Ha destato qualche clamore la rappresaglia del ministro degli Interni Maroni contro la Nazionale di calcio, per punire la lingua lunga del romano De Rossi, romano, giallorosso e filo-ultras ("La tessera del tifoso? Ci vorrebbe anche quella per i poliziotti"). Ma l'eco non è giunta sui rami del lago di Como. Qui, infatti, la giunta comunale di centrodestra ha tranquillamente sponsorizzato un meeting contro la tessera del tifoso, impippandosene della mobilitazione antifascista di opposizione consiliare e Anpi, indignati del fatto che a promuovere l'iniziativa fosse stata l'Associazione Militia, "vicina ai naziskin" chiamando in causa anche "gli arresti di alcuni esponenti nazionali del sodalizio accusati di associazione sovversiva e incitazione all'odio razziale e alla violenza".
P.S. Tra l'altro su quest'ultimo punto i partigiani si sbagliano: come si evince dalla locandina il simbolo è diverso. Secondo me i "miliziani" comaschi hanno scelto il nome della loro associazione qualche anno fa pensando al libro di Degrelle e prima che ci arrivasse Maurizio Boccacci.
Solo per correttezza di informazione faccio presente che, a causa delle intricate vicende societarie in cui è coinvolto il Calcio Como, all'ultimo momento abbiamo avuto una modifica degli ospiti, al posto di Mauro Traini ha partecipato il Segretario Giorgio Bressani e la LEGA PRO ha mandato in veste ufficiale da Firenze il Dott. De Simoni e il Dott. Esposito.
RispondiEliminaAss. Cult. Militia-Como - Il Portavoce
Informazioni utili, perché la precisione è sempre importante, ma che nulla tolgono al merito della questione proposta.
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