Verità vo' cercando -1 / Cauchi e i servizi segreti
C'è un altro militante della cellula nera toscana che denuncia "manovre omicidiarie" dei servizi segreti ai suoi danni. Si tratta di Augusto Cauchi, rifugiato da più di trent'anni in Argentina dopo un paio di anni di attività in Spagna.
Queste le sue dichiarazioni all'Ansa, riportate nel forum di Vivamafarka:
Cominciamo a vedere qualche verità su questo personaggio. Ce la racconta un report pubblicato su un vecchio numero della rivista dell'intelligence nazionale civile, Gnosis in un capitolo dedicato alle deviazioni del servizio segreto militare:
Il giudice istruttore presso il Tribunale di Firenze, dottor Rosario Minna, che indagava su diversi attentati a treni e linee ferroviarie, avvenuti in Toscana tra il 1974 e il 1983, l'8 novembre 1984 chiese al Direttore del SISMi di fornire notizie in ordine a persone, organizzazioni ed attentati terroristici.
Dopo varie risposte interlocutorie, nel gennaio 1985, il SISMI oppose il segreto di Stato e il 28 marzo dello stesso anno il Presidente del Consiglio lo confermò.
In epoca successiva fu possibile acquisire agli atti del processo per le stragi dell'Italicus e della stazione di Bologna, un documento relativo ad un rapporto del centro SISMi di Firenze del 20 dicembre 1977, dal quale risulta che fin dalla primavera del 1974, Augusto Cauchi era diventato collaboratore del locale centro SID.
Il Servizio non risulta perciò in possesso di documentazione contemporanea all'epoca in cui si verificò la collaborazione, ma solo successiva.
Nella recente sentenza istruttoria del giudice istruttore di Bologna Grassi, i rapporti tra Cauchi e il capo del centro SID e poi SISMi di Firenze, Federigo Mannucci Benincasa (di cui va segnalata la lunghissima permanenza come Capocentro e che ora non appartiene più al Servizio), sono ampiamente documentati, così come il legame dello stesso Cauchi con Gelli e con l'entourage piduista.
Cauchi, inserito nella struttura stragista operante negli anni 73-74 in Toscana, aveva ricevuto finanziamenti da Licio Gelli e disponeva di esplosivo in epoca immediatamente precedente la strage compiuta sul treno Italicus; alcuni testimoni lo hanno indicato come autore della stessa.
È stato arrestato nel 1993 in Argentina, ma quel paese, fino ad oggi, non ne ha ancora concesso l'estradizione. (44) Cauchi doveva essere un personaggio rilevante per il Servizio, se sulle attività informative di cui era partecipe è stato posto il segreto di Stato. Il mancato reperimento della documentazione su di lui si deve, ancora una volta, al fatto che gli archivi sono al di fuori di qualsiasi controllo.
Queste le sue dichiarazioni all'Ansa, riportate nel forum di Vivamafarka:
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Cominciamo a vedere qualche verità su questo personaggio. Ce la racconta un report pubblicato su un vecchio numero della rivista dell'intelligence nazionale civile, Gnosis in un capitolo dedicato alle deviazioni del servizio segreto militare:
Il giudice istruttore presso il Tribunale di Firenze, dottor Rosario Minna, che indagava su diversi attentati a treni e linee ferroviarie, avvenuti in Toscana tra il 1974 e il 1983, l'8 novembre 1984 chiese al Direttore del SISMi di fornire notizie in ordine a persone, organizzazioni ed attentati terroristici.
Dopo varie risposte interlocutorie, nel gennaio 1985, il SISMI oppose il segreto di Stato e il 28 marzo dello stesso anno il Presidente del Consiglio lo confermò.
In epoca successiva fu possibile acquisire agli atti del processo per le stragi dell'Italicus e della stazione di Bologna, un documento relativo ad un rapporto del centro SISMi di Firenze del 20 dicembre 1977, dal quale risulta che fin dalla primavera del 1974, Augusto Cauchi era diventato collaboratore del locale centro SID.
Il Servizio non risulta perciò in possesso di documentazione contemporanea all'epoca in cui si verificò la collaborazione, ma solo successiva.
Nella recente sentenza istruttoria del giudice istruttore di Bologna Grassi, i rapporti tra Cauchi e il capo del centro SID e poi SISMi di Firenze, Federigo Mannucci Benincasa (di cui va segnalata la lunghissima permanenza come Capocentro e che ora non appartiene più al Servizio), sono ampiamente documentati, così come il legame dello stesso Cauchi con Gelli e con l'entourage piduista.
Cauchi, inserito nella struttura stragista operante negli anni 73-74 in Toscana, aveva ricevuto finanziamenti da Licio Gelli e disponeva di esplosivo in epoca immediatamente precedente la strage compiuta sul treno Italicus; alcuni testimoni lo hanno indicato come autore della stessa.
È stato arrestato nel 1993 in Argentina, ma quel paese, fino ad oggi, non ne ha ancora concesso l'estradizione. (44) Cauchi doveva essere un personaggio rilevante per il Servizio, se sulle attività informative di cui era partecipe è stato posto il segreto di Stato. Il mancato reperimento della documentazione su di lui si deve, ancora una volta, al fatto che gli archivi sono al di fuori di qualsiasi controllo.
Interessante, no? (1 - continua)
..soprattutto è interessante anche il fatto che sia il Col. Mannucci Benincasa a fare la telefonata al Corriere della Sera per dire che Affatigato militante dei NAR (sic!) era morto sull'aereo nell'esplosione di una bomba ...come altrettanto interessante è lo "errore" del Col. Mannucci Benincasa nel fornire il mio nominativo quale attentatore per un fatto grave che sarebbe accaduto a Bologna .....e successivamente è interessante che sia sempre il SISMI a fornire il mio nominativo come colui corrispondente al fotokit il 3 agosto 1980 come l'autore della strage di Bologna ...come è altrettanto interessante che il Col. Mannucci Benincasa prima di essere capocentro SISMI a Firenze lo fosse a Padova e che avesse come rispondente anche il Col. Amos Spiazzi (che aveva rispondente il camerata Marcello Soffiati) ....come è altrettanto interessante sapere che la fuga di Gauchi dall'Italia sia stata gestita non da Ordine Nuovo ma da Avanguardia Nazionale ...come è altrettanto interessante sapere che il 3 agosto 1980 fui invitato da Stefano Delle Chiaie, per interposta persona, a fuggire dalla Francia poiché per le "autorità italiane" ero l'autore della strage di Bologna ...come è altrettanto interessante che l'appuntamento per la fuga prevista per il giorno 4 agosto 1980 era presso un aereoporto privato con destinazione america latina ...se ci fossi arrivato o "scaricato" prima ...
RispondiEliminaMarco Affatigato
Ci arriviamo in serata ...
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