Tdt, gli ultras non mollano
Ultras Roma: restiamo fuori dallo stadio Gli ultras roma comunicano che domenica per Roma-Bologna coerenti con i comunicati precedenti rimarranno ancora fuori dallo stadio ringraziando tutti i ragazzi che ci sono stati vicini a Roma-Cesena e che lo faranno domenica senza obbligare nessuno, condividendo il pensiero di chi preferisce casa, anche quella sarà per noi una vittoria, il nostro obbiettivo con l’aiuto di tutti è creare danno economico alla socetà che poi si ribellerà al sistema, allora sì che il prossimo anno potremo continuare ad andare allo stadio senza tess. del tifoso.
Si dice che aquistando il singolo biglietto di partita in partita nn serve la tessera del tifoso bè cazzate solo una scusa come è una scusa quella di dire andiamo allo stadio per l’ultimo anno cazzate. Come si fa a non capire che aquistando il singolo biglietto si portano più soldi alle società. (...) Come si può pensare di combattere la tessera del tifoso con cori e striscioni. Ci vogliono i fatti, la vita è fatta di sacrifici la cosa migliore sarebbe rimanere a casa per un anno, aprite la mente. (...) Volevamo ricordare una frase che primeggiava sulla manifestazione della tessera del tifoso………. se i ragazzi saranno uniti nn saranno mai sconfitti ! Allora facciamolo domenica tutti fuori, DOVE ? ci sentirete e ci vedrete.
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO ultras roma
il movimento consumatori boccia la tessera - "Pur condividendo tutte le iniziative volte a combattere il fenomeno della violenza negli stadi e a promuovere la cultura di un sano spirito sportivo, il Movimento Consumatori contesta l'applicazione scorretta, ad opera di molte società di calcio, del programma Tessera del Tifoso, attuato con modalità poco trasparenti e irrispettose dei diritti dei propri supporters, laddove si inducono gli stessi a stipulare contratti non voluti e a cedere i propri dati personali per fini commerciali, facendo leva sulla passione sportiva e sullo spirito di appartenenza degli stessi". E' quanto ha dichiarato Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento Consumatori, che a seguito di numerose segnalazioni ricevute, ha avviato un'indagine sulla "Tessera del Tifoso" emessa dai club di calcio di serie A, dalla quale emerge che molte società calcistiche impongono ai tifosi che vogliono acquistare l'abbonamento, anche a nome dei propri figli minori d'età, la sottoscrizione di un contratto per il rilascio di una carta di credito ricaricabile. L'indagine dell'associazione riguarda, in particolare, le modalità di raccolta dei dati personali del tifoso, visto che gli stessi possono essere ceduti a società partner della società calcistica, anche per fini commerciali e di marketing. Per questo l'Associazione ha sollecitato un intervento dell'Antitrust e del Garante per la Privacy.
Lo scrittore Martucci: la tdt non serve. E allo stadio non uccide solo la violenza ultrà - "Nel mio ultimo libro racconto tutti i casi di cronaca nera della storia del calcio nazionale, dal 1920 ai giorni nostri. Una storia d'Italia sconosciuta, inedita al grande pubblico. La scoperta? Non si è morti solo per l'estremismo di isolate frange sanguinarie, ma purtroppo anche per l'eccesso di repressione delle forze dell'ordine, per stadi fatiscenti e malasanità". Lo ha detto lo scrittore Maurizio Martucci, autore di 'Cuori Tifosi' ed esperto di fenomeni d'aggregazione giovanile. "La Tessera del Tifoso è uno strumento inutile, se non per azioni di marketing: cambia poco rispetto alle limitazioni previste dal biglietto nominativo ed è rischiosa perché stimola il contatto ravvicinato di opposte fazioni, senza che prima si siano create le condizioni culturali per poterlo fare: stiamo assistendo a settori ospiti vuoti e zone miste ad alto rischio, con aggressioni tra tifosi ospiti e quelli di casa. Così è nata la strage dell'Heysel, si rischia di tornare indietro di 25 anni. Auspico un cambiamento in corsa del programma Tessera del Tifoso - aggiunge Martucci - e una crescita culturale d'insieme per affrontare la questione sicurezza a trecentosessanta gradi, relazionandosi con tutte le componenti del sistema: il tifo è principalmente fenomeno sociale e va trattato in termini culturali. 'Cuori Tifosi' muove in questa direzione
I club granata contro la tdt - Sono una dozzina i tifosi identificati dalla Digos per gli incidenti di domenica scorsa all'Arechi: undici salernitani e uno paganese. E un gruppo di una decina di club granata ha così commentato la responsabilità degli incidenti:
Ci troviamo a scrivere e commentare sui fatti accaduti durante il derby di lunedì sera tra SALERNITANA e Paganese; ne avremmo fatto volentieri a meno, ma è inevitabile esprimere alcune nostre considerazioni. E’ inconcepibile e da principianti riservare lo stesso settore sia ai tifosi salernitani che a quelli paganesi, ed in particolare il settore “distinti” notoriamente frequentato da famiglie e da ragazzi di giovane età. Tutto questo senza predisporre neanche un’area di divisione o una qualche barriera,o quantomeno un cordone di forze dell’ordine che potessero dividere le due tifoserie da qualsiasi contatto. Tutto questo è dilettantismo allo sbaraglio. E’ da stolti lasciare vuoto un intero settore “curva nord” da sempre adibito ad uso tifoseria ospite. Tutto questo è illogico, salvo a voler pensare, appositamente voluto per creare l’incidente, e di conseguenza mettere dietro la sbarra il TIFOSO.
Il derby non veniva giocato da quasi trent’anni e anche un’antica amicizia tra le tifoserie andava verificata,e poi si sa tra i tifosi si annoverano sempre teste calde, teppisti generici ed infiltrati che nulla hanno a che fare con le logiche sportive. Tutto ciò fa da introduzione all’assurdità della famosa e famigerata TESSERA DEL TIFOSO. Senza questa felice intuizione del ministro MARONI la tifoseria ospite si sarebbe tranquillamente accomodata in curva nord, a tifare liberamente per i propri beniamini,senza mai venire a contatto diretto con i padroni di casa. Nel 2010 lo sfottò è lecito, a volte simpatico, ma ogni intemperanza deve assolutamente limitarsi all’aspetto squisitamente verbale, non è ammissibile, né concepibile, né sopportabile che succedano disordini e si rischi pericolose degenerazioni. Paradossalmente i danni sono stati limitati proprio grazie al corretto comportamento della stragrande maggioranza dei tifosi di ambo le città, altrimenti saremmo ora qui a commentare e forse a piangere qualche morto. La partita scorsa è stata la dimostrazione reale,qualora ce ne fosse ancora bisogno, dell’insuccesso di questa TESSERA e le disastrose conseguenze a cui può portare. I tifosi non possono essere marchiati come animali, la maggioranza è fatta da persone per bene e in uno stato di diritto il cittadino deve essere salvaguardato dalle forze dell’ordine. Lo stato si arrende, non sa tutelarci e nasconde le sue responsabilità,e nasconde questa sua totale inerzia schedando persone e ricorrendo ad un’inutile tessera del tifoso. E tutto questo con il motto “fidelizzazione del tifoso”, ovvero commercializzazione della passione.
Fonte:ultrasblog
Si dice che aquistando il singolo biglietto di partita in partita nn serve la tessera del tifoso bè cazzate solo una scusa come è una scusa quella di dire andiamo allo stadio per l’ultimo anno cazzate. Come si fa a non capire che aquistando il singolo biglietto si portano più soldi alle società. (...) Come si può pensare di combattere la tessera del tifoso con cori e striscioni. Ci vogliono i fatti, la vita è fatta di sacrifici la cosa migliore sarebbe rimanere a casa per un anno, aprite la mente. (...) Volevamo ricordare una frase che primeggiava sulla manifestazione della tessera del tifoso………. se i ragazzi saranno uniti nn saranno mai sconfitti ! Allora facciamolo domenica tutti fuori, DOVE ? ci sentirete e ci vedrete.
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO ultras roma
il movimento consumatori boccia la tessera - "Pur condividendo tutte le iniziative volte a combattere il fenomeno della violenza negli stadi e a promuovere la cultura di un sano spirito sportivo, il Movimento Consumatori contesta l'applicazione scorretta, ad opera di molte società di calcio, del programma Tessera del Tifoso, attuato con modalità poco trasparenti e irrispettose dei diritti dei propri supporters, laddove si inducono gli stessi a stipulare contratti non voluti e a cedere i propri dati personali per fini commerciali, facendo leva sulla passione sportiva e sullo spirito di appartenenza degli stessi". E' quanto ha dichiarato Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento Consumatori, che a seguito di numerose segnalazioni ricevute, ha avviato un'indagine sulla "Tessera del Tifoso" emessa dai club di calcio di serie A, dalla quale emerge che molte società calcistiche impongono ai tifosi che vogliono acquistare l'abbonamento, anche a nome dei propri figli minori d'età, la sottoscrizione di un contratto per il rilascio di una carta di credito ricaricabile. L'indagine dell'associazione riguarda, in particolare, le modalità di raccolta dei dati personali del tifoso, visto che gli stessi possono essere ceduti a società partner della società calcistica, anche per fini commerciali e di marketing. Per questo l'Associazione ha sollecitato un intervento dell'Antitrust e del Garante per la Privacy.
Lo scrittore Martucci: la tdt non serve. E allo stadio non uccide solo la violenza ultrà - "Nel mio ultimo libro racconto tutti i casi di cronaca nera della storia del calcio nazionale, dal 1920 ai giorni nostri. Una storia d'Italia sconosciuta, inedita al grande pubblico. La scoperta? Non si è morti solo per l'estremismo di isolate frange sanguinarie, ma purtroppo anche per l'eccesso di repressione delle forze dell'ordine, per stadi fatiscenti e malasanità". Lo ha detto lo scrittore Maurizio Martucci, autore di 'Cuori Tifosi' ed esperto di fenomeni d'aggregazione giovanile. "La Tessera del Tifoso è uno strumento inutile, se non per azioni di marketing: cambia poco rispetto alle limitazioni previste dal biglietto nominativo ed è rischiosa perché stimola il contatto ravvicinato di opposte fazioni, senza che prima si siano create le condizioni culturali per poterlo fare: stiamo assistendo a settori ospiti vuoti e zone miste ad alto rischio, con aggressioni tra tifosi ospiti e quelli di casa. Così è nata la strage dell'Heysel, si rischia di tornare indietro di 25 anni. Auspico un cambiamento in corsa del programma Tessera del Tifoso - aggiunge Martucci - e una crescita culturale d'insieme per affrontare la questione sicurezza a trecentosessanta gradi, relazionandosi con tutte le componenti del sistema: il tifo è principalmente fenomeno sociale e va trattato in termini culturali. 'Cuori Tifosi' muove in questa direzione
I club granata contro la tdt - Sono una dozzina i tifosi identificati dalla Digos per gli incidenti di domenica scorsa all'Arechi: undici salernitani e uno paganese. E un gruppo di una decina di club granata ha così commentato la responsabilità degli incidenti:
Ci troviamo a scrivere e commentare sui fatti accaduti durante il derby di lunedì sera tra SALERNITANA e Paganese; ne avremmo fatto volentieri a meno, ma è inevitabile esprimere alcune nostre considerazioni. E’ inconcepibile e da principianti riservare lo stesso settore sia ai tifosi salernitani che a quelli paganesi, ed in particolare il settore “distinti” notoriamente frequentato da famiglie e da ragazzi di giovane età. Tutto questo senza predisporre neanche un’area di divisione o una qualche barriera,o quantomeno un cordone di forze dell’ordine che potessero dividere le due tifoserie da qualsiasi contatto. Tutto questo è dilettantismo allo sbaraglio. E’ da stolti lasciare vuoto un intero settore “curva nord” da sempre adibito ad uso tifoseria ospite. Tutto questo è illogico, salvo a voler pensare, appositamente voluto per creare l’incidente, e di conseguenza mettere dietro la sbarra il TIFOSO.
Il derby non veniva giocato da quasi trent’anni e anche un’antica amicizia tra le tifoserie andava verificata,e poi si sa tra i tifosi si annoverano sempre teste calde, teppisti generici ed infiltrati che nulla hanno a che fare con le logiche sportive. Tutto ciò fa da introduzione all’assurdità della famosa e famigerata TESSERA DEL TIFOSO. Senza questa felice intuizione del ministro MARONI la tifoseria ospite si sarebbe tranquillamente accomodata in curva nord, a tifare liberamente per i propri beniamini,senza mai venire a contatto diretto con i padroni di casa. Nel 2010 lo sfottò è lecito, a volte simpatico, ma ogni intemperanza deve assolutamente limitarsi all’aspetto squisitamente verbale, non è ammissibile, né concepibile, né sopportabile che succedano disordini e si rischi pericolose degenerazioni. Paradossalmente i danni sono stati limitati proprio grazie al corretto comportamento della stragrande maggioranza dei tifosi di ambo le città, altrimenti saremmo ora qui a commentare e forse a piangere qualche morto. La partita scorsa è stata la dimostrazione reale,qualora ce ne fosse ancora bisogno, dell’insuccesso di questa TESSERA e le disastrose conseguenze a cui può portare. I tifosi non possono essere marchiati come animali, la maggioranza è fatta da persone per bene e in uno stato di diritto il cittadino deve essere salvaguardato dalle forze dell’ordine. Lo stato si arrende, non sa tutelarci e nasconde le sue responsabilità,e nasconde questa sua totale inerzia schedando persone e ricorrendo ad un’inutile tessera del tifoso. E tutto questo con il motto “fidelizzazione del tifoso”, ovvero commercializzazione della passione.
Fonte:ultrasblog
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