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Si sposta a Padova la battaglia della memoria


E’ una sfida dai toni “risorgimentali” quella che si gioca oggi a Padova tra Forza Nuova e Casa Pound, tra Cavour e Garibaldi: parliamo delle piazze scelte per il raduno dei militanti in occasione della celebrazione del “presente” per Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci, i due militanti missini uccisi nella federazione di via Zabarella 36 anni fa . Come già sottolineato ieri, a proposito di Francesco Cecchin, la “battaglia della memoria” continua a dividere l’area radicale. E neanche un appuntamento importante e che dovrebbe essere naturalmente unitario, la commemorazione delle prime vittime delle Brigate rosse, riesce a ricomporre le tensioni. I due gruppi in questione, in particolare, sono sempre stati divisi da una fiera ostilità: per motivi ideologici, di temperamento, di orientamento spirituale. Un’ostilità che seppure non ha più raggiunto i toni drammatici dello scontro fisico (come nel caso del pestaggio del federale romano di FN, Martin Avaro) si mantiene ancora vivace.
Furono due morti “per sbaglio”: il commando brigatista intendeva perquisire la federazione missina convinta che fosse depositaria di chissà quali segreti sulla strategia della tensione, sull’onda d’urto della forte emozione suscitata dalla strage consumata due settimane prima a Brescia. Un’idea rozza e primitiva, che non coglieva la sfera istituzionale in cui si collocavano le effettive responsabilità progettuali e le coperture dispiegate per assicurare impunità agli esecutori delle attività stragiste.
La reazione coraggiosa dei due militanti, un ex carabiniere e un campione di rugby, innescò il duplice omicidio. Dopo un breve dibattito interno le Brigate rosse decisero di assumersi la responsabilità dell’errore, infrangendo il mito di guerriglieri che non si erano sporcati le mani di sangue. Era per loro l’inizio di una lunga stagione di morte.

4 commenti:

  1. Nella mia pagina di fb un dirigente forzanovista romano mi fa notare una mia evidente semplificazione giornalistica obiettando che
    "la divisione fra dr e pdl di roma è diversa da quella interna alla dr padovana. a roma la questione è che non basta fare il picchetto e la veglia per onorare un caduto, se ne rinneghi la memoria tutto l'anno con politiche dissennate e distanti da quei sentimenti, principi e simboli".
    Non posso che dargli ragione.

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  2. il dirigente forzanovista ringrazia per la citazione! :-)

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  3. Ti ho citato in un post sul mio blog, spero non ti dispiaccia. Buona giornata

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  4. Dispiacermi, no, anzi ... Citate, citate, qualche cosa resterà

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