Intorno alla figura di Marco Affatigato, del cui ritorno sulla scena pubblica ci occuperemo approfonditamente nei prossimi giorni, si gioca una partita storico-giudiziaria di rilievo: Ordine nuovo era o no responsabile delle stragi di cui alcuni suoi esponenti sono stati accusati (e finora sistematicamente assolti al termine di iter giudiziari più o meno complessi)?
Affatigato, che in Ordine nuovo è entrato da giovanissimo, alla vigilia del passaggio in clandestinità, e ci ha militato per due-tre anni, sostiene, nella deposizione al processo per la strage di Brescia, effettuata nello scorso mese di settembre, che esistevano due linee contrapposte: quella espressa dal leader Clemente Graziani, non stragista, e quella che faceva capo a Freda, responsabile di molti attentati della strategia della tensione.
La sua posizione è di supporto alle tesi del giudice Salvini e dei pm di Brescia (l'unico processo per strage ancora aperta) e viene apertamente confutata da quanti, nella destra radicale, negano un qualsiasi coinvolgimento, fosse anche col ruolo di manovali più o meno pilotati, di militanti neofascisti nelle stragi degli anni 70.
La questione è stata già oggetto di un'aspra controversia in occasione della pubblicazione del secondo volume della trilogia di Rao ("Il sangue e la celtica") e ha visto tra i suoi protagonisti alcuni degli "attori" della nuova querelle su Affatigato
Affatigato, che in Ordine nuovo è entrato da giovanissimo, alla vigilia del passaggio in clandestinità, e ci ha militato per due-tre anni, sostiene, nella deposizione al processo per la strage di Brescia, effettuata nello scorso mese di settembre, che esistevano due linee contrapposte: quella espressa dal leader Clemente Graziani, non stragista, e quella che faceva capo a Freda, responsabile di molti attentati della strategia della tensione.
La sua posizione è di supporto alle tesi del giudice Salvini e dei pm di Brescia (l'unico processo per strage ancora aperta) e viene apertamente confutata da quanti, nella destra radicale, negano un qualsiasi coinvolgimento, fosse anche col ruolo di manovali più o meno pilotati, di militanti neofascisti nelle stragi degli anni 70.
La questione è stata già oggetto di un'aspra controversia in occasione della pubblicazione del secondo volume della trilogia di Rao ("Il sangue e la celtica") e ha visto tra i suoi protagonisti alcuni degli "attori" della nuova querelle su Affatigato
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