Strage di Bologna, una storia da riscrivere?
Abbiamo già dedicato ampia attenzione al volume di Rosario Priore e Giovanni Fasanella "Intrigo internazionale". Per le critiche che gli ha rivolto Nunziata, pasdaran del partito della colpevolezza dei Nar per la strage di Bologna. Per gli apprezzamenti (condizionati ma forti) espressi da Adinolfi sul duro colpo inferto alla vulgata della strategia della tensione. Il convegno di ieri a Roma "Strage di Bologna: una storia da riscrivere", ruotando intorno alle tesi espresse nel libro, è stata l'occasione per l'ex ministro socialista Rino Formica di rilanciare la sua antica tesi sulla responsabilità internazionale delle stragi. Ecco i dispacci dell'Adnkronos sull'incontro.
STRAGE BOLOGNA: PRIORE, RIVEDERE STORIA ITALIANA (Adnkronos) - Rivedere la storia italiana sulle stragi ed in particolare su quella di Bologna. Questo è il messaggio lanciato dal giudice Rosario Priore nel corso del convegno 'Strage di Bologna: una storia da riscrivere?' che si è svolto a Roma. «Le stragi sono messaggi -ha spiegato Priore- da governi a governi o da organizzazioni a governi o viceversa. Il nostro governo per un certo tempo ha avuto buone orecchie poi il suo udito è calato». Secondo Rino Formica, ministro dei Trasporti nell'estate del 1980 «la politica forse ha compiuto un errore: quello di non ricercare la verità storica autonomamente rispetto alla verità giudiziaria e paragiudiziaria delle commissioni di inchiesta. L'italia fu terra di guerra fredda accettata e di guerra calda subita. Bisognerà partire dalle verità indicibili raccontate dal giudice Priore al giornalista Fasanella per tentare di forzare il muro del silenzio internazionale, perchè nelle carte italiane, anche se ci fossero, l'interesse dei governatori di oggi è più scarso dei governanti di ieri. Speriamo che la comunità degli storici di nuova generazione non metta la testa sotto la sabbia come fece la generazione della storiografia militante».
Al convegno che ha preso le mosse dallo scenario delineato nel libro-intervista di Rosario Priore e Giovanni Fasanella 'Intrigo internazionale' è intervenuto anche l'ex presidente della commissione stragi Giovanni Pellegrino che ha sottolineato come «riaprendo le indagini si deve mettere in conto di andare verso una nuova verità». Un invito a tutte le forze politiche per arrivare a una verità su quello che accadde la mattina del 2 agosto 1980 è arrivato dalla promotrice dell'incontro la deputata del Pdl Barbara Saltamartini. «La classe politica -ha sottolineato Saltamartini- deve fornire un contributo per arrivare alla verità e sgombrare il campo dalle zone d'ombra. Lo dobbiamo ai famigliari delle vittime e per evitare che stragi come quelle avvenute in passato possano ripetersi. Noi siamo dalla parte di chi cerca la verità».
STRAGE BOLOGNA: PRIORE, RIVEDERE STORIA ITALIANA (Adnkronos) - Rivedere la storia italiana sulle stragi ed in particolare su quella di Bologna. Questo è il messaggio lanciato dal giudice Rosario Priore nel corso del convegno 'Strage di Bologna: una storia da riscrivere?' che si è svolto a Roma. «Le stragi sono messaggi -ha spiegato Priore- da governi a governi o da organizzazioni a governi o viceversa. Il nostro governo per un certo tempo ha avuto buone orecchie poi il suo udito è calato». Secondo Rino Formica, ministro dei Trasporti nell'estate del 1980 «la politica forse ha compiuto un errore: quello di non ricercare la verità storica autonomamente rispetto alla verità giudiziaria e paragiudiziaria delle commissioni di inchiesta. L'italia fu terra di guerra fredda accettata e di guerra calda subita. Bisognerà partire dalle verità indicibili raccontate dal giudice Priore al giornalista Fasanella per tentare di forzare il muro del silenzio internazionale, perchè nelle carte italiane, anche se ci fossero, l'interesse dei governatori di oggi è più scarso dei governanti di ieri. Speriamo che la comunità degli storici di nuova generazione non metta la testa sotto la sabbia come fece la generazione della storiografia militante».
Al convegno che ha preso le mosse dallo scenario delineato nel libro-intervista di Rosario Priore e Giovanni Fasanella 'Intrigo internazionale' è intervenuto anche l'ex presidente della commissione stragi Giovanni Pellegrino che ha sottolineato come «riaprendo le indagini si deve mettere in conto di andare verso una nuova verità». Un invito a tutte le forze politiche per arrivare a una verità su quello che accadde la mattina del 2 agosto 1980 è arrivato dalla promotrice dell'incontro la deputata del Pdl Barbara Saltamartini. «La classe politica -ha sottolineato Saltamartini- deve fornire un contributo per arrivare alla verità e sgombrare il campo dalle zone d'ombra. Lo dobbiamo ai famigliari delle vittime e per evitare che stragi come quelle avvenute in passato possano ripetersi. Noi siamo dalla parte di chi cerca la verità».
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