Affatigato: risponderò ai miei camerati
Fallito il tentativo di un pubblico confronto con il professor Signorelli (per il vecchio leader ordinovista è ancora valida la vecchia "condanna" emessa da Tuti: Affatigato è un infame e con gli infami non si parla), Marco Affatigato ha deciso di sospendersi dalla carica di segretario provinciale di Nuova destra sociale e di sottoporsi per un mese al confronto e al giudizio dei suoi camerati, visto che comunque è impossibilitato ad agire sul terreno politico perché gli si chiede continuamente conto delle gravi accuse lanciate nei suoi confronti da Gabriele Adinolfi e Casa Pound.
Dal mio punto di vista, comunque, c'è un dato significativo: Affatigato circoscrive la sua militanza politica e rivoluzionaria a un arco di tempo di 15 anni, dal 1973 al 1987. E a questo punto una domanda sorge spontanea. In base a quale criterio fissa il termine?
Vediamo di individuare qualche paletto. Affatigato, già condannato per ricostruzione del partito fascista per le attività del Fronte nazionale rivoluzionario, una piccola banda armata toscana di area ordinovista, è arrestato nel gennaio del 1985 per la nuova inchiesta sugli attentati alle linee ferroviarie del 1974 attribuiti a Ordine nero, indagini alimentate dalla accuse di alcuni pentiti. Grazie a un atteggiamento collaborativo ottiene la libertà provvisoria e quando, a fine anno, è convocato per un nuovo interrogatorio, ripara in Francia, dove è arrestato un paio di volte per piccoli reati (truffa, ricettazione, assegni falsi). Nel gennaio 1989 (quando è già conclusa la fase militante) è colpito da ordine di cattura nel quadro di una maxi-inchiesta per un traffico di armi e titoli finanziari che vede coinvolti mafiosi, fascisti, collaboratori dei servizi e colletti bianchi. Ignoro però quale sia stato l'esito giudiziario.
Evidentemente Affatigato, a prescindere dagli eventuali rilievi penali, intende tenere fuori dal curriculum le attività che l'hanno portato ad essere coinvolto nel procedimento giudiziario.
Ritiene invece congruo il compito svolto nel 1980 di infiltrato per conto dei servizi segreti francesi in una rete clandestina rivoluzionaria iraniana. Cioè mentre Freda dal carcere esaltava nel regime teocraticodegli Ayatollah il baluardo e l'avanguardia della rivoluzione tradizionalista e numerosi camerati si convertivano all'Islam, a cominciare da Claudio Mutti, l'ordinovista lucchese si infiltrava per smantellare l'organizzazione khomeinista in Europa. Infiltrazione fallita perché il depistaggio sulla strage di Ustica, ricostruendone la storia, lo brucia.
Dal mio punto di vista, comunque, c'è un dato significativo: Affatigato circoscrive la sua militanza politica e rivoluzionaria a un arco di tempo di 15 anni, dal 1973 al 1987. E a questo punto una domanda sorge spontanea. In base a quale criterio fissa il termine?
Vediamo di individuare qualche paletto. Affatigato, già condannato per ricostruzione del partito fascista per le attività del Fronte nazionale rivoluzionario, una piccola banda armata toscana di area ordinovista, è arrestato nel gennaio del 1985 per la nuova inchiesta sugli attentati alle linee ferroviarie del 1974 attribuiti a Ordine nero, indagini alimentate dalla accuse di alcuni pentiti. Grazie a un atteggiamento collaborativo ottiene la libertà provvisoria e quando, a fine anno, è convocato per un nuovo interrogatorio, ripara in Francia, dove è arrestato un paio di volte per piccoli reati (truffa, ricettazione, assegni falsi). Nel gennaio 1989 (quando è già conclusa la fase militante) è colpito da ordine di cattura nel quadro di una maxi-inchiesta per un traffico di armi e titoli finanziari che vede coinvolti mafiosi, fascisti, collaboratori dei servizi e colletti bianchi. Ignoro però quale sia stato l'esito giudiziario.
Evidentemente Affatigato, a prescindere dagli eventuali rilievi penali, intende tenere fuori dal curriculum le attività che l'hanno portato ad essere coinvolto nel procedimento giudiziario.
Ritiene invece congruo il compito svolto nel 1980 di infiltrato per conto dei servizi segreti francesi in una rete clandestina rivoluzionaria iraniana. Cioè mentre Freda dal carcere esaltava nel regime teocraticodegli Ayatollah il baluardo e l'avanguardia della rivoluzione tradizionalista e numerosi camerati si convertivano all'Islam, a cominciare da Claudio Mutti, l'ordinovista lucchese si infiltrava per smantellare l'organizzazione khomeinista in Europa. Infiltrazione fallita perché il depistaggio sulla strage di Ustica, ricostruendone la storia, lo brucia.
ma chi sono i camerati che seguono AFFATIGATO ?
RispondiEliminacredo nessuno
Marco Affatigato ha la piena fiducia del suo partito politico di appartenenza: Nuova Destra Sociale. Siamo oltre duemila iscritti in tutta Italia. Ci siamo confrontati, abbiamo duscusso del suo "caso" e gli abbiamo confermato in pieno il nostro appoggio.
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