Da Bologna schegge contro la democrazia
Con l'avvicinarsi dell'anniversario (e quest'anno si celebra il trentennale) arrivano puntuali in libreria i testi sulla strage di Bologna. In perfetta logica bipartisan, dopo aver presentato ieri il saggio "innocentista", Dossier strage di Bologna La pista segreta, di Gabriele Paradisi, Gian Paolo Pelizzaro e François de Quengo de Tonquédec (Giraldi), oggi proponiamo il testo "colpevolista" di Antonella Beccaria e Riccardo Lenzi.
Anche "Schegge contro la democrazia" (Edizioni Socialmente) si colloca su un terreno diverso rispetto alla produzione editoriale ormai consolidata. Dopo il titanico sforzo di Riccardo Bocca, dalle carte processuali c'è poco da spremere. E quindi i due saggisti bolognesi scavano nella ricchissima miniera dell'ultimo processo per la strage di Brescia, dove decine di ex militanti della destra radicale (e anche qualche terrorista nero) sono stati sentiti come testimoni. E da lì arrivano a disseppellire vecchie carte, accumulate nei fondi di archivi giudiziari e parlamentati lungo l'arco di questi tre decenni. E' in qualche modo un'anomalia che in un processo per un fatto del 1974 si parli di vicende successive, ma è il frutto perverso di una giustizia fuori tempo massimo. Alcune delle primizie del libro sono anticipate in un articolo dell'Unità pubblicato sul blog (peraltro bellissimo) di Antonella Beccaria, una giornalista investigativa dalla produzione editoriale esorbitante.
Da Xaaraan (chissà che significa) è possibile scaricare tutti i suoi saggi in pdf. E ce n'è per tutti i gusti: dai bambini di Satana alla Uno bianca, dal sequestro Saronio al caso Juliano (il commissario che aveva incastrato Fachini), dal piano Gelli al processo per l'omicidio Calvi. Buona lettura.
Grazie davvero della segnalazione, Ugo, e delle parole che hai scritto. Xaaraan, poi, in somalo significa "impuro secondo il rito" e viene usato per indicare i morti che camminano.
RispondiEliminaQuanto più radicale è il dissenso, maggiore è il rispetto e l'attenzione dovuta.
RispondiEliminaComplimenti al "volteriano" prof. Tassinari.
RispondiEliminaPerò, cavolo, ancora a discutere della Strage di Bologna!
Ancora c'è gente (a parte il caso Nunziata e Mancuso) che crede a sta balla della Mambro e Fioravanti?
Ma vogliamo discutere pure se è il sole che gira attorno alla terra o viceversa? Ma per carità!
Comprare questo libro sarebbe come gettare soldi dalla finestra!
RispondiEliminaPurtroppo si deve essere un pò pazzi come me per seguire il processo sulla strage di Brescia su radio radicale altrimenti consiglierei a tutti di ascoltarlo.
Qui sono i soldi dello Stato, cioè anche i nostri, ad essere buttati dalla finestra!
Dubito che l'Antonella lo stia seguendo.
P.S. Per Claudio: pare proprio che siano ancora molti a credere che il sole giri attorno alla terra
Dal 2 agosto lo puoi scaricare dal blog di Antonella gratis.
RispondiEliminaHo avuto modo di dibattere con Antonella Beccaria, a proposito di sue affermazioni in una trasmissione radiofonica e del suo libro su Juliano (che ho trovato veramente bello).
RispondiEliminaAttendo di leggere questo saggio, non oso immagginare cosa ci possa essere! Nuove propalazioni post matrimoniali di Azzi? essendo lo Sparti passati a miglior vita!
Dubito anch'io che la Beccaria abbia seguito il processo.
Io, a differenza di coloro che pensano che le sentenze vadano comunque “rispettate”, penso che, in uno stato di diritto le sentenze vadano prima di tutto “eseguite”. Il rispetto e tutt’altra cosa. E quelle sentenze il rispetto non se lo meritano affatto.
Intendiamoci, condivido la differenza tra verità giudiziaria e storica, ma qui il problema è proprio un altro.
Questa distinzione va bene quando si presuppone che i magistrati lavorino correttamente, e malgrado gli errori, che ovviamente fanno parte dell’essere umano, si arriva ad una verità, che resta sempre quella giudiziaria e non storica.
Quel processo però è assurdo sotto tutti i punti di vista. Ne conosco bene gli atti, e mi viene l'orticaria quando sento quella "perla" della magistratura dire "leggetevi bene le carte"!
Quello è un esempio da studio (che rimarrà si agli storici) di come le indagini e i processi non dovrebbero mai farsi, e l’assurdità la si può riscontrare sotto diversi profili:
-STORICO. Per esempio, fare un unico calderone dove si inseriscono AN, ON e NAR, vuol dire non aver capito nulla del fenomeno eversivo di estrema destra, ma proprio nulla.
-LOGICO. E li si potrebbero scrivere trattati! Solo per fare uno solo delle migliaia di esempi. Come si può, in presenza di tanti depistaggi che portano tutti, è ribadisco con cognizione di causa "tutti", all’estrema destra e nello specifico ai NAR, sentire affermare da parte delle stesse “perle” della magistratura che “malgrado i depistaggi, siamo arrivati alla verità…”?
- GIUDIZIARIO Solo a voler parlare del ruolo di Izzo o della vicenda giudiziaria del principale accusatore Massimo Sparti, se non fosse per la tragicità dell’evento, e per il rispetto delle vittime e dei feriti, vi si potrebbe fare un film comico-demenziale!
Io pensavo che dopo lo sconclusionato saggio di Bocca, a nessuno venisse più in mente di tirare fuori ancore queste bufale!
Cordialmente
Claudio
PS
Vorrei precisare che non sono un pericoloso estremista di destra. Sono un liberale (merce alquanto rara di questi tempi. A me se siano stati i rossi o i neri non me ne frega prorpio niente. Ma davanti all'evidenza!
Se mi posso sollazzare a gratis, lo leggerò volentieri.
RispondiEliminaGrazie per la preziosa informazione.
Per Claudio: ma la "verità" se provenisse da un pericoloso estremista di destra non sarebbe più tale?
Ovvio che no. Non sarei un assiduo frequentatore del Blog del Prof. Tassinari(oltreché lettore appassionato dei suoi libri) se la pensassi in questo modo. Era solo per evidenziare che non c'è una difesa di parte in quello che ho detto.
RispondiEliminaCerco solo di farmi guidare dalla logica delle cose. Non sono abituato a credere agli asini che volano, neanche se dovessi trovarlo scritto su qualche sentenza. Tutto qui.