Gli omaggi di Insabato -4: la rivoluzione dell'amore
Così l'autore di Nazirock, in un dvd discutibile per svariate ragioni (dagli svarioni alle appropriazioni indebite alle forzature interpretative) accosta surrettiziamente il discorso sulla "rivoluzione dell'amore" invocata da Insabato, in un intervento molto emotivo al meeting di Forza nuova (era la prima uscita pubblica dopo anni di galera e di ospedale in condizioni spesso pesanti), all'episodio dell'ordigno esplosogli tra i piedi sul portone del Manifesto (la sentenza ha deciso che lo stava collocando ma ha escluso la finalità stragista per inadeguatezza dello strumento).
Ma lo stesso ragionamento, in toni più pacati, Insabato lo aveva portato avanti intervenendo sul blog Cuori neri di Luca Telese, per spiegare un suo personale omaggio a Walter Rossi nell'anniversario della morte. Ma l'impianto logico e terminologico è lo stesso:
"Io non rinnego il bello dei miei ideali, per cui sono morti tanti miei camerati, ma non così ottuso da non capire che dall'altra parte vi erano ideali, non solo odio e livore. Siamo stati giocati da chi ci ha voluto mettere contro. Annebbiati da ideologie fuorvianti, tutte e due le parti. Ora c'è la nostra terra che avrebbe bisogno di uomini che siano mossi da sinceri motivi di solidarietà e amore. Si, perché è l'amore che dobbiamo seguire e portare, e la politica deve nutrirsi di esso. La politica intesa come alta forma di Carità. Potrà sembrare strano da uno condannato per un attentato, non commento su questo, so solo che non si può rimanere indifferente di fronte all'uccisione di bambini che tirano sassi ai carri armati, da parte di uomini in divisa, come accadeva in Palestina in quei tempi. E magari forse ... uno può scegliere una cassa di risonanza ... commettendo però un errore ... perché si rischia anche l'incolumità degli altri ... Chiudo. Chi ha commesso quell'attentato era sicuramente scosso da un sacro furore. Che acceca la coscienza. Rinnovo l'auspicio che non si ritorni a spirale d'odio tra fratelli che non fanno altro che rafforzare il nemico. E il nemico qual è? Chi è senza amore".
Andrea Insabato
E in fondo anche il messaggio per Cossiga è stato un gesto d'amore. Per l'avversario scomparso ma anche per quanti aspettano giustizia e verità per la strage di Bologna. (4-fine)
Ps: Giova invece ricordare che ai margini dell'operazione Nazirock è emersa la totale scorrettezza della casa editrice Feltrinelli: il booklet allegato al dvd contiene tre capitoli di Naufraghi pubblicati senza alcuna autorizzazione, né della casa editrice né dell'autore.
Grazie Ugo, Che Troisi te ne renda merito...e si te chiamavi Massimiliano facevamo a nuttata!
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