Una breve riflessione di metodo

Continuano ad accumularsi i "discorsi aperti" e/o interrotti nel blog. E' nella natura del mezzo, è nell'uso di cantiere che programmaticamente gli ho attribuito ma è anche un problema con cui fare i conti. Alcuni dei temi socchiusi (penso al rapporto tra spontaneità e organizzazione nella destra armata americana e al suo parallelismo con l'esperienza italiana ma anche al nodo del rapporto tra le frequentazioni con i servizi segreti del gruppo Freda e l'ostinata rivendicazione del suo leader di un progetto rivoluzionario machiavellico ma inconfutabile) sono ovviamente destinati ad approfondimenti saggistici e quindi finiranno per fuoriuscire dalla quotidianità nevrotica del blog. C'è poi un altro aspetto: oltre una certa soglia divulgativa anche un esperto come me, se deve affrontare questioni specifiche senza essere banale o ripetitivo, deve riprendere in mano documenti e testi: e rischia di mettere capo a una fatica di Sisifo. Eppure continuo a interrogarmi su come tenere insieme le cose, e penso a una modalità di diario di bordo su cui non ho ancora le idee chiare ma soltanto qualche intuizione. Chi vivrà vedrà.