Header Ads


Strage di Bologna, Beccaria: la verità passa per Brescia 2a edizione




E' in libreria ma è anche disponibile on line per il download il libro di Antonella Beccaria e Riccardo Lenzi, "Schegge contro la democrazia", pubblicato da Socialmente, una casa editrice della Cgil emiliana. Un pamphlet sulla strage della stazione di Bologna tirato giù in poche settimane, grazie al contributo dello Spi, il sindacato pensionati della Cgil, a partire da documenti e testimonianze spesso vecchissimi ma tornati alla ribalta nel processo per la strage di Brescia.
In un articolo pubblicato oggi da Liberazione, che al trentennale dedica la copertina odierna, la Beccaria spiega il senso dell'operazione editoriale.





“Non si è indagato abbastanza in questa direzione”, [la pista internazionale, ndb] dicono i sostenitori del fronte “innocentista” a supporto dei neofascisti appartenenti ai Nuclei armati rivoluzionari. Ma in attesa delle risultanze investigative in corso su questo fronte (il cui esito potrebbe giungere entro la fine del 2010), occorre controbattere che a oggi ci sono elementi che confermano la validità delle sentenze formulate. Sentenze che sì, è vero, condannano la “manovalanza” (eversori neri) e i “fiancheggiatori” (servizi segreti sotto l’egida piduistica), ma che oggi possono essere integrate da ulteriori elementi che stanno uscendo altrove. L’altrove a cui far riferimento è il processo in corso a Brescia per la strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974. Iniziato nel dicembre 2008, è un caleidoscopio che racconta una stagione di terrore stragista ben oltre i fatti addebitati agli imputati. Nel corso di decine di udienze, hanno preso la parola ex appartenenti a Ordine nuovo e Avanguardia nazionale, uomini che sono appartenuti ai servizi segreti, esponenti delle forze dell’ordine che hanno dato un importante contributo alla ricostruzione degli eventi di quegli anni.Il processo di Brescia (ascoltabile integralmente attraverso leregistrazioni pubblicate da Radio Radicale) dà così anche qualche informazione in più per quel che riguarda la strage alla stazione di Bologna".

Per gli autori sono due le principali motivazioni che li hanno "spinti ad approfondire la vicenda della strage alla stazione di Bologna, nel libro “Schegge contro la democrazia”: una consapevolezza e una convinzione. La consapevolezza è che dal 2 agosto 1980 fino ai nostri giorni si sono succeduti un numero impressionate di attentati alla verità".

"E la convinzione - scrivono Beccaria e Lenzi nel blog dell'associazione dei sacerdoti lavoratori sposati - che oggi, nonostante questi attentati, vi siano ulteriori elementi che, razionalmente e storicamente, confermano il contesto e le responsabilità riconosciuti in undici gradi di giudizio: neofascismo, servizi segreti, massoneria e criminalità organizzata hanno contribuito a creare un quadro di grave minaccia al nostro Stato di diritto. Per attentati alla verità intendiamo non solo gli intralci delle indagini, che hanno finora impedito di scoprire i mandanti della strage (depistaggi per i quali sono stati condannati, tra gli altri, Licio Gelli e i vertici dei servizi segreti militari)".
Toccherà riparlarne dopo la lettura.

8 commenti:

  1. Ecco, il blog dei sacerdoti lavoratori sposati mi mancava. Grazie della segnalazione, non sapevo che fossimo finiti lì.

    RispondiElimina
  2. Infatti, esce cercando con google il nome del tuo coautore. Siccome parlo sempre di te, essendo noi due notoriamente amici, a prescindere, mi sembrava corretto dare voce anche a lui ...

    RispondiElimina
  3. NOn capisco se questi due "giornalisti" ci sono o ci fanno, come suol dirsi. Credo ci siano (in malafede ovviamente) tutti i presupposti per dire che ci siano, purtroppo....... Infatti per quanto riguarda Bologna i depistaggi ci sono, ma TUTTI per incriminare il mondo neofascista NOn proteggerlo. Si comincia con la telefonate dei servizi deviati per incrimanare Affatigato e la storiella della rivendicazione ( ricordando che comunque Affatigato NOn e' legato ai Nar ed in ogni caso a sua volta risulta legato ad apparati dello Stato e quindi NOn proprio un Camerata.........), cmq si prosegue con Ciolini ( .......questo SI legato a p2 e Gelli!!!) pagato 200 milioni dal solito capitano dei carabinieri per incriminare qualche neofascista: ....questa volta la rete cade su Delle Chiaie , che tra l'altro era in Sudamerica e pur considerandolo da Fascista persona torbida e assai poco limpida, risulta comunque estranissimo alla strage tanto che l'accusa di stragista non regge che qualche giorno e Ciolini sara' costretto a dire che qualche politico ( democristiano...???....nessuno lo sapra' mai...)lo abbia avvicinato per fargli tirar fuori il nome di un fascista assolutamente, perche' tale doveva obbligatoriamente essere la matrice della strage.
    E si continua poi con i biglietti aerei lasciati sul treno Taranto-milano per incolpare prima Marco Vale e poi i neonazisti altoatesini.
    E ce ne sarebbero poi altre decine e decine di depistaggi per incastrare gente legata comunque all'area del neofascismo e tutti gestiti da servizi con il pieno consenso e l'approvazione dei politici al potere.
    Quindi di cosa blaterano i nostri "giornalisti"???...........i depistaggi ci sono stati per metterli dentro i Nar, NON per proteggerli, oramai e' nota la cosa.
    Ah volevo ricordare ai nostri zelanti scribacchini progressisti che tutto cercano in nome dell'"antifascismo e la resistenza democratica".
    le cartelle cliniche falsificate di Massimiliano Sparti il quale era talmente crediblissimo ovviamente ( eh si intende.......!!) che di professione faceva il falsario di documenti( nota professione in cui si dicono verita e si e' abituati ad essere sinceri e Non dire menzogne.....certo...come no!).
    Sparti risultera' ovviamnte sanissimo come un pesce e successivamente smentito addirittura dalla madre e poi persino dal figlio.
    Ma ovviamente tutto queste verita' oggettive e documentate sui depistaggie e sulla figura di Sparti a questi Pseudogiornalisti della disinformazione non importa..............
    Assicurare la giustizia agli 85 morti innocenti in fondo non conta. L'antifascismo ha sempre assicurato carriera giornalistica e lauti compensi da parte di questo fatiscente regime.

    Agostino

    RispondiElimina
  4. Ho letto l'affermazione di Affatigato circa un presunto scambio di prigionieri politici,avvenuto d'intesa tra l'Italia e la Francia,dopo la strage di Bologna e precisamente tra lui e un certo Paul Durand, che era un esponente della FANE (Federaction d'Action Nationale Europenne) ma anche un ispettore di polizia. Questa è una notizia bomba visto che nessun mai ne ha parlato oppure è una bufala inventata, per creare l'ennesimo polverone!Prove e circostanze con relativi dettagli, per favore altrimenti il nome di Affatigato nella rubrica di Quex dedicato agli infami, risulta ben inserito.

    RispondiElimina
  5. La Beccaria si reputa essere la nuova Oriana Fallaci;e come la sua musa ispiratrice che in occasione dell'assassinio di Pasolini, attribuì la responsabilità agli immancabili fascisti, salvo poi davanti al magistrato che l'aveva convocata, trincerarsi dietro il segreto professionale asserendo che non poteva svelare la sua fonte; così pure la portentosa Beccaria, in un pessimo libercolo dal titolo eloquente:"Uno Bianca trame nere"qualifica i fratelli Salvi poliziotti e banditi in contemporanea, come neofascisti e le nefandezze commesse da costoro come un episodio da inserire nella strategia della tensione.Il Ministero dell'Interno all'epoca nominò un ispettore che condusse una indagine in parallelo con la magistratura bolognese (il che è tutto dire...un vero e proprio soviet)sulla vicenda il noto Prefetto Achille Serra, che fece anche carriera politica con Berlusconi, salvo poi passare al centro sinistra,senza dimenticare il notissimo Antonio Di Pietro, che indagò anche lui sulla faccenda. Entrambi conclusero che dietro la banda della Uno Bianca, vi era la targa. Non per la nostra portentosa giornalista, afflitta da un antifascismo maniacale, da trogloditi primitivi abitanti nelle caverne...e come un mantra, ripetere fascisti,fascisti!

    RispondiElimina
  6. ......un piccolo particolare inoltre: la Fioravanti e la Mambro che pure restano degli assassini e delinquenti, oltre che degli psicopatici criminali sono oggi liberi nonostante siano rei confessi di almeno otto omicidi e per la Mambro pare addirittura dieci. eppure sono liberi!.
    La conclusione secondo me a questo punto e' solo una: che nemmeno gli stesssi magistrati che gli hanno condannati per la strage, siano sinceramente onvinti siano loro l'autori!
    insomma:....sono degli assasini dei pluriomicidi e sono.......Liberi, pero' per carita'....NOi il nostro rigoroso compitino di antifascisti che li condannano per strage lo abbiam fatto, per il resto ce ne laviamo la mani. COn la nostra coscienza ( antifascitsa, democratica, i partigiani, la resistenza.......etc, etc ) siamo a posto, che poi siano in circolazione dei pluriergastolani assasini ( perche' comunque tali sono Fioravanti e la Mambro) chisse ne importa!.

    Agostino

    RispondiElimina
  7. Agostino, liberi e in circolazione lo sono anche i brigatisti di via Fani et similia,quasi tutti i "rossi" e "neri" protagonisti della lotta armata sono liberi, non solo la coppia Giusva Mambro,Dopo aver comunque scontato decenni di galera sia ben chiaro. L'Italia, non dimentichiamolo è il paese dell'amnistia di Togliatti, che rese liberi centinaia di migliaia di fascisti, è il paese dei Moranino, delle amnistie e indulti ricorrenti. I due da te citati non sono una eccezione, sono la regola.

    RispondiElimina
  8. hai ragione..........solo non vorrei che se uno fosse un ergastolano pluriomida vada comunque perdonato ed osannato solo in quanto "camerata". Tutto qua. in piu' ti ripeto il mio post dava un messaggio chiaro: i magistrati li hanno condannati per la strage unicamente per tenere buona l'opinione pubblica, ma nemmeno essi stessi credono siano stati loro.
    Un controsenso mostruoso, ipocrita e che comunque e' la logica conseguenza basato com'e' il processo su una serie assolutamente contradditoria e mai provata di indizi, spesso smentiti. Come si fa a considerare come prova quella fornita da un soggetto che di preofessione fa il falsario ( siamo veramente al colMo, unica prova di un processo quella fornita nientemeno da meno da uno che fa..........IL FALSARIO addirittura di professione!!), che subito dopo le dichiarazioni viene clamorosamente rilasciato, smentito NON da "duri neofascisti dei Nar o del periodico del'ambiente carcerario Quex", ma addirittura dalla moglie e dal figlio.
    E questo sarebbe la Stato di diritto??
    .......TRa un po' avremo anche uno degli altri due stupratori vivi del circeo (....di uno la massima attendibilita' l'hanno poi verificata sulla propria pelle due povere donne ammazzate in quel modo, giusto per NOn fare nomi eh.....) o i criminali della banda della magliana come massimi depositari della verita', statene certi.
    Perche' stupirsene in fondo se il Vaticano ha fatto erigere al loro capo sin una Basilica??
    Anzi faccio una previsione: eleggiamoli tutti al Parlamento, in fondo poverini dovranno pur mantenersi anche loro..........o no??
    Agostino

    RispondiElimina

Powered by Blogger.