Guerin Serac fa perdere le tracce
Di Guerin Serac si sono perse le tracce. La notizia la dà Brescia oggi riferendo della comunicazione della polizia spagnola alla Corte che sta celebrando il terzo processo per la strage di piazza della Loggia.
L'ormai anziano leader del network internazionale anticomunista attivo negli anni 60 e 70 nella penisola iberica ha abbandonato da tempo il suo domicilio noto e la polizia non sa dove sbattere la testa.
L'ultimo ciclo di processi per stragi vede l'ex ufficiale dell'Oas ricoprire un ruolo fondamentale. Nell'inchiesta Salvini l'Aginter press era la centrale organizzativa dell'intero piano eversivo che mette capo a piazza Fontana. Quanto a Brescia, "stando alle dichiarazioni rilasciate da Maurizio Tramonte, l'imputato che dopo aver collaborato con la magistratura bresciana ha deciso di ritrattare tutto, Carlo Maria Maggi contattò Guerin Serac tramite Delfo Zorzi. Da Serac il gruppo veneto, secondo la ricostruzione dell'accusa, aveva bisogno di esplosivo e anche di un aiuto per mettere a punto un ordigno. Sempre secondo le dichiarazioni di Tramonte, dopo il contatto Serac inviò ai veneti due tecnici che prepararono due ordigni.
Sempre secondo Tramonte Maggi consegnò le due bombe a Ermanno Buzzi (il bresciano condannato in primo grado per la strage, ucciso in carcere a Novara da Mario Tuti e Pierluigi Concutelli e poi assolto in appello) e lo incaricò di consegnarle a Giovanni Melioli, ordinovista di Rovigo morto nei primi anni '90. Ma Serac non potrà raccontare la sua versione".
Ovviamente, come al solito, gli autori materiali sono sempre morti da decenni...
L'ormai anziano leader del network internazionale anticomunista attivo negli anni 60 e 70 nella penisola iberica ha abbandonato da tempo il suo domicilio noto e la polizia non sa dove sbattere la testa.
L'ultimo ciclo di processi per stragi vede l'ex ufficiale dell'Oas ricoprire un ruolo fondamentale. Nell'inchiesta Salvini l'Aginter press era la centrale organizzativa dell'intero piano eversivo che mette capo a piazza Fontana. Quanto a Brescia, "stando alle dichiarazioni rilasciate da Maurizio Tramonte, l'imputato che dopo aver collaborato con la magistratura bresciana ha deciso di ritrattare tutto, Carlo Maria Maggi contattò Guerin Serac tramite Delfo Zorzi. Da Serac il gruppo veneto, secondo la ricostruzione dell'accusa, aveva bisogno di esplosivo e anche di un aiuto per mettere a punto un ordigno. Sempre secondo le dichiarazioni di Tramonte, dopo il contatto Serac inviò ai veneti due tecnici che prepararono due ordigni.
Sempre secondo Tramonte Maggi consegnò le due bombe a Ermanno Buzzi (il bresciano condannato in primo grado per la strage, ucciso in carcere a Novara da Mario Tuti e Pierluigi Concutelli e poi assolto in appello) e lo incaricò di consegnarle a Giovanni Melioli, ordinovista di Rovigo morto nei primi anni '90. Ma Serac non potrà raccontare la sua versione".
Ovviamente, come al solito, gli autori materiali sono sempre morti da decenni...
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