RispondiEliminaPer carità, il contraddittorio è il sale della vita! ahahah
RispondiEliminatuttavia come hai ben specificato, area giovanile del PDL, cioè di un partito antifascista. A me pare dunque una contraddizione in termini, no?
Ugo,
RispondiEliminapero' sarebbe tempo pero'di commentare certe schizzofrenie congenite di queste giovani oche giulive pidielline (oche, e non solo dal punto di vista trattato ampiamente da A. Giuli).
Sono piuttosto "dissociati" ultimamente.
La neo-compagnia delle opere romana gestita dal triumvirato Alemanno/Rampelli/Augello continua imperterrita ad utilizzare e far utilizzare schemi, canoni, immaginari, rituali, logiche fuori dal " nuovo corso ".
E questo prescidendo dal fatto demenziale di Via Tasso, che sarebbe stato demenziale già 30 anni fa.
Dovrebbero cominciare pero' a far pace con il loro cervello.
Già il termine "Giovane Italia" scelto dalla Meloni è fuori luogo. I nostri patrioti ottocenteschi erano "elitari" nazional-radicali-repubblicani, e facevano la lotta armata.
D'altra parte il lor immaginario non è rconducibile nemmeno ai resistenti/insorgenti perchè anche quelli hanno fatto da briganti borbonici e non la lotta armata.
Inoltre avendo ripudiato il fascismo non possono riferirsi a niente del ventennio e della RSI ed inoltre essendo oltre anti-fascisti anche ferocemente anticomunisti non possono riferirsi a niente dell'immaginario nobile legato alla sinistra .
Non si puo'piu' essere tanto " fascisti immaginari" per capirci , perchè fascisti non lo sono piu' ( ammesso che lo siano mai stati ... ) e gli immaginari di riferimento sono ormai vuoti e liquidi. La Storia di Atreju e bella che finita, ed è senza piu' " Fini " da diverso tempo.
Troppo " fascismo immaginario " ha fatto male perfino a chi si è inventato questa formula ...
Per me il post poteva concludersi, ma a questo punto voglio aggiungere ancora due parole. In Italia vige, con scarsissime eccezioni, la regola del DUE PESI E DUE MISURE. A prescindere dal fatto singolo che ha scatenato questo putiferio, in generale chi saluta romanamente è subito dipinto dai media e dai tg, ossequiosi di rispettare la morale comune antifascista, come un pericoloso criminale novello continuatore degli stermini del regime nazista, invece chi saluta con il pugno chiuso non subisce giudizi di collusione storica con gli stermini staliniani. Si veda anche nel calcio, che io non amo, il diverso trattamento riservato in un caso al saluto romano di Paolo Di Canio e nell'altro al saluto a pugno chiuso di Cristiano Lucarelli.
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